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Giorno del Ricordo venerdì 10 febbraio 2017 Mirano
propedeutica alla seconda parte che verrà proiettata nella serata di venerdì 10 Feb.
con il suo carico di dolore il dramma delle foibe è parte di una immane tragedia vissuta dall’umanità per il volere criminale del nazifascismo e dei suoi sostenitori negli anni ’20 -’45 , nazifascismo che ha provocato 60 milioni di morti.
Ore 20.45 introduzione
Ore 20.50 proiezione video
“FASCISMO E FOIBE”(seconda parte) di A.Kersevan
Ore 21.30 Mario Bonifacio
Anpi Mestre esule istriano
“la questione del confine orientale”
non mancate ANPI MIRANO
Stalingrado 2 febbraio 1943 : l’inizio della fine del nazifascismo
2 minuti e mezzo all’ora del giudizio
2 minuti e mezzo, ecco quanto manca all’ora del
giudizio
Alessandro Pascolini
Università di Padova
Le preoccupazioni quotidiane, i problemi immediati e
più vicini ci fanno dimenticare o rimuovere i pericoli
che tutta l’umanità sta correndo a causa della minaccia
legata alla stessa presenza delle armi nucleari e ai
cambiamenti climatici che stanno modificando le condizioni di vita sul nostro
pianeta.
Per esprimere in modo efficace l’urgenza del rischio nucleare e climatico
attraverso una metafora immediatamente comprensibile a tutti (forse anche ai
politici!) la Federation of atomic scientists ha scelto di indicare con le lancette di un
orologio quanti minuti rimangano prima della mezzanotte antecedente al giorno del
giudizio.
“NOTTE E NEBBIA”
In Memoria della SHOAH, Venerdì 27 Gennaio 1945-2017 Sala conferenze Villa Errera 20.45
RICORDO di SHLOMO VENEZIA
Ospite nel 2005 del Comune e Anpi di Mirano
Il racconto
della MARCIA DELLA MORTE
e
Video proiezione dei ragazzi delle
Scuole medie di Scaltenigo del 1995
per un memoria storica non mancate
“NOTTE E NEBBIA ” DI ALAN RESNAIS
http://www.raistoria.rai.it/articoli/i-campi-di-concentramento/3828/default.aspx
17 GENNAIO 1945–20 GENNAIO 2017 RIFLESSIONI
ANPI MIRANO
GIORNATA della MEMORIA MIRANESE dei fucilati al cimitero il 17 Gennaio 1945 dai
nazifascisti
PER NON DIMENTICARE
Mirano sala conferenze Villa Errera ore 20.45
Venerdì 20 Gennaio 2017
“Il mondo è fuor dei cardini:
destino infame, che proprio io dovessi nascere per rimetterlo in
sesto ! Orsù …andiamo Shakespeare, Amleto – atto primo
Video proiezione della Conferenza stampa dell’Arcivescovo di Aleppo
del 10 Ottobre 2016 al Senato della Repubblica italiana
Verranno affrontati due importanti argomenti
sui quali è necessario conoscere e riflettere…
ne va del nostro avvenire: SIRIA E RUSSIA
NO ALLA GUERRA né calda né fredda , no al terrorismo
Per la distruzione delle armi nucleari entro il 2020
SOSTENIAMO IL SINDACO DI HIROSHIMA
Majors for Peace
In collaborazione con
nonmancatenonmancatenonmancatenonmancatenonmancatenonmancatenonmancatenonman
Commemorazione ORAZIO RUTOLI Giornata della Memoria
orazio rutoli COMUNE
di MIRANO-ANPI MIRANO-IVESER
Cerimonia
di posa
della lapide
in memoria di
Orazio Rutoli
domenica 15 gennaio 2017 – ore 12.00
cortile dell’ingresso posteriore del Municipio
Orazio Rutoli fu tenente generale medico e direttore dell’ospedale
M.M. di Mirano. Tra l’8 settembre 1943 e la primavera del 1944,
usando il suo ruolo, riuscì a salvare 983 marinai dalla deportazione.
