“Ho raccolto in questi anni i volti dei partigiani italiani, “francesi” (armeni, ebrei, polacchi, tedeschi), greci, austriaci …: i loro volti oggi, segnati dal tempo; volti a mio avviso che ci riguardano e ci concernono. L’inquadratura ripetitiva e chiusa, come si usa con le foto segnaletiche dei delinquenti, dei banditi, tutta concentrata sul volto: meglio ancora sugli occhi.Gli occhi, unico punto di messa a fuoco, unico centro rimasto, forse, di un tempo salvato. Ma la memoria sembra scivolare, scappare da quegli occhi sui piani del volto che via via si sfuocano, e lo spazio, quello spazio della vita per cui avevano combattuto, cancellato.
Con la perdita della memoria rischiamo di perdere la continuità di significato e giudizio.”
Dal prossimo 29 aprile fino al 26 agosto, si terrà una mostra nel Castello di Zucco, a Faedis, Udine. La mostra raccoglie una sessantina di volti stampati su tela, più altri 130 che verranno proiettati su schermo. Le foto di Danilo Di Marco ti guardano con quei “faccioni”, come li chiama lui, con quegli occhi che ti fissano e ti trasmettono tutto il loro cammino, per ricordarti il tempo che è passato, per raccontarti le cose che hanno visto e in questi occhi hanno una luce che ancora oggi non si è spenta. Questi partigiani sono una truppa di carneadi senza gloria. Sconosciuti, “gente rimasta fuori del potere, gente di ogni classe sociale, con le idee politiche più diverse”. E oggi queste sono le ultime facce, l’ultima stesura di una gioventù coraggiosa che fece la cosa giusta sperando in un futuro migliore.
“Nonno, perchè vi voltate sempre indietro?”
Lui mi rispose: “Bisogna, perchè è da lì che viene il modo per andare avanti”
(Tonino Guerra, ricordando suo nonno)
Articolo del “Venerdì” di Repubblica del 20 aprile 2012: Resistete! venerdì rep 1257
Un commento su “IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO – UN UOMO UN PARTIGIANO Fotografie di Danilo De Marco”
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