In Libia la barbarie non il trionfo
Il sole di Agosto acceca ogni cosa .
Gli aerei da guerra della Nato (compresi quelli italiani in barba alla nostra Costituzione ) stanno seminando morte e distruzione: 40 raid aerei in 2 giorni “per spianare la strada all’avanzata dei ribelli” dicono le TV e scrivono i giornali
Gli attacchi durano da quattro mesi con 4000 bombardamenti che hanno colpito ben 1600 obiettivi civili, facendo oltre 2000 morti .
52 miliardi di euro il costo di due mesi di guerra pari alla manovra economica italiana
che colpirà in primis lavoratori giovani pensionati. Contemporaneamente gioiscono
le borse europee che vanno in rialzo per le notizie che vengono da Tripoli.
Cento anni fa l’Italia di Giolitti invase la Libia e fu un genocidio: oggi come allora si vuol ridisegnare il Medio Oriente e il nostro paese ulteriormente sarà coinvolto in guerre imperialiste che non risolveranno certo le crisi dovute al sistema capitalistico.
Sono esterrefatto che ancora non ci sia una richiesta compatta , autorevole per il cessate il fuoco immediato per la risoluzione pacifica della crisi e per l’auto determinazione del popolo Libico . Di già il sonno della ragione ha generato mostri.
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Bruno Tonolo segretario Anpi del Miranese