umberto lorenzoni – ANPI Associazione Nazionale Partigiani d'Italia – Sezione del Miranese "Martiri di Mirano" http://anpimirano.it Tue, 19 Aug 2014 06:35:37 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 Umberto Lorenzoni: “La sinistra non si indigna più” http://anpimirano.it/2014/umberto-lorenzoni-la-sinistra-non-si-indigna-piu/ Tue, 19 Aug 2014 06:35:37 +0000 http://anpimirano.it/?p=6050 Leggi tutto "Umberto Lorenzoni: “La sinistra non si indigna più”"]]> 2mZbPv8La Resistenza non è finita 70 anni fa. Oggi continua nella lotta in difesa della Costituzione. “Non chiamatemi più ex partigiano – scandisce perentorio Umberto Lorenzoni, 88 anni, presidente Anpi Treviso – Io sono ancora un difensore della libertà e della democrazia, ora più che mai dalla fine della guerra”. Non è un caso che l’Anpi, come il nostro giornale, all’inizio di giugno ha lanciato una raccolta firme contro la riforma del Senato voluta dal patto Renzusconi. “È uno schifo – s’indigna Lorenzoni -, hanno rotto l’equilibrio dei padri costituenti”.

Quindi va lasciata così come è?

Una proposta seria è ridurre a 200 il numero di senatori e a 400 quello dei deputati, affidare ai secondi la funzione legislativa e ai primi quella di controllo. Invece, hanno combinato un pasticcio e garantito un risparmio di solo 50 milioni di euro.

Un’altra Resistenza.

Purtroppo sì, non voglio il ritorno del regime. Uno come me, che ha combattuto contro i fascisti, come fa a dire di sì a un piano del genere? Così indecente anche il sistema elettorale: l’Italicum è solo una brutta copia del Porcellum. Chi vince le elezioni, potrà decidere il capo dello Stato, no più super partes ma uomo della maggioranza. Si sta realizzando insomma il sogno della P2 e di Licio Gelli.

Ci sono già le premesse?

Il divieto del voto di preferenza. I parlamentari rispondono solo a chi li ha nominati, cioè i leader di partito, non ai cittadini.

La conseguenza?

Per esempio, il Pd per anni ha criticato il Porcellum, ora invece accetta senza fare una piega l’italicum, solo perché il capo bastone è cambiato. Renzi ha confuso l’Italia con un accampamento di boy scout, con tutto il rispetto per coccinelle e lupetti.

L’Anpi è rimasta senza eredi ai governo?

In pratica è così. Tra i nostri iscritti ci sono parecchi giovani (a Treviso mille su 1500 tesserati), ma si sentono spaesati, senza punti di riferimento.

L’opposizione esiste ancora?

Guardi, la sinistra è morta e sepolta. Se B. avesse fatto quello che oggi sta facendo Renzi avrebbe riempito le piazze. Il Movimento Cinque stelle si è perso per strada, eppure all’inizio avevo fiducia in loro.

Perché la gente non reagisce?

Renzi ha approfittato della crisi per distruggere la Costituzione perché la maggior parte degli italiani è distolto dalla preoccupazione di portare il pane a casa.

Qual è il fraintendimento più grande?

Quello che solo andando d’accordo con B. si può governare. Uno scandalo, ma tutti ne sono convinti.

A luglio il Miur ha siglato con l’Anpi un accordo per promuovere i valori della Costituzione nelle scuole. Una presa in giro?

Sì, ma almeno il progetto è andato in porto.

Lei ha un’energia invidiabile. Spera ancora in un futuro migliore?

Quando a 17 anni decisi di fare il partigiano, ci dicevano che eravamo “bambini pazzi” e “troppo pochi” ma poi abbiamo vinto. Anche oggi dobbiamo resistere un minuto in più dei nemici. Staccai da un albero un morto impiccato. Questo ricordo, ogni volta, mi carica per la battaglia a favore della democrazia.

Intervista di Chiara Diana da “Il Fatto” del 19 agosto 2014

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Raduno fascista a Revine Lago http://anpimirano.it/2013/raduno-fascista-a-revine-lago/ Wed, 04 Sep 2013 04:43:26 +0000 http://anpimirano.it/?p=4756 Leggi tutto "Raduno fascista a Revine Lago"]]>
Armando Grava, uno dei martiri partigiani di Revine Lago

Dopo il raduno degli skinheads, i fascisti di casapound si ritrovano dal 12 al 15 settembre a Revine Lago, con un programma a base di incontri, concerti nazirock e dimostrazioni “muscolari” varie, il tutto trasmesso via web con il supporto di Radio Bandiera Nera, la radio del gruppo. Fascisti che fanno festa, in un luogo che ha visto nascere diverse Brigate Partigiane, che ha visto la vera natura del fascismo con uccisioni, deportazioni, case distrutte.

Il Comune ha infatti pagato un altissimo contributo di vite umane, di deportazioni, di indicibili distruzioni: 40 case di abitazione (12% del totale) e circa 60 casere e stalle incendiate nei ripetuti rastrellamenti, incursioni e rappresaglie, eseguiti dalle SS e dalle Brigate nere. Revine Lago risulta, dopo Pieve di Soligo, ed in rapporto al numero degli abitanti, il Comune più danneggiato della Provincia. Il 12 marzo del 1945, in uno degli ennesimi rastrellamenti, viene catturato Armando Grava, staffetta della Brigata Partigiana “Tollot”. Il coraggioso e sfortunato giovane viene sottoposto ad ogni sorta di torture e di sevizie. Sotto stringente interrogatorio, si addossa la responsabilità del ferimento del tedesco e, a conferma di quanto dichiarato, si fa condurre nel luogo dove ha nascosto il proprio mitra. Egli, pur conoscendo tutto della formazione partigiana, non si lascia sfuggire neppure una parola. I fascisti non desistono ed usano tutti i sistemi per farlo parlare. Dopo quattro giorni di continui interrogatori e torture, il giorno 17 marzo, mentre continua il rastrellamento, il giovane Armando viene trasferito nel paese di Lago e precisamente nella trattoria di fronte alla chiesa, dove viene sottoposto ad un nuovo terribile interrogatorio. Questa volta, anche alla presenza della madre e della sorella. Su di lui compiono le più efferate sevizie e violenze. Una ausiliaria fascista, con le forbici, gli taglia la carne degli zigomi, delle sopracciglia, dei testicoli; sulle ferite passa poi della tintura di jodio. Sono quattro giorni di inutili ,tentativi, per strappargli qualche notizia su persone e fatti che egli conosceva bene; quattro giorni di incredibili sofferenze per il povero Armando. Il 17 marzo, con il pretesto di condurlo ad una medicazione si dirigono verso Revine e al confine con Vittorio Veneto, il patriota viene ucciso con una raffica di mitra. Gli gettano sopra il capo un grosso macigno e lo abbandonano sulla strada.

Casapound, dice il sindaco, non ha chiesto permessi perchè la festa è in un luogo privato, lo stesso del raduno degli skinheads di qualche hanno fa. Belle parole, da un sindaco che rappresenta una comunità che ha provato sulla propria pelle il fascismo e quello che rappresenta. Oggi Umberto Lorenzoni “Eros”, segretario dell’Anpi di Treviso, avrà un incontro con questa persona, e ribadirà che ogni rappresentazione ispirata al fascismo in Italia è vietata dalla Costituzione Italiana. Tutti gli antifascisti dovrebbero mobilitarsi e andare dal sindaco per pretendere il rispetto della Costituzione su cui ha giurato fedeltà.

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