29 Agosto Giornata internazionale contro i test nucleari

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Giornata internazionale contro i test nucleari

nucleare” Ogni giorno, sempre più persone vedono sia i test nucleari che le armi nucleari come pericolose reliquie della guerra fredda, attese da tempo per il pensionamento permanente “, ha dichiarato oggi il segretario generale Ban Ki-moon mentre le Nazioni Unite celebrano la Giornata internazionale contro i test nucleari .

 

L’Assemblea Generale ha proclamato la Giornata nel dicembre 2009 ed è stata celebrata per la prima volta l’anno scorso. Varie attività sono pianificate oggi in tutto il mondo, come simposi, conferenze, mostre, concorsi, pubblicazioni, trasmissioni mediatiche e altri.

La giornata ha lo scopo di galvanizzare le Nazioni Unite, gli Stati membri, le organizzazioni intergovernative e non governative, le istituzioni accademiche, le reti di giovani e i media per informare, educare e sostenere la necessità di vietare i test nucleari come un prezioso passo verso la realizzazione di un mondo più sicuro .

Su un numero totale elencato di 195 Stati, 182 hanno finora firmato il Trattato globale sul divieto dei test nucleari e 154 lo hanno ratificato. Per l’entrata in vigore del trattato è richiesta la ratifica dei cosiddetti Stati dell’allegato 2. Di questi Cina, Repubblica Democratica Popolare di Corea (RPDC), Egitto, India, Indonesia, Iran, Israele, Pakistan e Stati Uniti devono ancora ratificarlo.

Puoi conoscere la storia dei test nucleari e ottenere collegamenti ai principali documenti e risorse informative sul sito web dell’Osservanza.

link:

 

