Una mattina mi son svegliato…

Il Direttivo della sezione ANPI di Mirano e del miranese,

con grande disappunto constata come, a distanza di tempo, non si sia ancora provveduto a riattivare “Bella Ciao” in apertura del sito nazionale dell’ANPI.
Eventuali motivazioni dettate da “prudenza politica” o da altre opportunità, mai ufficialmente chiarite, non possono essere condivise visto che questo canto continua a echeggiare sempre più forte come segno di riconoscimento dell’ANPI e delle forze antifasciste in tutte le piazze d’Italia in occasione delle celebrazioni in ricordo della Lotta di Liberazione e del 25 Aprile, oltre che nelle manifestazioni ufficiali dell’Associazione, a tutti i livelli.
Si stupisce che proprio in questi anni, di revisionismo storico e di rilettura in chiave reazionaria della lotta partigiana, si privi, un canale informativo come internet, di un segno identitario così amato e universalmente riconosciuto come bandiera della Resistenza italiana.
Da sempre, infatti, “Bella Ciao” è un canto in grado di unire tutti i veri antifascisti, giovani ed anziani, non solo nel ricordo della Lotta di Liberazione ma nelle speranze, che in virtù di questa, maturarono nelle coscienze di uomini finalmente liberi, pronti ad impegnarsi per costruire un’Italia democratica.
Pertanto chiede agli organi competenti di provvedere al ripristino di “Bella Ciao” come espressione di coralità di valori e di intenti.

Documento letto ed approvato, all’unanimità dei presenti, dal Direttivo ANPI di Mirano e del miranese in data, 6 settembre 2012.

Invita tutte le sezioni ANPI a far proprio questo appello inoltrandolo agli organi competenti a livello provinciale, regionale, nazionale.

Mausoleo per il criminale di guerra Graziani

Ad Affile il tempo si è fermato. Nel comune, in provincia di Roma, l’amministrazione locale riunisce la comunità per esaltare “l’eroismo del soldato”, il generale mussoliniano e concittadino Rodolfo Graziani, seppellito nel cimitero comunale. Iniziativa pubblica, soldi di tutti per l’inaugurazione di un parco pubblico con sacrario dedicato a Graziani che fu protagonista della guerra di conquista fascista in Etiopia e poi ministro della Difesa nella Repubblica sociale italiana.
Nella Regione Lazio che chiude gli ospedali e sforbicia i servizi, il sindaco Ercole Viri, che guida una giunta di centrodestra, inaugura il sacrario con annesso parco costato 125 mila euro, prelevati da apposito fondo regionale. Una serata di commemorazione con il taglio del nastro alla presenza dell’assessore regionale Francesco Lollobrigida, discorso delle autorità in memoria della patria e di Graziani e cena sociale. Leggi tutto “Mausoleo per il criminale di guerra Graziani”

IL “LORO” 25 APRILE (di Furio Colombo da “Il Fatto” del 24/04/12)

Da ieri nelle strade e nelle piazze della Capitale italiana, si vedono grandi manifesti che celebrano la repubblica di Salò. Avete capito bene. Celebrano la repubblica di Salò sotto la data del 25 aprile.

La scritta è stampata in alto sopra la foto di un reparto di brigate nere passate in rivista dall’ultimo segretario del partito fascista, Pavolini. Non confondete. Non erano soldati per combattere.

Erano soldati da rastrellamento. Leggi tutto “IL “LORO” 25 APRILE (di Furio Colombo da “Il Fatto” del 24/04/12)”

Neofascisti contestano un partigiano

Dopo aver visto “Nazirock” ci chiedevamo quando sarebbe successa la prossima aggressione fascista: è successo ieri mattina al Liceo Avogadro di Roma, durante un dibattito in cui è intervenuto il partigiano Mario Bottazzi invitato dagli studenti dell’Avogadro a parlare della Resistenza in vista dell’imminente 25 aprile. Leggi tutto “Neofascisti contestano un partigiano”

Video: Piero Calamandrei, Discorso sulla Costituzione

[Video rimosso su richiesta degli autori.]

