Autore: Bruno
per un mondo senza atomica
Obama a Hiroshima: “Sfuggire alla logica della paura per un mondo senza atomica”
“Potremmo non essere in grado di eliminare la capacità dell’uomo di fare del male. Così gli stati, nelle alleanze che si sono formate, devono possedere i mezzi per difendersi. Ma quelle nazioni, come la mia, che detengono arsenali nucleari devono avere il coraggio di sfuggire alla logica della paura e perseguire un mondo senza queste armi” 27 maggio 2016 Hiroshima
“Petizione per una convenzione sulle armi nucleari e per un mondo libero
da armi nucleari entro il 2020 Majors for Peace
a me sembra che i sindaci del veneto non abbiano più nessuna remora per iscrivere il proprio comune a Majors for Peace dato che dal
27 maggio (Obama a Hiroshima) sono in buona compagnia….. a meno che manchi loro il coraggio come dice Obama bruno tonolo segr. anpi mirano
pace lavoro costituzione
NOTAZIONI DEL PRESIDENTE NAZIONALE ANPI
► 2 giugno 2giugno 2 giugno 2 giugno 2 giugno 2 giugno 2giugno 2 giugno 2 giugno
Da tempo contestiamo che il 2 giugno possa risolversi in una parata militare o
poco più. Abbiamo, nel tempo, accentuato il connotato di anniversario
fondamentale per la vita del Paese; in seguito, abbiamo collegato al 2 giugno il
tema della Costituzione, dando luogo anche a manifestazioni molto partecipate,
d’ intesa con la CGIL.
Quest’anno, è impossibile celebrare il 2 giugno senza ricordare che nel 2016 si
concentrano ben tre anniversari: la Repubblica, il voto alle donne e la nascita
della Costituente. Tre anniversari che imprimono un carattere particolarmente
significativo ad una Festa che, per noi, ha sempre avuto un’importanza del tutto
particolare. A fronte di un interrogativo che alcuni si sono posti, se il 2 giugno
abbia rappresentato il punto di arrivo della crisi che portò il Paese fuori dal
fascismo e dalla guerra, oppure il primo passo di un nuovo possibile
cambiamento, ho personalmente ritenuto – sempre – che il tema fosse mal
posto, perché in realtà, la vera fase conclusiva del periodo della dittatura fu l’8
settembre, che segnò anche l’inizio della fase di riscatto. Leggi tutto “pace lavoro costituzione”
pace lavoro costituzione
pace lavoro costituzione
sistema elettorale dell’ ITALICUM http://www.camera.it/application/xmanager/projects/leg17/attachments/infografica/pdfs/000/000/003/NSE_DEFINITIVA.pdf
“C’è sempre bisogno di difendere gli spazi di democrazia. Perché questi diminuiscono quando due persone estranee al Parlamento trovano un accordo sulla legge elettorale, imponendola poi ai relativi partiti. Una legge elettorale che è l’esatto contrario di quanto promesso per anni, che ancora una volta non dà la parola ai cittadini, non fa scegliere i propri rappresentanti, creando un Parlamento di nominati. Questa è cattiva politica, ed è anche riduzione degli spazi di democrazia”. CARLO SMURALIA Presidente anpi nazionale al congresso CGIL 2014.
Comunicato stampa del DIRETTIVO ANPI SEZ. “MARTIRI DI MIRANO”
Oggetto:Comitato Referendario per il NO
Il Direttivo ANPI sez. “Martiri di Mirano” riunitosi in data 15.04.2016 dopo approfondita discussione ha deliberato, a maggioranza dei suoi membri effettivi,di promuovere l’isituzione del Comitato Referendario per il NO alla Riforma Costituzionale e avviare la raccolta delle firme per il Referendum per l’abolizione di alcuni punti della legge elettorale (Italicum).
Il Comitato aderisce al “COORDINAMENTO nazionale DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE (CDC)” .
La decisione di impegnarsi per il NO nel prossimo referendum sulla riforma costituzionale approvata da questo parlamento è una scelta che mira a salvaguardare i valori della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza e non a scendere in campo a favore o contro di questa o quella forza politica.
