La confessione e il pentimento di un giudice nazista da “vincitori e vinti2 di Stanley Kramer
La confessione e il pentimento di un giudice nazista da “vincitori e vinti2 di Stanley Kramer
Il processo di Norimberga (Nuremberg) è una miniserie televisiva in due puntate del 2000 diretta da Yves Simoneau e tratta dal libro Nuremberg: Infamy on Trial scritto da Joseph E. Persico nel 1994. Tra gli interpreti figurano Alec Baldwin, Jill Hennessy, Michael Ironside e Brian Cox nel ruolo del comandante nazista …
https://www.youtube.com/watch?v=fOpWuzYtaag
guerra-mondiale/videoclub/201802025597381-anniversario-battaglia-talingrado-nazisti-sconfitta-URSS-seconda-guerra-mondiale/https://it.sputniknews.com/videoclub/201802025597381-anniversario-battaglia-Stalingrado-nazisti-sconfitta-URSS-seconda-guerra-mondiale/
3 Gennaio 2018
Appello nazionale di Associazioni, Sindacati, Partiti, Movimenti democratici
“MAI PIÙ FASCISMI”
Appello a tutte le Istituzioni democratiche
Noi, cittadine e cittadini democratici, lanciamo questo appello alle Istituzioni repubblicane.
Attenzione: qui ed ora c’è una minaccia per la democrazia.
Si stanno moltiplicando nel nostro Paese sotto varie sigle organizzazioni neofasciste o neonaziste presenti in modo crescente nella realtà sociale e sul web. Esse diffondono i virus della violenza, della discriminazione, dell’odio verso chi bollano come diverso, del razzismo e della xenofobia, a ottant’anni da uno dei provvedimenti più odiosi del fascismo: la promulgazione delle leggi razziali.
Fenomeni analoghi stanno avvenendo nel mondo e in Europa, in particolare nell’est, e si manifestano specialmente attraverso risorgenti chiusure nazionalistiche e xenofobe, con cortei e iniziative di stampo oscurantista o nazista, come recentemente avvenuto a Varsavia, persino con atti di repressione e di persecuzione verso le opposizioni.
Per questo, uniti, vogliamo dare una risposta umana a tali idee disumane affermando un’altra visione delle realtà che metta al centro il valore della persona, della vita, della solidarietà, della democrazia come strumento di partecipazione e di riscatto sociale.
Per questo, uniti, sollecitiamo ogni potere pubblico e privato a promuovere una nuova stagione di giustizia sociale contrastando il degrado, l’abbandono e la povertà che sono oggi il brodo di coltura che alimenta tutti i neofascismi.
Per questo, uniti, invitiamo le Istituzioni a operare perché lo Stato manifesti pienamente la sua natura antifascista in ogni sua articolazione, impegnandosi in particolare sul terreno della formazione, della memoria, della conoscenza e dell’attuazione della Costituzione.
Per questo, uniti, lanciamo un allarme democratico richiamando alle proprie responsabilità tutti i livelli delle Istituzioni affinché si attui pienamente la XII Disposizione della Costituzione (“E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”) e si applichino integralmente le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo.
Per questo, uniti, esortiamo le autorità competenti a vietare nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni, associazioni o partiti che si richiamino al fascismo o al nazismo, come sostanzialmente previsto dagli attuali regolamenti, ma non sempre applicato, e a proibire nei Comuni e nelle Regioni iniziative promosse da tali organismi, comunque camuffati, prendendo esempio dalle buone pratiche di diverse Istituzioni locali.
Per questo, uniti, chiediamo che le organizzazioni neofasciste o neonaziste siano messe nella condizione di non nuocere sciogliendole per legge, come già avvenuto in alcuni casi negli anni 70 e come imposto dalla XII Disposizione della Costituzione.
Per questo, uniti, come primo impegno verso una più vasta mobilitazione popolare e nazionale invitiamo a sottoscrivere questo appello le cittadine e i cittadini, le associazioni democratiche sociali, civili, politiche e culturali. L’esperienza della Resistenza ci insegna che i fascismi si sconfiggono con la conoscenza, con l’unità democratica, con la fermezza delle Istituzioni.