6 AGOSTO 2019 74° HIROSHIMA NAGASAKI DICHIARAZIONE di PACE SINDACO DI HIROSHIMA

Citta di Hiroshima
DICHIARAZIONE DI PACE
6 Agosto 2019
Oggi nel mondo assistiamo a un ritorno dei sovranismi, tensioni alimentate dalle rivalità al livello
internazionale, con il processo di disarmo nucleare fermo. Come dobbiamo comportarci di fronte ad un
fenomeno globale? I nostri nonni avendo subito due guerre mondiali hanno deciso di proseguire un ideale:
un mondo senza guerre. Si sono impegnati per costruire un sistema mondiale basato sulla cooperazione
internazionale. Noi, oggi, non abbiamo il dovere, per la sopravvivenza umana, di lottare per un mondo
migliore? Pongo la mia domanda a voi, giovani che non avete mai vissuto una guerra, visto che siete il
futuro. Ed è per questo vi chiedo di ascoltare attentamente al
hibakusha
del 6 agosto 1945.
Una donna che aveva cinque anni ha scritto questa poesia:
“Piccola sorella con una ciotola rotta / testa che spruzza sangue
Abbracciata dalla Madre / ricomincia un altro macello”
Un giovane di 18 anni vide questo: “Erano quasi nude, i loro vestiti bruciati e rotti, non ero in grado di
distinguere tra donna e uomo. Senza capelli, occhi che spuntano fuori come palline, labbra e orecchi fuse,
pelle che si trascina dai volti, corpi coperti di sangue – e molto ancora”. Oggi, insiste lui, “non dobbiamo mai
più permettere che questo possa accadere di nuovo a tutte le future generazioni. Ne abbiamo abbastanza.”
Appelli come questo arrivano dai sopravvissuti che portano profonde ferite nel corpo e nell’anima. Avete
sentito parlare di loro?
“Una persona da sola è debole, ma se ognuno di noi cerca la pace, sono sicuro che possiamo fermare le
potenze che spingono verso una guerra.” Questa donna aveva 15 anni all’epoca. Vogliamo veramente
uccidere il suo desiderio?
Tornando al mondo, sappiamo che gli individui hanno poche possibilità, ma vediamo anche esempi di sforzi
messi insieme che hanno raggiuto i loro obiettivo. L’indipendenza dell’India è uno di questi esempi.
Mahatma Gandhi, che contribuì a questa indipendenza attraverso dolori e sofferenze personali, ci ha
lasciato queste parole: “l’Intolleranza è di per sé una forma di violenza e un ostacolo alla crescita di un vero
spirito democratico. “Per affrontare le nostre circostanze e raggiungere un mondo sostenibile e pacifico,
dobbiamo mettere da parte le nostre differenze di stato od opinione e lottare insieme per uno spirito di
tolleranza verso il nostro ideale. Per compiere questo, le generazioni future non devono mai considerare
che il bombardamento nucleare e la guerra siano eventi del passato. È indispensabile
interiorizzare ilprocesso chehibakusha
e gli altri hanno fatto verso un mondo di pace, e dopodiché andare condeterminazione avanti.
I leader mondiali devono accompagnarli, promettendo gli ideali di una società civile. Ed è per questo che li
incito a visitare le città colpite dalle bombe atomiche, ascoltare gli hibakusha
e visitate il museo del
memoriale della pace e la National Peace Memorial Hall per affrontare quello che è successo alle vite di
questi individui e ai loro cari. Vorrei che i nostri leader attuali si ricordassero del coraggio dei loro
predecessori; nell’epoca in cui le super potenze USA e USSR si sono arruolate in una intensa e frenetica
corsa alle armi nucleari, i loro leader hanno dato prova di ragionevolezza e iniziato un dialogo per tendere al
disarmo.
Questa città, insieme ad altre 7800 città membri di Mayors for Peace, sta diffondendo lo spirito di Hiroshima
tra la società civile per creare un ambiente capace di sostenere le azioni dei leader mondiali rivolte ad
abolire il nucleare. Vogliamo che i leader mondiali nel mondo proseguissero in negoziazioni di buona fede
per il disarmo nucleare, come previsto dall’articolo VI del Trattato di non proliferazione nucleare, e
rispondere al disiderio della società civile per l’entrata in vigore del Trattato di non proliferazione delle armi
nucleari (TPNW), un passo importante per un mondo senza armi nucleari.
Faccio appello ad ogni governo che abbia esperimentato una guerra con arma nucleare a sposare la
richiesta di
hibakusha
rivolta alla firma e la ratifica del TPNW
Incito i leader GiapponesI a manifestare il pacifismo della costituzione giapponese e a darne prova
prendendo l’iniziativa per un mondo senza armi nucleari. Inoltre, chiedo azioni politiche per espandere
“black rain areas” (zone con pioggia sporca a causa degli effetti dell’atomica) e migliorare l’assistenza agli
hibakusha,
la cui età media supera 82 anni, cosi come a molti altri le cui menti, corpi e vita quotidiana
soffrono ancora degli effetti nocivi delle radiazioni.
Oggi, alla cerimonia della commemorazione del Memorial della Pace nel suo 74 simo anno dallo sgancio
della bomba atomica, presentiamo le nostre più sentite consolazioni alle anime delle vittime della bomba
atomica e, di concerto con la città di Nagasaki e le buone anime del mondo, ci impegniamo con
determinazione a raggiungere la totale cancellazione delle armi nucleari e soprattutto, un mondo di una
pace genuina e durevole.
MATSUI Kazumi
Sindaco della città di Hiroshima.

metti la sveglia -4 giorni 21 ore 18minuti hiroshima 6 agosto 74 anni fà

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J. Robert Oppenheimer:

                       Nato a New York City nel 1904, il fisico J. Robert Oppenheimer fu il direttore del Laboratorio di Los Alamos, durante lo sviluppo e la progettazione della bomba atomica il progetto Manhattan …

“I am become Death, the destroyer of worlds.”

                                                                                                                                                                                                       “We knew the world would not be the same. Few people laughed, few people cried, most people were silent. I remembered the line from the Hindu scripture, the Bhagavad-Gita. Vishnu is trying to persuade the Prince that he should do his duty and to impress him takes on his multi-armed form and says, ‘Now I am become Death, the destroyer of worlds.’ I suppose we all thought that, one way or another.” Interview with J. Robert Oppenheimer about the Trinity explosion, first broadcast as part of the television documentary The Decision to Drop the Bomb (1965), produced by Fred Freed, NBC White Paper.

“Sapevamo che il mondo non sarebbe stato lo stesso. Poche persone hanno riso, poche persone hanno pianto, molte persone sono state in silenzio. Ho ricordato la battuta delle scritture indù, la Bhagavad-Gita. Vishnu sta cercando di convincere il Principe che dovrebbe fare il  dovere e per impressionarlo assume la sua forma multi-armata e dice: “Ora sono diventato Morte, il distruttore dei mondi”. Suppongo che lo abbiamo pensato tutti, in un modo o nell’altro “