L’Anpi ritiene che la combinazione di questa riforma Costituzionale e della nuova legge elettorale (Italicum) presenti forti rischi di una deriva autoritaria potendo concentrare il potere nelle mani del governo e di chi lo guida senza i contrappesi e le garanzie presenti nell’attuale assetto costituzionale. Verrebbe infatti attribuito ad un unico partito , che potrebbe essere l’espressione di una ristretta minoranza di elettori , sia il potere legislativo che il potere esecutivo condizionando inoltre l’elezione del Presidente della Republica , dei giudici della Corte Costituzionale e dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura , organi di garanzia e controllo per la vita della democrazia costituzionale.
L’opportunità di una revisione della nostra Carta Costituzionale e la presenza anche di norme positive non sono però sufficienti a compensare il giudizio nettamente negativo sul complesso di questa riforma.
In questo senso si sono chiaramente espressi anche numerosi e importanti costituzionalisti che recentemente hanno sottoscritto un documento in cui affermano che questo processo di riforma si sia tradotto ,” per i contenuti ad esso dati e per le modalità del suo esame e della sua approvazione parlamentare , nonché della sua presentazione al pubblico in vista del voto popolare , in una potenziale fonte di nuove disfunzioni del sistema istituzionale e nell’appannamento di alcuni criteri portanti dell’impianto e dello spirito della Costituzione”.
Ricordiamo inoltre che i rischi connessi a questo progetto di riforma sono amplificati dal fatto che non solo in Italia siamo di fronte ad un attacco alle Democrazie parlamentari nate dalle lotte di liberazione da regimi totalitari e dalla partecipazione popolare alle scelte di governo. E’ da diverso tempo che a livello internazionale si giudicano “pericolosamente di sinistra” certe Costituzioni, specie quelle di alcuni stati europei, che sono accusate di rallentare le decisioni dell’esecutivo dando troppo spazio al dissenso espresso nelle aule parlamentari.
La tanto urlata rottamazione si è presto capito che non riguardava le vecchie forme di gestione del potere, che continuano a permanere sotto altre vesti, bensì ai diritti di rappresentanza e di garanzia dei cittadini nei modi sanciti dalla Costituzione del 1948.
In un quadro mondiale attraversato da tragedie immani, minacciato da folli propositi di uso delle armi nucleari, in uno scenario dove l’Europa si è dimostrata divisa al suo interno, incapace di proporre e imporre una sua linea di azione, esplodono i nazionalismi carichi di un retaggio culturale che porta diritto al nazifascismo, il terrorismo, le strategie egemoni imperialistiche, indifferenti alle ragioni dei popoli e delle minoranze, all’autodeterminazione e al diritto di esistere
E’ anche per queste ragioni, che nel nostro piccolo, dobbiamo essere rigorosi e intransigenti sul piano etico e morale continuando a scegliere di stare dalla parte di chi, con il sacrificio dalla vita, ci ha aperto la strada difficile della Democrazia garantita dalla Costituzione vigente.
Il Direttivo ANPI “Martiri di Mirano”
Mirano, 15.04.2016
IL DIBATTITO E’ APERTO
———- Messaggio inoltrato ———-
Da: [email protected] <[email protected]>
Date: 20 maggio 2016 18:00
Oggetto: Apertura sul sito nazionale ANPI di una finestra sui referendum – Settimana straordinaria delle firme
A: [email protected]
Caro Andrea Liparoto, quando il mio partito mi faceva diffondere il libretto: “a quello che ti domanda tu rispondi” era tanto tempo fa e sono convinto che quella premura ed esigenza di condurci per mano non esista più, per fortuna, semmai è esistita. Ma era pur sempre il mio partito, quello strumento che scelgono gli uomini per avere più intelligenza e più forza.
ANPI è ancora feconda perché è stata ed è portatrice dei valori della pace, della libertà, dell’uguaglianza nella giustizia, ma non sarà mai un partito.