Nel nostro Paese già un’altra volta la debolezza dello Stato rese possibile l’avventura fascista che portò sangue, guerra e rovina come mai si era visto nella storia dell’umanità. L’Italia, l’Europa e il mondo intero pagarono un prezzo altissimo. Dicemmo “Mai più!”; oggi, ancora più forte, gridiamo “Mai più!”.
ACLI – ANED – ANPI – ANPPIA – ARCI – ARS – ARTICOLO 21 – CGIL – CISL – COMITATI DOSSETTI – COORDINAMENTO DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE – FIAP – FIVL – ISTITUTO ALCIDE CERVI – L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS – LIBERA – LIBERI E UGUALI – LIBERTA’ E GIUSTIZIA – PCI – PD – PRC – UIL – UISP
ADERISCONO:
AUSER – GIOVANI DEMOCRATICI – I SENTINELLI DI MILANO – LA RETE PER LA COSTITUZIONE – LINK COORDINAMENTO UNIVERSITARIO – MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO TOSCANA – MOVIMENTO GIOVANILE DELLA SINISTRA – RETE DEGLI STUDENTI MEDI – RETE DELLA CONOSCENZA – UGO NESPOLO – UNIONE DEGLI STUDENTI – UNIONE DEGLI UNIVERSITARI
Lettera dell’ANPI provinciale di Livorno ai Presidenti dei Consigli comunali e ai Sindaci
Il testo dell’Ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale del capoluogo lombardo. La soddisfazione dell’ANPI provinciale
La Presidente Nazionale ANPI, Carla Nespolo, intervistata da Radio Articolo 1, l’emittente della CGIL Nazionale
“NOI popoli delle Nazioni Unite decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all’umanità,a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole, a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altre fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti, a promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà, e per tali fini a praticare la tolleranza ed a vivere in pace l’uno con l’altro in rapporti di buon vicinato, ad unire le nostre forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale, ad assicurare, mediante l’accettazione di principi e l’istituzione di sistemi, che la forza delle armi non sarà usata,salvo che nell’interesse comune,ad impiegare strumenti internazionali per promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli, abbiamo risoluto di unire i nostri sforzi per il raggiungimento di tali fini.
Di conseguenza, i nostri rispettivi governi, per mezzo dei loro rappresentanti riuniti nella città di San Francisco e muniti di pieni poteri riconosciuti in buona e debita forma, hanno concordato il presente Statuto delle Nazioni Unite ed istituiscono con ciò un’organizzazione internazionale che sarà denominata le Nazioni Unite”.
NOI del Centro Gramsci di Educazione, personalità parlamentari, operaie, culturali, sociali, sindacali, politiche e istituzionali, convenuti nella sala Istituto di S.Maria in Aquiro del Senato della Repubblica italiana che ripudia la guerra apocalittica nucleare, per ricordare l’esempio politico e morale di Antonio Gramsci, pensatore universale, martire della libertà , educatore unitario, siamo preoccupati per la sorte della Pace internazionale e lo Sviluppo umano.
La Pace e lo Sviluppo, i beni più preziosi dei popoli, per mantenere i quali sorse l’ONU, sono minacciati dalle ripetute violazioni delle norme più elementari del diritto internazionale, dai massacri delle popolazioni civili da parte del terrorismo e dalle guerre. Una spirale disumana che attanaglia le nazioni deboli, globalizza l’economia, soffoca la ricerca, esautora le rappresentanze elettive,svuota le Istituzioni, distrugge i servizi pubblici locali e gli stessi Stati.
Esprimendo le preoccupazioni della coscienza dei popoli, pensiamo che questo modo di procedere secondo la legge del più forte, imposta dal Complesso militare industriale nucleare, denunciato a suo tempo dal Presidente degli Usa Eisenhower che mette in pericolo la vita sociale delle Nazioni, la Pace e lo Sviluppo , possa essere fermato da una vibrante risposta culturale e da una vasta mobilitazione democratica unitaria dei popoli.
Gramsci, dopo l’assassinio di Matteotti, per sviluppare la funzione storica della classe operaia , incita le astratte opposizioni aventiniane alla costituzione di un organismo rappresentativo direttivo di tutte le correnti antifasciste, facente appello all’azione diretta del popolo italiano.
Ringraziando per l’ospitalità , incoraggiati da generosi intergruppi parlamentari democratici , preghiamo il Presidente del Senato sen. Pietro Grasso a promuovere e presiedere un dibattito Parlamentare sulla Pace internazionale e lo Sviluppo umano.