 

…Se vuoi andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perchè lì è nata la nostra Costituzione.

 

 

 

Articolo della Nuova Venezia sulla Statua dei Partigiani (01 dicembre 2009)


An, proposta choc a Mirano: “Via la statua dei partigiani”
An: “Quel monumento identifica una sola parte politica”. E in città scoppia la polemica

MIRANO. «Via il monumento del partigiano dalla piazza». Proposta choc di An. Nella Mirano che ai martiri della Resistenza ha dedicato la piazza centrale la proposta di «An verso il Pdl» ha l’effetto di una bomba in un negozio di cristalli. «Quel monumento – sostiene An – identifica una sola parte politica».

«La piazza torni agli albori – afferma il capogruppo Viviani Lorenzon – quel monumento identifica una parte politica, la guerra ha fatto morti da entrambe le parti». In città si è subito scatenato il putiferio. Anche perché, in una data già fissata da tempo, Mirano ospiterà il prossimo 12 dicembre, la manifestazione nazionale contro il razzismo indetta dall’Anpi, l’associazione dei partigiani d’Italia. Nella piazza che ricorda l’uccisione di 15 di loro tra il 1944 e il 1945, sono attese circa 3 mila persone. La proposta è una provocazione? Per An nient’affatto. Lorenzon anzi, fa riferimento a un manifesto apparso domenica, proprio sul monumento di piazza Martiri, accanto al quale restano da giorni tre carrelli di materiale, rimasugli del gioco dell’oca di qualche domenica fa. Sul cartello si legge: «Noi del Partito democratico ci chiediamo di chi sia questo deposito e se ha pagato l’occupazione del suolo pubblico. Questo è un monumento ai caduti in guerra, bisogna rispettarlo».

Il Pd nega la paternità del manifesto, affermando che si tratta di un pretesto architettato ad arte. In ogni caso per Lorenzon è lo spunto per partire all’attacco. «Riflettiamo sulla presenza di quel monumento in piazza, dopo oltre 60 anni. Tempo ne è passato, non ha più senso tenerlo lì. Sarebbe più indicata la sua collocazione in viale delle Rimembranze dove sono state poste tutte le anime che hanno contribuito alla nascita dell’Italia moderna».

Insomma, per An il partigiano dell’artista Augusto Murer, dopo circa 40 anni di esposizione, ha fatto il suo tempo e va riposto lungo il viale monumentale di Mirano, dove “riposano” (in maniera per la verità, neanche troppo decorosa) anche le statue di Giuseppe Mazzini e Vittorio Emanuele II. Il Pd definisce «oscena boutade» la proposta di Lorenzon, giurando di voler sollevare il caso in tutte le sedi possibili.

«E’ un assurdo – affermano Maria Rosa Pavanello e Roberto Artuso – frutto di un revisionismo del più squallido livello che vuole omologare chi ha dato la sua vita per la libertà e la democrazia a chi ha combattuto per un regime fantoccio di Hitler, criminale e sanguinario. Siamo sgomenti ma non sorpresi che parte di questa maggioranza voglia nascondere quel monumento che ricorda le radici stesse della storia di Mirano».

Per Luigi Gasparini, di Rifondazione comunista «quelli di An dovrebbero vergognarsi: sappiano che Mirano, loro malgrado, è e resterà antifascista. Che provino pure a spostare il monumento: la società civile non resterà a guardare. Si comprino anche un libro sulla Resistenza: la cultura e la memoria contribuiscono a evitare la nascita di idee malsane». Si dice offeso anche Bruno Tonolo, presidente dell’Anpi di Mirano: «Una chiara provocazione alla vigilia dell’appuntamento organizzato dall’Anpi nazionale – afferma – i cui dirigenti non sono pivelli qualsiasi, ma persone che hanno fatto la storia di questo Paese. Evidentemente qualche quarantenne dimentica troppo in fretta quanto successo».

fonte:
http://nuovavenezia.gelocal.it/dettaglio/an-proposta-choc-mirano-via-la-statua-dei-partigiani/1793972

Riconoscimenti Anpi, 12 Dicembre 2009

MOTIVAZIONE PER LA CONSEGNA DEI RICONOSCIMENTI ANPI  NEL CORSO DELLA MANIFESTAZIONE DEL  12 DICEMBRE 2009 IN PIAZZA MARTIRI A MIRANO.

