stragi esercito italiano – ANPI Associazione Nazionale Partigiani d'Italia – Sezione del Miranese "Martiri di Mirano" http://anpimirano.it Sun, 16 Mar 2014 06:26:38 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 13529763 Bruno Maran “Una lunga scia color cenere” http://anpimirano.it/2014/bruno-maran-una-lunga-scia-color-cenere/ Mon, 10 Mar 2014 15:03:59 +0000 http://anpimirano.it/?p=5549 Leggi tutto "Bruno Maran “Una lunga scia color cenere”"]]> maran2Venerdì 14 marzo alle ore 20.45, presso la sala conferenze di Villa Errera, Bruno Maran presenterà il suo libro “Una lunga scia color cenere – Fatti e misfatti del Regio Esercito ai confini orientali”.

“Una lunga scia color cenere” non vuol essere un libro di storia, né un manuale. Vuol essere un modo semplice di entrare, con l’approccio più accessibile possibile, nei fatti. Con la voglia di uscirne con le idee più chiare e con l’interesse a continuare l’approfondimento, nonostante gli inevitabili errori o imprecisioni che un lavoro propedeutico contiene.
A poco servono i Giorni del Ricordo, monopolio di odi mai sopiti, di gruppi decisi a non voler dimenticare solo per giustificare la loro esistenza, di ricordi usati più per attaccare che per giustificare. Non sono certo le calunnie e le falsità, le pietre su cui fondare il senso del Ricordo, che invece deve basarsi sulla Verità anche se scomoda. Il tempo deve lenire il dolore, non rinfocolare continuamente il passato.

“Sul muro scrostato qualcuno aveva scritto ŠMRT FAŠIZMU
con la vernice rossa.
Li avevano messi in fila lì davanti.
Dalle facce non trapelava niente. Chiuse, assenti.
Come le finestre del villaggio.
Il capitano strillò l’ordine alla compagnia. I militari italiani si schierarono, fucili in spalla. Quasi tutti riservisti.
L’ufficiale era il più giovane, baffi ben curati e bustina di stoffa grigia inclinata sulla fronte.
I condannati alzarono gli occhi per guardare in faccia i carnefici. Essere certi che fossero uomini come loro.
Erano abituati alla morte, anche alla propria, assuefatti da    migliaia di generazioni trascorse.
Dall’altra parte occhi bassi, sensazioni riflesse allo specchio.
Le due fila si fronteggiarono immobili, come statue abbandonate sul prato…”

Bruno Maran – fotoreporter di Stampa Alternativa – Il grande amore per i Balcani, maturato con i reportage da Mostar a Sarajevo, da Srebrenica a Vukovar, a Jasenovac, dal Kosovo, dall’Albania, da Kragujevac sulla Zastava, ora Fiat, lo ha spinto ad approfondire la conoscenza dei fatti storici,che hanno preceduto gli eventi nella ex-Jugoslavia, con particolare riferimento all’operato degli eserciti italiani durante la Seconda guerra mondiale.

OLYMPUS DIGITAL CAMERALa registrazione dell’incontro:

http://roaming-initiative.com/mediagoblin/u/kiba957/m/bruno-maran/

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