Nato a Gubbio il 15 maggio 1916, conseguì a Vicenza la maturità classica al liceo “Antonio Pigafetta” militando in quel periodo nell’Azione Cattolica. Nel 1937 entrò all’Accademia Militare e col grado di sottotenente passò alla Scuola di Applicazione d’Artiglieria di Torino, terminandola nel 1941 con la nomina a tenente. Nel 1942 partì da Padova alla volta dell’Unione Sovietica con la spedizione ARMIR. Ritorna a Padova nell’aprile del ’43, dopo una lunga marcia. Di quel periodo la “conversione” che gli avvenimenti e le esperienze trascorse avevano fatto maturare. A Padova entrò in contatto con Concetto Marchesi, famoso latinista poi rettore dell’Università locale, e con Egidio Meneghetti; insieme formarono già da allora un primo nucleo organizzato di antifascisti. Il 10 settembre del ’43 (due giorni dopo l’armistizio) “Bruno” allestì, in collegamento con il C.L.N., le prime formazioni armate proprio a Padova, poi venne chiamato a organizzare vari nuclei partigiani dal Piave al Grappa, per andare in seguito a costituire nel feltrino la brigata “Gramsci” e diventa comandante del “Boscarin”, il primo reparto armato dei partigiani costituitosi sopra Lentiai e poi nella valle del Mis: ne tenne il comando fino al maggio 1945 quando ritornò nella “Zona Piave” quale vicecomandante per poi infine essere nominato responsabile della Piazza di Belluno.
Assieme a Raffaele Cadorna, comandante del C.V.L, e a Ferruccio Parri, fu insignito a Milano dal generale Clark (5° Armata) della Bronze Medal Star, prestigiosa onorificenza americana.
Nel giugno 1944 porta a termine quello che fu il più importante atto di sabotaggio a livello europeo compiuto dalla Resistenza italiana facendo saltare in aria un tratto della galleria ferroviaria della Valsugana presso il forte Tombion di Cismon del Grappa. Seguì poi la distruzione della cabina elettrica dello stabilimento della “Metallurgica” di Feltre che produceva pezzi per aerei militari. Per quei fatti fu insignito nel 1947 della Medaglia d’argento al Valor Militare dall’allora Presidente del Consiglio dei Ministri on. Alcide Degasperi. In seguito Feltre gli concesse la Cittadinanza Onoraria, come pure Vittorio Veneto.
Finita la guerra, “Bruno” proseguì nella carriera militare fino al 1958 quando l’allora ministro della Difesa gli nega la promozione a tenente colonnello per le sue idee politiche. Tornato alla vita civile terminò gli esami universitari e laureatosi in Ingegneria entrò alla Montedison. In seguito ricoprì la carica di consigliere comunale nelle liste del P.C.I. a Saronno, sua città di adozione dove è morto il 9 gennaio 2011 all’età di 94 anni.
Il sabotaggio di Forte Tombion
Un’intervista al comandante “Bruno”
Oggi è anche il compleanno di Umberto “Eros” Lorenzoni , presidente dell’Anpi di Treviso: tanti auguri a Umberto da tutta l’Anpi di Mirano!