ANPI è nata nel tempo terribile e magnifico della Resistenza, per dare solo un nome di casa comune ed una direttiva a donne e uomini che da soli avevano preso la via della montagna o giocavano a rimpiattino con l’orrore dei nazifascisti, ma mai in nessun momento ANPI chiese a qualcuno come avrebbe votato. Per questo mantenne e ha mantenuto una funzione unitaria, che deve saper ancora dispiegare per essere pari al suo impegno di proteggere la Memoria del riscatto alla democrazia. E’ questo il significato pratico di “concorrere alla piena attuazione, nelle leggi e nel costume, della Costituzione italiana . . . ”
La Costituzione per noi e per molti rimane la tavola delle regole fatte per difendere tutti i deboli. Attuarla significa anche attrezzarla per rispondere alle nuove debolezze. ANPI con la sua funzione può darci solo una visione unitaria e sollecitare il nostro libero voto, quello che abbiamo conquistato assieme. Il resto tocca a ciascuno di noi, anche organizzati in partiti, che ci rappresentano, rispettando appunto la Costituzione
9 maggio 1945 giorno della Vittoria
Alla mezzanotte dell’8 maggio 1945 , nel settore sud orientale di Berlino, a Karlshorst , si tenne la cerimonia ufficiale della firma dell’Atto di resa incondizionata della Germania nazista. Da parte dell’Unione Sovietica il vicecomandante supremo delle Forze armate dell’Urss Maresciallo dell’Unione Sovietica G.K.Zukov accolse la resa della Germania. Il comando supremo del corpo di spedizione alleato era rappresentato dal Vice di Eisenhower , Maresciallo dell’aviazione della Gran Bretagna A. Tedder . Le forze armate degli USA erano rappresentate dal comandante delle forze aeree C. Spaatz , mentre per le forze armate francesi era presente il comandante J.M. Lattre de Tassigny .
La commemorazione del Giorno della resa incondizionata del Nazifascismo e della Vittoria in Europa rischia di passare sotto silenzio o quasi: l’ Anpi Mirano a nome del suo segr. sollecita i democratici e gli antifascisti attraverso la conoscenza documentata, a rivisitare la Storia, soprattutto quella del ‘900, senza ostracismi o parole pregiudizievoli.
Durante l’ultima battaglia a Berlino il popolo sovietico dovette pagare un caro prezzo per la vittoria definitiva sulla Germania nazista : dal 16 Aprile all’8 Maggio 1945 i fronti bielorusso e ucraino ebbero circa 300.000 tra morti e feriti .
Esistono documenti russi, molti di essi inediti, dell’ultima battaglia, la cui visione diventa importante per il legame tra la rappresentazione del passato e la riconsiderazione per il futuro… per un impegno consapevole unito al desiderio di pace.
sotto il link del documentario russo sulla battaglia di Berlino
COMMEMORAZIONE 25 APRILE 2016 in PIAZZA MARTIRI
MIRANO COMMEMORA UN GRANDE ITALIANO
Il 25 Aprile 2016 Mirano ha commemorato un grande italiano. Hanno presenziato alla manifestazione le Autorità comunali, l’Anpi di Mirano, e una rappresentanza di studenti dei Licei di Mirano, erano presenti anche il partigiano miranese Antonio Noventa (Tonino), della brigata Guido Negri, che ebbe a combattere assieme ad Argeo Masaro (ferito gravemente) e a Brunello Rutoli (caduto nel combattimento) . Si è commemorato Il generale medico Orazio Rutoli, allora colonnello, fu il Direttore Sanitario dell’Ospedale Militare della Marina a Mirano. In questa veste salvò moltissimi giovani soldati dalla deportazione in Germania da parte dei nazisti, organizzò la Resistenza a Mirano, perse il figlio Brunello partigiano combattente. Fu arrestato e subì le violenze e il carcere nazi-fascista assieme alla moglie e alla figlia Fiorella. I nipoti Martinelli, presenti alla anifestazione, hanno letto commossi la relazione scritta dal col. Rutoli subito dopo il 25 Aprile 1945. Questo documento è importantissimo per la storia della Resistenza miranese, ve lo proponiamo nella sua imtegrità.