NOI lottiamo perchè i governi, i popoli, e le nazioni antifasciste della Ue, sviluppino iniziative istituzionali unitarie per la pace e lo sviluppo, facenti appello all’azione diretta dei popoli, organizzazioni operaie, culturali, sociali, sindacali, politiche e internazionali, come Majors for Peace per la distruzione delle armi nucleari entro il 2020.
Roma 6 dicembre 2017
Si ripeterà anche quest’anno il percorso commemorativo lungo i luoghi della memoria che le classi terze delle scuole medie“L. Da Vinci” e “G. Mazzini” seguiranno in piazza Martiri a Mirano nella mattina di martedì 12 dicembre 2017 per la “Giornata della memoria e dei martiri della città di Mirano”.
A circa trecento alunni delle medie si uniranno gli studenti del liceo “Majorana – Corner” per ricordare i tragici eventi accaduti nella notte tra il 10 e l’11 dicembre 1944, quando sei giovani partigiani del gruppo di Luneo vennero catturati in conseguenza della delazione di una spia e, dopo un sommario interrogatorio, furono seviziati e trucidati dai nazifascisti. Si chiamavano Cesare Chinellato, Bruno e Giovanni Garbin, Cesare Spolador , Severino Spolaor, Giulio Vescovo.
Gli alunni delle medie percorreranno i sei luoghi della tortura e della fucilazione in piazza Martiri (casa del Fascio ora sede della Guardia di Finanza, via Barche, farmacia Sansoni, via Castellantico, Municipio, monumento nell’ovale al centro della piazza), sosteranno nei diversi punti e in ognuno ascolteranno una testimonianza portata da testimoni diretti, che hanno vissuto quell’eccidio o da persone che hanno approfondito questo episodio. I testimoni saranno affiancati dagli studenti dei licei. Allegata la pianta della piazza con i luoghi di sosta.
Verso le 10.15 si riuniranno al centro della piazza, vicino al monumento al Partigiano, per la commemorazione ufficiale cui interverranno la Sindaca Maria Rosa Pavanello e la Presidente del Consiglio comunale Renata Cibin.
L’iniziativa è promossa dai due istituti comprensivi di Mirano e dal liceo “Majorana – Corner”, in collaborazione con il Comune, le ANPI del Miranese e dei comuni limitrofi, l’AUSER, quale momento di approfondimento della storia miranese e dell’episodio preciso dal quale deriva il nome della piazza. Una piazza vissuta di solito diversamente, come luogo di svago, che diviene luogo di riflessione per conoscere le vicende di giovani concittadini che un tempo hanno dato la loro vita per ideali di libertà.
La Giornata della memoria è stata istituita dal Consiglio Comunale nel 2003 e celebrata l’11 dicembre di ogni anno perché la più violenta rappresaglia che ha coinvolto il paese si era svolta in piazza Martiri l’11 dicembre 1944. Questa giornata è dedicata comunque a tutte le vittime del nazifascismo che caddero a Mirano nell’inverno 1944/45, a partire da Oreste Licori che fu fucilato l’1 novembre 1944 fino alla fucilazione il 17 gennaio 1945 di Luigi Bassi, Ivone Boschin, Dario Camilot, Michele Cosmai, Primo Garbin, Aldo Vescovo, Gianmatteo Zamatteo , alla morte in combattimento di Brunello Rutoli a Codevigo il 9 diembre 1944 e il 27 aprile 1945 di Luigi Tomaello e Mario Marcato e alla deportazione in Germania, da cui non fecero più ritorno, nel febbraio 1944 di Nella Grassini Errera e Paolo Errera.
LUNEDÌ 11 DICEMBRE 2017
TEATRO BELVEDERE ORE 20.45
GIORNATA DELLA MEMORIA
DEI MARTIRI DI MIRANO
ORE 20.45 Saluti dell’Amministrazione Comunale
Introduzione di B. Tonolo Pres. Anpi Mirano
ORE 21.00 Proiezione video di G. Sticchi con
testimonianze di cittadini miranesi
ORE 21.15 Intervento di M. Lazzari storico
ORE 21.30 Discussione e consolidamento del
“Coordinamento antifascista miranese”
Sono invitati i Partiti e Ass. politiche culturali
Sociali e di Volontariato