Saranno presenti le autorità cittadine civili e militari e la corale S. Andrea di
Campocroce, che eseguirà la Canzone della Nave (di Egidio Meneghetti)
La cittadinanza è invitata a partecipare
Inoltre si ricorderanno nella Giornata della Memoria Miranese
i partigiani uccisi al cimitero di Mirano
il 17 GENNAIO 1945
Luigi Bassi (23 anni), Ivone Boschin (21 anni), Dario Camilot (23 anni), Michele Cosmai (53 anni), Primo Garbin (23 anni), Aldo Vescovo (27 anni) e Gianmatteo Zamatteo (20 anni) questi sono i nomi dei 7 partigiani fucilati la mattina del 17 gennaio 1945 al cimitero di Mirano
CORO DELL’ARMATA ROSSA . La prima Kalinka a Berlino 1948
//www.youtube.com/watch?v=3Lz1HFESSuA
da sputnik
NO al terrorismo IN TUTTO IL MONDO
http://sakeritalia.it/video/aleppo-15-dicembre-i-terroristi-finalmente-abbandonano-la-citta/
Sputnik Italia ha raggiunto per una riflessione in merito Padre Mtanios Haddad, siriano, archimandrita melchita, rettore della basilica di Santa Maria in Cosmedin a Roma.
— Padre Haddad, come potrebbe commentare l’attentato all’Ambasciatore russo Karlov ad Ankara? — Vorrei fare le mie condoglianze alla famiglia dell’Ambasciatore, al popolo russo, al presidente Putin, perché l’Ambasciatore rappresentava il suo Paese. Per me questo non è stato solo un attentato terroristico, ma anche un tradimento della pace. Visto che la Russia è in prima fila per la lotta al terrorismo e si è presa la responsabilità di dare un po’ di pace e tranquillità al Medio Oriente, l’attentato all’Ambasciatore è un tradimento, una pugnalata alle spalle. Il terrorismo non può toccare i simboli dei Paesi. © REUTERS/ Orient TV/Handout via ReutersTerroristi di Fateh al-Sham rivendicano l’omicidio dell’ambasciatore russoI terroristi sono delle persone concrete e la loro filosofia di vita è il terrorismo che uccide l’altro, perché loro non vogliono dialogare con l’altro. I terroristi non accettano né la religione né le ragioni dell’altro, loro cancellano l’atro. Questa non è una forza, ma la debolezza dell’uomo che non vuole vedere l’altro vicino a sé. Quello che è successo ad Ankara è un tradimento della pace, della giustizia e dell’uomo stesso.
Former UK ambassador to Syria accuses Foreign Office of lying about the country’s civil war
Peter Ford said the department led by Boris Johnson has judged Syria wrong ‘every step of the way’ da “independent” news
Tornando alla Siria, lei come ha reagito, da siriano, alla liberazione di Aleppo dai terroristi da parte dell’esercito di Assad, appoggiato dalle forze russe? — Quel giorno nella nostra Chiesa ha avuto luogo un concerto per la pace dei cori orientali a Roma e io ho detto in quell’occasione che per noi è una gioia vedere la seconda città della Siria liberata. Ribadisco, è una vergogna dire che Aleppo sia caduta. Aleppo non è mai caduta, è tornata allo Stato siriano con tanti sacrifici del nostro esercito, che ha pagato con il sangue e i martiri. Anche i russi hanno pagato come noi con il sangue e con molti sforzi. Vorrei ringraziare i russi per questo e per il centro di Hmeimim, che non è solamente una base militare, ma una base anche di pacificazione, di riconciliazione. Io come siriano sono orgoglioso perché abbiamo creato un Ministero per la riconciliazione del popolo. Anche la base russa di Hmeimim ha avuto un ruolo importante per la liberazione di Aleppo e la riconciliazione dei siriani. La Siria è libera e sarà libera sempre per convivere pacificamente fra religioni. I terroristi, pagati da destra e da sinistra, sono arrivati in Siria proprio per rompere questa convivenza. © REUTERS/ Omar Sanadiki La popolazione di Aleppo scende in strada a festeggiare la liberazione della città— L’Occidente ha reagito in modo negativo alla liberazione di Aleppo. Perché secondo lei l’Occidente piange i cosiddetti ribelli moderati e terroristi vari? — L’Europa e l’America hanno recitato una commedia dicendo che fra tre mesi non ci sarebbe più stato Assad, che il presidente siriano avrebbe perso la sua legittimità. Loro volevano arrivare fino alla fine della loro corsa, invece con la Russia e la Siria abbiamo cambiato questa corsa, stiamo lottando con il terrorismo. Gli occidentali non vogliono accettare la loro sconfitta, non vogliono dire ai propri popoli che le loro mani sono sporche del sangue dell’esercito siriano. L’Occidente voleva andare fino in fondo con questa commedia, che mi fa piangere. Fin dall’inizio l’Europa ha fatto questo brutto gioco. Non si può dire che c’è un’opposizione moderata. Vediamo l’esercito del governo legittimo e vediamo una persona che viene per uccidere un mio fratello o un mio nipote nell’esercito… questa sarebbe un’opposizione moderata? A mio avviso se questa persona viene dall’interno allora è un traditore, se viene dall’esterno è un comprato. © REUTERS/ Ammar Abdullah Gli abitanti di Aleppo dicono che l’opposizione moderata commette torture ed esecuzioni— Fin dove si voleva arrivare con questa “commedia”? — L’Europa voleva imporre alla Siria una situazione che avrebbe diviso il Medio Oriente in Stati etnici. Noi rifiutiamo questa divisione su base etnica. Noi crediamo alla nazione, allo Stato. Io sono siriano e sono cristiano, in Libano ci sono altri cristiani, noi non facciamo una nazione. Noi viviamo in diversi Stati e siamo fedeli allo Stato. L’America e l’Europa hanno aiutato i “ribelli moderati” con le armi, i Paesi del Golfo hanno fatto lo stesso. È stato creato un corridoio che ha fatto entrare i terroristi. Stanno giocando con il sangue siriano. Noi abbiamo pagato con il sangue del nostro popolo, del nostro esercito per difendere la libertà della Siria. Finalmente abbiamo liberato Aleppo. — https://www.youtube.com/watch? cliccv=muGLrhmjDGY dalla Commissione esteri del Senato
Di fronte alla commissione esteri del senato l’Arcivescovo maronita di Aleppo, Joseph Tobji, ha sconfessato completamente la narrazione dei media mainstream: “In Siria non c’è alcuna guerra civile” ha detto ” in Sira è in atto una terza guerra mondiale per procura”.