ci ha lasciato Vittorio Pesce Delfino
Vittorio Pesce Delfino scienziato comunista è morto. Era presidente del Centro Gramsci di Educazione. Un ricordo
di Milena Fiore,
Quando Vittorio mi chiamò a collaborare col suo gruppo di ricerca, lo fece perché ero una militante del PdCI, al quale anche lui era iscritto. In quegli anni collaboravo alla web tv pdci.tv, un esperimento del partito che a Vittorio piaceva molto. Cominciai a lavorare sotto la sua guida, e quella di Flavio, Lucia, Tiziana, Nino, Susi e Nico suoi stretti collaboratori, a una ricerca sul 3D nel web. Con Salvatore e Tina Cagnazzi. E con la sua inseparabile compagna, la professoressa Rosalia Ricco. Ogni giorno mi recavo da Gravina a Bari (zona industriale) al Digamma per apprendere una nuova visione reale, tecnica delle cose. Una nuova visione della vita e della sua registrazione e traduzione visiva. Ero molto felice, la fiducia che mi comunicava Vittorio mi rendeva più forte.
Fildena oltre a essere venduto nelle farmacie tradizionali, è disponibile pure in quelle che operano in rete senza ricetta in https://www.farmaciafavia.com/fildena a un costo molto più. Fildena 100 mg è raccomandato per vari tipi di disfunzione erettile. ED è una condizione in cui un uomo non può avere un’erezione sufficiente per un completo rapporto sessuale.
Vittorio è stato un grande maestro, amava molto il suo lavoro, la sua ricerca, i suoi studenti, i suoi prototipi audiovisivi, la sua famiglia, noi, amava infinitamente i suoi compagni, gli operai, il partito, gli ideali comunisti e la politica, da Bari al mondo intero. Per lui erano un tutt’uno. Unitario come l’universo.
Antifascista di famiglia, comunista ribelle, intellettuale, scienziato, antropologo, filosofo antiaccademico e quindi organico, uomo onnilaterale, modesto quanto innovatore, spirito critico e ironico: questo era Vittorio. Per i tantissimi che lo hanno conosciuto sarà sempre presente. E futuro. Für ewig.
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Ciao, caro Vittorio
di Ada Donno della rivista “GRAMSCI”
Il compagno Vittorio Pesce Delfino è morto ieri mattina, a Bari,. Aveva compiuto da qualche settimana i 75 anni. La notizia ha fatto subito il giro del mondo scientifico e accademico, perché Pesce Delfino era uno scienziato, antropologo di fama internazionale. Docente presso la facoltà di medicina dell’ateneo barese, dove si era laureato e abilitato alla professione medica dopo avere studiato alcuni anni all’estero, specializzandosi in anatomo-patologia e svolgendo attività parallele nella carriera ospedaliera e universitaria. Ha lasciato oltre 240 pubblicazioni scientifiche, saggi e articoli divulgativi e di politica della ricerca, noti e apprezzati a livello internazionale. Ha coordinato numerosi gruppi di ricerca in campo biologico, antropologico e matematico applicato alla morfologia. Alcuni suoi studi hanno fatto il giro del mondo, come il saggio E l’uomo creò la sindone del 1982, in cui dimostrava “al di là di ogni ragionevole dubbio”, che il presunto sudario di Cristo è in realtà un falso di età medievale.
Numerose sono le scoperte di straordinario valore che a lui si devono: fra le altre, la messa a punto di un particolare sistema basato sull’uso di telecamere, per lo studio a distanza dell’Uomo neandertaliano di Altamura, ritrovato nella grotta di Lamalunga. A questa ricerca aveva dedicato quindici anni della sua vita di scienziato, misurandosi, fra i primi, con le grandi possibilità fornite alle ricerche dalle nuove tecnologie digitali, stando a capo del consorzio di ricerca Digamma, organismo senza scopo di lucro che effettua attività di ricerca, sviluppo e servizi nel settore delle tecnologie avanzate (detto per inciso, non poté portare a compimento la sua sperimentazione, con grande sua amarezza). Con il supermicroscopio 3D che permette di ottenere immagini ad altissima definizione: aveva studiato la Xylella fastidiosa, l’insetto vettore del batterio killer degli ulivi nel Salento, arrivando alla conclusione Leggi tutto “ci ha lasciato Vittorio Pesce Delfino”
commemorazione 25 aprile a Mirano
25 aprile giorno della liberazione…a quando la liberazione dalle armi nucleari?…sostieni il Sindaco di Hiroshima…visita il sito “Majors for peace”
https://www.youtube.com/watch?v=juFC8zpNlhY
L’arte della guerra
Escalation nucleare in Europa Manlio Dinucci
La Casa Bianca è «preoccupata» perché caccia russi hanno sorvolato a distanza ravvicinata una nave Usa nel Baltico, effettuando un «attacco simulato»: così riportano le nostre agenzie di informazione. Non informano però di quale nave si trattasse e perché fosse nel Baltico.