L’ANPI DI MIRANO, IN OCCASIONE DI QUESTA STRAORDINARIA GIORNATA DI MOBILITAZIONE DELLE COSCIENZE CONTRO OGNI FORMA DI RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE,

INTENDE ONORARE

ASSIEME AL SACRIFICIO DEI MARTIRI E DEI COMBATTENTI NELLA LOTTA DI LIBERAZIONE, DI OGNI FEDE E APPARTENENZA POLITICA, L’IMPEGNO CIVILE E MORALE DI QUANTI  SCELSERO I VALORI DELLA DEMOCRAZIA CONTRO LA TIRANNIDE  E LA BARBARIE E CHE OGGI DANNO, DI QUEGLI EVENTI, TESTIMONIANZA IN UN DIALOGO APPASSIONATO E SOFFERTO CON LE GIOVANI GENERAZIONI,  

AI COMPAGNI E ALLE COMPAGNE, AGLI AMICI E ALLE AMICHE  PRESENTI E AI MOLTI ALLA MEMORIA, IN SEGNO  DI  PROFONDA RICONOSCENZA E GRATITUDINE PER IL CONTRIBUTO DA LORO DATO ALL’AVVENTO DELLA DEMOCRAZIA IN ITALIA,

L’ANPI CONFERISCE QUESTO RICONOSCIMENTO

A  MONITO DI QUANTI, CONFIDANDO NELL’OBLIO E NELL’IGNORANZA, NELL’IQUINAMENTO E NEL DEGRADO DELLE COSCIENZE, SPERANO DI RIPORTARE L’ITALIA INDIETRO NELLA STORIA, RICACCIANDOLA NEL BARATRO DELLA VIOLENZA FASCISTA E RAZZISTA.

MIRANO 12 DICEMBRE 2009

Aderisci all’ANPI!

Dallo statuto di una associazione resistente

–         perché i principi informatori della guerra di liberazione divengano elementi

essenziali nella formazione delle giovani generazioni

–         per concorrere alla piena attuazione , nelle leggi e nel costume,  della Costi-

tuzione  Italiana , frutto della Guerra di Liberazione , in assoluta fedeltà allo

allo spirito che ne ha dettato gli articoli

–         per dare  aiuto e appoggio a tutti coloro che , singolarmente o in associazioni,

promuovono quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento

della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione

e dal   patrimonio  culturale di una città resistente

–         che è stata capace di esprimere la forza delle proprie iniziative attingendo

dall’eredità di valori civili che i suoi martiri hanno scritto con il sangue nei

suoi luoghi diventati memoria

–         che vuole sperimentare le nuove forme di comunicazione contrastando l’uso

distorto del mezzo televisivo che introduce valori , usi e costumi che non sono

propri del popolo italiano e dell’Europa

–         che vuol promuovere con forza l’applicazione e la tutela dei diritti fondamentali

anche quando le condizioni consolidate della convivenza sono alterate dalla crisi

dei modelli di riferimento

dalla coincidenza di queste resistenze emerge

un comune messaggio

unire tutte le forze per dare continuità all’Associazione che ,         dalla resistenza contro il nazifascismo , si propone  di contrastare, oggi , il   nuovo tentativo di portare il mondo alla guerra e alla distruzione.

ADERISCI   ALL’ A. N. P. I.

c.i.p.7 dic. 2008 c.battisti 32 mirano