la spasema – ANPI Associazione Nazionale Partigiani d'Italia – Sezione del Miranese "Martiri di Mirano" http://anpimirano.it Sat, 30 Mar 2013 05:37:04 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 13529763 24 marzo 2013: Museo della Resistenza “Agostino Piol” http://anpimirano.it/2013/24-marzo-2013-museo-della-resistenza-agostino-piol/ Mon, 25 Mar 2013 19:36:13 +0000 http://anpimirano.it/?p=3337 Leggi tutto "24 marzo 2013: Museo della Resistenza “Agostino Piol”"]]>
Donna Partigiana dello scultore bellunese Pezzei

Ieri, domenica 24 marzo, con un gruppo di compagni avventurosi, siamo partiti da Valmorel per raggiungere il rifugio – museoAgostino Piol” a Pian de le Femene. Zenone Sovilla, organizzatore della ciaspolada, ci ha illustrato e fatto vedere degli spezzoni di interviste a partigiani e storici, che sono serviti per il suo ultimo progetto “Il sentiero sotto la neve”, un film “per interrogarsi su una memoria ormai troppo spesso calpestata o distorta; per aprire qualche pagina scomoda; per tentare di capire”. In questo sito potete vedere parte delle interviste e dei documentari che hanno ispirato questo progetto: http://www.sovilla.org/

Qui le foto della giornata: http://imgur.com/a/7bGid

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Mel, 23 febbraio 2013: inaugurazione della mostra “Quando morì mio padre” http://anpimirano.it/2013/mel-23-febbraio-2013-inaugurazione-della-mostra-quando-mori-mio-padre/ Wed, 20 Feb 2013 09:57:56 +0000 http://anpimirano.it/?p=3071 Leggi tutto "Mel, 23 febbraio 2013: inaugurazione della mostra “Quando morì mio padre”"]]> Sabato 23 febbraio alle ore 18, presso il Palazzo delle Contesse a Mel (BL), ci sarà l’inaugurazione della mostra: “Quando morì mio padre. Disegni e testimonianze di bambini dai campi di concentramento del confine orientale (1942-1943)”, preparata dall’Istituto Gasparini di Gorizia e organizzata dalla sezione Anpi “La Spasema”. La mostra illustra i crimini fascisti italiani contro la comunità slovena e croata al confine orientale italiano. Nello specifico indaga l’odissea dei bambini sloveni deportati nei campi di Gonars, Visco, Arbe-Rab e Monigo (Treviso) tra il 1942 ed il 1943, attraverso le testimonianze di bambini internati nel campo, raccolte tra il 1944 e il 1945. Si articola in 26 grandi pannelli in italiano e in serbo.
La mostra è nata così: Metka Gombac, nel suo lavoro all’Archivio di stato sloveno, dirige il reparto dedicato alla resistenza. E’ uno degli archivi più ricchi di documentazione su questo fenomeno in Europa. Proprio collaborando con le colleghe di Venezia (scrivevano un articolo sulle donne e sui bambini nella seconda guerra mondiale) si è riusciti a rintracciare una cinquantina di disegni e scritti datati nel 1944 e scritti da bambini sopravvissuti ai campi di concentramento che, tornati a casa, dovevano frequentare i corsi delle scuole riaperte dai partigiani. Il ‘direttore’ didattico, informato dalle maestre “che i bambini rimpatriati rivivevano i drammi trascorsi essendo molto irrequieti e depressi e che bisognava fare qualcosa per rimuovere i patimenti patiti”, impartì alle maestre il consiglio di fare una specie di gara dove dovevano riscrivere e disegnare quello che avevano provato nei “campi”, affinchè “dessero fuori il loro patimento”. È chiaro che si pensava a sanare il PTS (Post traumatic sindrom) e oggi i colleghi psicologi direbbero proprio così, ma allora si pensò solo di alleviare loro il peso del ricordo.
Alla prima mostra organizzata a Ljubljana sono stati invitati all’inaugurazione quasi tutti i bambini sopravvissuti. Allora avevano l’età dai sette ai dieci anni e oggi ne contano settanta in più. Gli organizzatori sono riusciti a creare un ambiente incredibile. I bambini di allora rivedevano i propri compiti dopo decine di anni e rivivevano l’ambiente e la situazione di allora. I sopravvissuti hanno rivisto per la prima volta i propri compiti di scuola di 70 anni prima . Non potevano credere che la storia si fosse ricordata di loro, dei loro patimenti e della loro gioventù provata dall’esperienza del lager.
I testi ed i disegni sono conservati nell’Archivio di Stato della Repubblica di Slovenia e nel Museo di Storia Contemporanea di Lubiana e costituiscono oggi una delle testimonianze più preziose e drammatiche di una delle pagine più buie della nostra storia.

Le foto dell’inaugurazione della mostra

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