È la USS Donald Cook, una delle quattro unità lanciamissili dislocate dalla U.S. Navy per la «difesa missilistica Nato in Europa». Tali unità, che saranno aumentate, sono dotate del radar Aegis e di missili intercettori SM-3, ma allo stesso tempo di missili da crociera Tomahawk a duplice capacità convenzionale e nucleare. In altre parole, sono unità da attacco nucleare, dotate di uno «scudo» destinato a neutralizzare la risposta nemica.
La Donald Cook, partendo l’11 aprile dal porto polacco di Gdynia, incrociava per due giorni ad appena 70 km dalla base navale russa di Kaliningrad, ed è stata per questo sorvolata da caccia ed elicotteri russi.
Oltre che le navi lanciamissili, lo «scudo» Usa/Nato in Europa comprende, nella conformazione attuale, un radar «su base avanzata» in Turchia, una batteria missilistica terrestre Usa in Romania, composta da 24 missili SM-3, e una analoga che sarà installata in Polonia.
Mosca avverte che queste batterie terrestri, essendo in grado di lanciare anche missili nucleari Tomahawk, costituiscono una chiara violazione del Trattato Inf, che proibisce lo schieramento in Europa di missili nucleari a medio raggio.
Che cosa farebbero gli Stati uniti – che accusano la Russia di provocare con i sorvoli «una inutile escalation di tensioni» – se la Russia inviasse unità lanciamissili lungo le coste statunitensi e installasse batterie missilistiche a Cuba e in Messico? Nessuno se lo chiede sui grandi media, che continuano a mistificare la realtà.
Ultima notizia nascosta: il trasferimento di F-22 Raptors, i più avanzati cacciabombardieri Usa da attacco nucleare, dalla base di Tyndall in Florida a quella di Lakenheath in Inghilterra, annunciato l’11 aprile dal Comando europeo degli Stati uniti. Dall’Inghilterra gli F-22 Raptors saranno «dispiegati in altre basi Nato, in posizione avanzata per massimizzare le possibilità di addestramento ed esercitare la deterrenza di fronte a qualsiasi azione destabilizzi la sicurezza europea».
È la preparazione all’imminente schieramento in Europa, Italia compresa, delle nuove bombe nucleari Usa B61-12 che, lanciate a circa 100 km di distanza, colpiscono l’obiettivo con una testata «a quattro opzioni di potenza selezionabili». Questa nuova arma rientra nel programma di potenziamento delle forze nucleari, lanciato dall’amministrazione Obama, che prevede tra l’altro la costruzione di altri 12 sottomarini da attacco (7 miliardi di dollari l’uno, il primo già in cantiere), armato ciascuno di 200 testate nucleari.
È in sviluppo, riporta il New York Times (17 aprile), un nuovo tipo di testata, il «veicolo planante ipersonico» che, al rientro nell’atmosfera, manovra per evitare i missili intercettori, dirigendosi sull’obiettivo a oltre 27000 km orari.
Russia e Cina seguono, sviluppando armi analoghe.
Intanto Washington raccoglie i frutti. Trasformando l’Europa in prima linea del confronto nucleare, sabota (con l’aiuto degli stessi governi europei) le relazioni economiche Ue-Russia, con l’obiettivo di legare indissolubilmente la Ue agli Usa tramite il Ttip.
Spinge allo stesso tempo gli alleati europei ad accrescere la spesa militare, avvantaggiando le industrie belliche Usa le cui esportazioni sono aumentate del 60% negli ultimi cinque anni, divenendo la maggiore voce dell’export statunitense.
Chi ha detto che la guerra non paga? (il manifesto, 19 aprile 2016)