Maurizio Landini: “La Costituzione rientra in fabbrica. E’ una vittoria di tutti i lavoratori. Non ci sono più alibi: il Governo convochi immediatamente un tavolo con la Fiat e tutte le organizzazioni sindacali per garantire l’occupazione e un futuro industriale. E’ ora che il Parlamento approvi una legge sulla rappresentanza.”
Questa la nota del collegio difensivo della Fiom-Cgil che commenta la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima l’esclusione della Fiom-Cgil operata dalla Direzione aziendale negli stabilimenti Fiat:
La Corte Costituzionale, nella sua nota fa sapere di aver ” dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 19, 1 c. lett. b) della legge 20 maggio 1970, n. 300 (cosiddetto ‘Statuto dei lavoratori’) nella parte in cui non prevede che la rappresentanza sindacale aziendale sia costituita anche nell’ambito di associazioni sindacali che, pur non firmatarie di contratti collettivi applicati nell’unità produttiva, abbiano comunque partecipato alla negoziazione relativa agli stessi contratti quali rappresentanti dei lavoratori dell’azienda”.
È stata così neutralizzata la strategia della FIAT che aveva disconosciuto tutti gli accordi collettivi, compreso quello che istituiva le RSU, contando in una interpretazione dell’art. 19 dello Statuto dei Lavoratori che le consentisse di tenere la FIOM fuori dalle proprie aziende, unicamente perché il testo della norma prevedeva il requisito dell’essere firmatari della contrattazione collettiva applicata in azienda.
La FIOM aveva promosso una serie di procedimenti per condotta antisindacale, mentre alcuni Giudici avevano proposto la lettura “costituzionalmente orientata”, oggi accolta dalla Corte e altri avevano invece respinto i ricorsi, i Tribunali di Modena, Vercelli e Torino avevano rimesso la questione alla Corte Costituzionale che è stata discussa nella giornata di ieri, 2 luglio, e decisa nei termini di cui alla nota della Consulta.
Il collegio difensivo della FIOM-CGIL esprime la sua piena soddisfazione per l’intervento dei Giudici delle leggi che ha ripristinato un principio di democrazia nei luoghi di lavoro che tiene conto della effettiva rappresentatività delle organizzazioni sindacali, senza condizionare l’agibilità sindacale alla firma del contratto collettivo applicato, in armonia con lo spirito del recente accordo interconfederale del 31 maggio 2013.
Prof. Avv. Piergiovanni Alleva Prof. Avv. Vittorio Angiolini Prof. Avv. Franco Focareta Prof. Avv. Antonio Di Stasi Avv. Alberto Piccinini Avv. Elena Poli Avv. Emilia Recchi Avv. Pier Luigi Panici Avv. Enzo Martino Avv. Lello Ferrara Avv. Amos Andreonil