Imelde Rosa Pellegrini sulla sentenza per la strage di Sant’Anna di Stazzema

D’ora in poi sarà ancora più facile rimuovere la memoria delle stragi compiute a danno di bambini, di donne , di vecchi dalle orde nazifasciste nel corso della seconda guerra mondiale.
“Non è possibile- ha sentenziato la procura tedesca in questi giorni- dimostrare le accuse ai militari” che si sono macchiati le mani di sangue nelle stragi di S.Anna di Stazzema; non è possibile provare il ruolo attivo degli imputati di quella strage del 12 agosto 1944, il massacro di circa cinquecento persone , tra cui 116 bambini anche di qualche giorno soltanto, rimasti nelle loro case durante il rastrellamento perché convinti di essere innocenti, essendo estraneo al loro codice morale l’idea di meritare la morte solo per il fatto di essere vivi. Leggi tutto “Imelde Rosa Pellegrini sulla sentenza per la strage di Sant’Anna di Stazzema”

In memoria di Eric Hobsbawm, lo storico marxista

Il primo ottobre si è spento a Londra, all’età di 95 anni, Eric Hobsbawm . Autore del “Secolo breve” fu tra i principali ispiratori del New Labour, ma poi divenne un aspro critico del governo Blair. I suoi scritti sono considerati una pieta miliare della storiografia. In questo video lancia un surreale messaggio a Antonio Gramsci, nel 70esimo anniversario della sua morte.

  “Caro Nino anche se sei morto da settant’anni sei vivo per tutti coloro che vogliono un mondo dove i poveri hanno la possibilità di diventare dei veri esseri umani”

http://youtu.be/gpJUQOQ2G5s

I tedeschi salvano i carnefici di Sant’Anna di Stazzema

Lapide dedicata a Anna Pardini (20 giorni di età) uccisa a Sant'anna di Stazzema

Da “Il Fatto” un’intervista di Davide Vecchi a Franco Giustolisi

“L’Italia accetta in silenzio, questo è il vero schiaffo”

Le pratiche giudiziarie sulla strage di Sant’Anna di Stazzema furono chiuse a chiave in un armadio rovesciato contro il muro nella sede della Procura militare in via Acquasparta a Roma. L’armadio della vergogna fu poi “aperto” da Franco Giustolisi, inviato storico dell’Espresso, che in otto anni di lavoro l’ha riportato in un libro, pubblicato nel 2004 con Nutrimenti, in cui ricostruisce gli eccidi dei nazisti e dei fascisti di Salò. Documenti nascosti, sostiene Giustolisi, per proteggere i carnefici.
“E oggi con l’archiviazione è stata seppellita di nuovo la verità e noi facciamo la figura dei peracottari”.
Cosa si aspettava?
“Che le nostre sentenze fossero rispettate. E invece anche oggi sento solo silenzio, il silenzio più assoluto. C’è stata anche un’interrogazione al governo firmata da 106 senatori del Pd, nessuno ha risposto. Ma da chi siamo rappresentati? Perché non intervengono con la Germania? Quale segreto c’è dietro a questa omertà? Noi abbiamo sempre accolto le richieste tedesche, ci hanno raccontato che il colonnello Klapper, carnefice delle fosse Ardeatine, era fuggito dall’ospedale del Celio. E più volte il nostro governo ha concesso la grazia ai loro, in cambio sputano nelle nostre sentenze. Su un lavoro certosino svolto dai carabinieri Romano e Schulz, dal pm De Paolis dopo. Assurdo”.
Marco De Paolis, il procuratore militare di Roma che istruì il processo ai dieci ex militari tedeschi condannati all’ergastolo per la strage di Sant’Anna di Stazzema, ha ricordato che alcuni erano rei confessi.
“E la sentenza di condanna di primo grado è stata confermata integralmente dalla Corte militare d’appello e poi dalla Cassazione. Capisce? Dall’armadio della vergogna alla vergogna dell’armadio. Lo schiaffo maggiore arriva dall’Italia, che rimane in silenzio. L’Anpi in primis è immobile. Perché? Quale è l’inconfessabile segreto? Non lo sapremo mai, probabilmente. Ma io non mollo. E il 5 andrò al tribunale militare per la sentenza di convalida per uno degli assassi di Cefalonia, reo confesso. Dobbiamo andare in molti, far vedere che a noi interessa la verità. E che la Germania deve rispettare la giustizia e il nostro Paese”.

http://anpimirano.it/2012/12-agosto-1944-strage-di-santanna-di-stazzema/

È MORTO SHLOMO VENEZIA

È morto  Shlomo Venezia, originario della comunità ebraica di Salonicco, testimone instancabile della tragedia della Shoah. Ha raccontato, soprattutto ai giovani, la terribile esperienza vissuta nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, come deportato e membro dei Sonderkommando, squadre speciali composte da internati destinate alle operazioni di smaltimento e cremazione dei corpi nelle camere a gas e nei forni crematori. Shlomo Venezia è stato uno dei pochi sopravvissuti di queste squadre, l’unico in Italia, una dozzina nel mondo. La testimonianza di quel periodo è raccolta in un libro,“Sonderkommando Auschwitz”, pubblicato nel 2007. In questi ultimi anni ha ritrovato in sé la forza per trasformare la memoria in appassionata e dolorosa narrazione, in grado di trasmettere, a chi lo ascoltava, la straordinaria volontà di non arrendersi mai all’odio e alla barbarie di sempre attuali, folli ideologie.

L’ANPI di Mirano, lo ricorda con particolare affetto e riconoscenza.

Un articolo su Shlomo di Furio Colombo:

https://docs.google.com/open?id=0B2Fig3cDXuVMS0NXd3JWMWt2XzQ