Il 3 agosto l’Anpi del Miranese ha inviato all’Anpi nazionale una lettera per chiedere una presa di posizione sulle vicende di Libia, ma non c’e’ ancora stata una risposta o una comunicazione a riguardo. Sono passati 30 giorni e la situazione in Libia si sta complicando.
Al Presidente
dell’Anpi Nazionale
Carlo Smuraglia
e, p.c.
Al Presidente
dell’ANPI Provinciale di Venezia
Marcello Basso
Agli Iscritti e simpatizzanti
dell’Anpi del Miranese
Caro Presidente,
nel corso degli ultimi mesi è emersa, tra i nostri iscritti, la necessità di allargare il dibattito a questioni che riguardano le scelte di politica estera, avviate dal nostro governo, che ci hanno coinvolto militarmente su vari fronti con un pesante tributo in vite umane.
L’idea che democrazia e pace si esportino con le armi, in particolare nei paesi ricchi di petrolio, si sta affermando come l’unica opzione percorribile negando validità ad altre ipotesi che prevedano strategie di mediazione diplomatica ispirate ai principi sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani di Parigi del 1948.
Dichiarazione emanata proprio all’indomani della fine della seconda guerra mondiale che aveva visto la sconfitta del nazifascismo grazie alla mobilitazione delle coscienze di uomini liberi e consapevoli che un mondo migliore si sarebbe potuto costruire solo se si fossero affermati i valori irrinunciabili della pace, della libertà, dell’accoglienza nella difesa del diritto all’autodeterminazione dei popoli.
Come viene ricordato nel Documento Politico Programmatico al XV° Congresso Nazionale dell’ANPI: L’autonomia dell’ANPI, innanzitutto da ogni partito, è condizione irrinunciabile dell’unità per una Associazione culturalmente e politicamente pluralista qual’ è l’ANPI ancor più oggi, affinché possa esercitare con efficacia, credibilità, vasta partecipazione e consenso la sua funzione di “coscienza critica” della democrazia e della società.
E’ questo modo critico di essere dell’ANPI oggi che ci sollecita a chiedere agli organismi direttivi dell’ANPI Provinciale di Venezia di valutare l’opportunità, dopo il periodo estivo, di dar vita ad una serie di iniziative, aperte al territorio, per favorire il confronto tra gli iscritti anche attraverso un’informazione ragionata e non allineata sulla situazione internazionale, alla luce degli ultimi drammatici eventi che hanno visto l’Italia intervenire a fianco delle forze Nato in Libia mentre è ancora in corso la sanguinosa esperienza afgana.
Dovrà essere un contributo qualificato nei contenuti e nelle ragioni, ben diverso dalle squallide motivazioni pseudo pacifiste usate strumentalmente in chiave elettoralistica dalla Lega
Convinti della necessità di muoversi nella direzione di un maggior coinvolgimento della base su questioni di grande rilevanza sociale e politica, ti ringraziamo sin d’ora per l’attenzione che vorrai dare a questa proposta.
Augurandoti buon lavoro, ti inviamo cordiali saluti.
Sezione ANPI del Miranese