“Si è svolto questa mattina, in video conferenza con il Mise, l’incontro per la Speedline alla presenza del CEO della Ronal Group, multinazionale svizzera.
Il motivo che ha portato il CDA a decidere la chiusura dello stabilimento di Tabina a Santa Maria di Sala in Provincia di Venezia, e delocalizzare la produzione, sembra essere dovuto all’andamento negativo del mercato, in particolare nella fase della pandemia, e all’eccesso dell’offerta di ruote anche collegato alla concorrenza cinese. Nel 2021 Speedline ha perso 23 milioni di euro. Ronal Group produce 15 milioni di ruote in tutto il Mondo e 800mila ruote nello stabilimento di Speedline.
La chiusura dello stabilimento, nel quale sono impiegati oltre 620 lavoratrici e lavoratrici diretti, oltre a circa 200 dell’indotto sarebbe un disastro per le prospettive industriali e occupazionali del territorio e un duro colpo alla filiera del “Made in Italy” in particolare quella dell’extra lusso che peraltro è tutt’altro che in crisi.
E’ necessario quindi richiamare alle proprie responsabilità le aziende a cui forniscono i cerchioni per le auto, a partire da Lamborghini, Ferrari e Maserati, che stanno predisponendo, tra l’altro, nuovi modelli per il futuro.
La Fiom e la Cgil hanno chiesto di dare avvio all’apertura del confronto ma senza pregiudiziali con l’obiettivo del mantenimento delle produzioni e della tutela occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori, richieste sostenute da parte di tutte le Istituzioni nazionali e territoriali presenti al tavolo. L’azienda ha annunciato la sospensione della decisione per il periodo del confronto, tempo che deve servire a trovare la soluzione per mantenere la produzione e l’occupazione. Ora è necessario che tutti i soggetti, a partire dal Mise alla Regione Veneto, mettano a disposizione del tavolo tutti gli strumenti utili a garantire l’occupazione e il rilancio dell’azienda.
Questa vicenda è l’ennesimo segnale che nel settore sono in atto cambiamenti, tecnologici e organizzativi che mettono a rischio 50 mila posti di lavoro. E’ per tali ragioni che chiediamo un tavolo sul settore con il Governo e le imprese per predisporre gli strumenti utili a prevenire il proliferare di nuove crisi industriali. E’ necessario un piano straordinario per il settore automotive e per tutta la filiera, perchè è a rischio un intero settore strategico per l’industria del nostro Paese.
Domenica 19 dicembre saremo alla manifestazione indetta dalle segreterie di Fiom e Fim di Venezia alle ore 11 a Villa Farsetti di Santa Maria di Sala, con il corteo che partirà alle ore 10 dallo stabilimento di Speedline”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil e Silvia Spera, Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale, Manuela Musolla Segretaria della Fiom-Cgil di Venezia e Ugo Agiollo, segretario generale della Cgil di Venezia.
Roma, 17 dicembre 2021
Comunicato congiunto Fim Cisl e Fiom Cgil
Santa Maria di Sala 20 dicembre 2021
Oggi grandissima e partecipatissima manifestazione per la Speedline di Tabina. Più di 1500 persone. Oltre a tutte le lavoratrici e i lavoratori di Speedline, hanno aderito anche i cittadini del territorio salese, le istituzioni e le rappresentanze politiche venete. Un sentito grazie alla Regione Veneto e alla città metropolitana di Venezia per il contributo a questa iniziativa e un ringraziamento al patriarca di Venezia e ai vescovi presenti.
È stata l’occasione per dimostrare la compattezza delle segreterie nazionali e di tutto il sindacato nel seguire da vicino questa vicenda. Abbiamo accolto con positività il messaggio del ministro Federcio D’Incà che sta seguendo da vicino questa vertenza.
Per le segreterie di Fim e Fiom Venezia e per la RSU, quella di oggi rappresenta un grande e importante messaggio alla Ronal e con questa iniziativa trasversale dimostriamo al gruppo che la comunità, non solo sindacale, è stretta intorno a questa fabbrica e insieme sosterremo questa vertenza.
Adesso è importante accelerare e iniziare un percorso di confronto con l’impresa, saltando i consulenti che rischiano di chiudere il numero di possibilità anziché aumentarle.
Chiediamo, come fatto oggi, a tutte le istituzioni e alla politica di accompagnare questo processo di convincimento della multinazionale. Tutti insieme dobbiamo fare in modo che le scelte di chiudere dichiarate da Ronal siano davvero sospese e si inizi a lavorare ad un rilancio per la Speedline.
Come organizzazioni sindacali, metteremo in campo altre iniziative nelle prossime settimane e nel prossimo mese, per evitare che possa diminuire l’attenzione su questa vertenza.
Sappiamo che al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero del Lavoro, c’è molta attenzione su Speedline e sul tema delle delocalizzazioni.
Va costruita una proposta per riuscire a ridare dignità e futuro a questa impresa.
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato e sostenuto l’iniziativa di oggi.
SEGRETERIE FIM-CISL E FIOM-CGIL VENEZIA