Come si immagina il futuro della Siria, qual è il suo auspicio? — La Siria va liberata da Aleppo fino a Palmira, dove sono tornati i terroristi. Va liberata Idlib. Tutto il Medio Oriente deve essere ripulito da questo terrorismo, basato sull’estremismo dove si uccide in nome di Dio. Questo è un peccato mortale come si dice nel nostro linguaggio. In Siria hanno distrutto l’uomo, le infrastrutture, le scuole, gli ospedali, chiese e moschee di chi non ha la stessa fede. Hanno distrutto la convivenza. — La Siria era proprio un esempio perfetto di convivenza fra religioni e etnie prima della guerra, no? — Sì, vorrei che la Siria tornasse proprio a questo. Dobbiamo imparare la lezione del terrorismo. Noi tutti, di diverse religioni, etnie, colori dobbiamo tornare insieme più forti di prima. La pace costa molto meno della guerra. Anche in Europa la coscienza si deve risvegliare. Devono farci vivere nel nostro Paese con dignità, cristiani e musulmani. Non vogliamo essere rifugiati, sfollati, vivere con l’elemosina degli europei. — Nella lotta al terrorismo in Siria qual è il ruolo della Russia a suo avviso? — Faccio gli auguri al popolo russo, perché anche in Russia ci sono tante culture, etnie, lingue, come in Siria. La Russia ha capito il pericolo del terrorismo ed è venuta ad aiutare un governo legittimo e un popolo che ha avuto questo virus del terrorismo. Come ho detto prima, io non vedo Hmeimim come una base militare, bensì come un centro della riconciliazione. Vedo nella Russia un modello di persone credenti, cristiani, musulmani e di altre confessioni, che possono convivere insieme. Questo modello sia in Russia sia in Siria deve vincere. La pace è la speranza, siamo nel periodo del Natale. La nascita di Gesù Cristo è la nascita del Re della pace e speriamo che arrivi la pace per la Siria, per la Russia, per l’Europa, dove c’è stato solo qualche giorno fa un altro attentato terroristico. Dobbiamo mettere fine al terrorismo, in Siria deve tornare la convivenza, la giustizia e la speranza. Così potremo dire a tutti noi: Buon Natale. Grazie alla Russia adesso noi abbiamo questa speranza, mi auguro che il 2017 sia un anno pieno della grazia di Gesù Cristo, un anno pacifico di carità e misericordia. L’opinione dell’autore può non coincidere con la posizione della redazione.
Commemorazione GIORNATA DELLA MEMORIA MARTIRI DI MIRANO 13 DICEMBRE 2016
studenti di mirano dal 1975 al 2016 http://vimeo.com/14071693 ” il vento e la pioggia ” video 1975
gli studenti del Liceo Majorana Corner alle 8.30 si sono trovati in Piazza Martiri a Mirano e si sono dislocati in sei diversi luoghi della piazza che hanno visto deposti i corpi dei Martiri di Mirano. In questi diversi luoghi della piazza, assieme ai volontari dell’ANPI o dell’AUSER e accanto ai testimoni dell’eccidio, hanno accolto gli studenti delle classi terze della S.M.S. “G. Gabrieli” (“L. Da Vinci e Scaltenigo) e “G. Mazzini ” di Mirano, accompagnati dai propri insegnanti, lungo i luoghi della memoria. (foto di Matteo)