Quello che è avvenuto nei giorni scorsi in Parlamento non è uno spettacolo edificante, ma soprattutto non giova a nessuno, né alle istituzioni, né alla politica, né al Paese. C’è, ovviamente, chi pensa di trarne vantaggio, quanto meno ai fini della visibilità; ma anche questo è un “vantaggio” illusorio, perché non è affatto detto che tutti coloro che hanno votato “5 stelle” siano d’accordo con certi metodi; e poi il gioco allo sfascio è sempre pericoloso per tutti, compresi quelli che lo praticano. In effetti, si è vista una cosa diversa dell’ostruzionismo, che pure appartiene alla tradizione parlamentare.
Quello classico, dicono i testi, è il disegno dilatorio posto in atto da gruppi di minoranza per ritardare o impedire l’applicazione di una legge. E questo è noto all’esperienza parlamentare, che ne ricorda esempi clamorosi (il Patto Atlantico, la legge “truffa”, e molti altri, non sempre “pacifici”); in qualche modo fa parte anch’esso della tradizione parlamentare, così come ne fanno parte gli strumenti che, in mille occasioni, sono stati posti in essere per vanificarlo: ci sono state modifiche ai regolamenti parlamentari, sono stati sperimentati “rimedi” sul campo, come l’allungamento delle sedute, le votazioni cosiddette “a scalare”, e così via; e sempre ai Presidenti delle Camere è toccato il compito e il dovere di garantire e assicurare comunque la funzionalità del Parlamento. Leggi tutto “Linguaggio e politica. Smuraglia: superato il limite”
Categoria: Comunicazioni
Alle istituzioni locali di Mirano, da Gianni Giannoccolo
Riceviamo questa lettera da Gianni Giannoccolo, da noi invitato a Mirano con Alessandra Kersevan, per presentare il suo libro ““Resistenza: guerra civile o guerra giusta?”
Caro Roberto,
ti ho scritto due giorni dopo che sono tornato a casa da Mirano, ma il messaggio mi é stato respinto per un mio mero errore.
Ad ogni modo desideravo ringraziare te e l’ANPI di Mirano per avermi offerto l’occasione di presentare il mio libro sulla Resistenza. E’ stata, tutto sommato, un bella serata, ma sarebbe stata ancora più bella se le Istituzioni locali (Comune, Camera del Lavoro, Partiti, Associazioni, ecc.), avessero partecipato all’iniziativa.
Quel che mi ha dato più fastidio, anzi un senso di ribellione interiore, é stato il fatto che la serata era anche dedicata ai Martiri di Mirano trucidati dai nazifascisti e quella sera cadeva l’anniversario. Sono segni premonitori molto preoccupanti per il futuro del nostro Paese.
Ad ogni modo noi andremo avanti cercando di non mollare, cercando di coinvolgere le giovani generazioni.
Ancora grazie di Tutto e molti saluti cordiali.
Gianni.
Hannah Arendt
17 gennaio 2014: commemorazione dei 7 partigiani uccisi al cimitero di Mirano
Nell’ottobre del 1944 una pattuglia della Brigata Volga, comandata da Oreste Licori, catturò il tenente delle SS italiane Vasco Mingori e, forse per uno scambio di prigionieri andato male, l’ufficiale venne ucciso nell’accampamento della “Luneo”. Elda Gallo, sorella del segretario del fascio di S. Maria di Sala fu catturata e giustiziata come spia nell’accampamento della “Volga”.
A Mirano il comandante delle Brigate nere Mario Zagari, grazie alla segnalazione di una collaborazionista, poi giustiziata dai partigiani della “Luneo”, arrestò Oreste Licori mentre faceva visita alla madre. Il giovane venne fucilato il 1° novembre 1944. Seguirono numerosi arresti tra i partigiani della “Luneo” grazie alle rivelazioni di una spia che si era introdotta nella formazione. Sei giovani furono torturati a morte nella notte tra il 10 e l’11 dicembre. I cadaveri vennero gettati ed esposti per tutto il giorno nella piazza del paese, i loro nomi sono: Cesare Chinellato, Bruno e Giovanni Garbin, Cesare e Severino Spolaor e Giulio Vescovo; un settimo giovane Mosè Bovo fu trucidato nell’aia di casa davanti ai genitori.
Il 5 gennaio del ’45 fu riesumato il cadavere della SS italiana in zona Luneo. I tedeschi, in relazione alla morte dell’ufficiale e all’esecuzione delle due donne, chiesero dieci condanne a morte tra la trentina di partigiani reclusi nella casa del fascio. Fu istituito un processo farsa che si concluse con la condanna a morte di dieci partigiani, di cui tre ebbero accolta la domanda di grazia. Il 17 gennaio furono fucilati presso il cimitero di Mirano Luigi Bassi (23 anni), Ivone Boschin (21 anni), Dario Camilot (23 anni), Michele Cosmai (53 anni), Primo Garbin (23 anni), Aldo Vescovo (27 anni) e Gianmatteo Zamatteo (20 anni).
Per commemorare i partigiani uccisi, venerdì 17 gennaio alle ore 20.45 nella sala conferenze di Villa Errera a Mirano (VE) verrà presentato il libro di Gianni Giannoccolo “Resistenza: guerra civile o guerra giusta?”. Sarà presente l’autore. Introduzione di Alessandra Kersevan, Elisa Lolli leggerà brani del libro.
Cerimonia per la deposizione delle “Pietre d’Inciampo”
Domenica 12 gennaio alle ore 11.00 in Campo del Ghetto Novo, Venezia ci sarà la cerimonia per la deposizione delle “Pietre d’Inciampo” (Stolpersteine) in memoria dei cittadini e cittadine veneziani deportati nei campi di sterminio nazisti, con l’artista tedesco Gunter Demnig autore delle Pietre.
Il percorso della posa delle dodici Pietre d’Inciampo inizierà nel Campo drio la Chiesa, adiacente Campo SS. Apostoli (Cannaregio 4470), alle ore 9.00 per poi proseguire con la posa delle altre Pietre; invitiamo tutti a partecipare fin dall’inizio alla manifestazione e seguire l’intero percorso della posa per rendere omaggio, simbolicamente, a tutti coloro che hanno sofferto prima la deportazione e poi la morte nei campi di sterminio nazisti.
http://iveser.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1076&Itemid=13
Forza nuova a Venezia …. Gli antifascisti dell’ANPI cantano Bella Ciao!
oggi FN è approdata a Venezia per una manifestazione che l’ANPI 7 MARTIRI non poteva ammettere.
Il prefetto ne ha circoscritto la presenza caricandoli subito su un battello che li ha portati al Tronchetto. Bene.
Noi antifascisti dell’Anpi, nel breve tratto che hanno percorso sul piazzale della Stazione Ferroviaria, li abbiamo accolti con Bella Ciao, abbiamo urlato loro il nostro disappunto sulla loro presenza nella nostra città.
Mario Bonifacio “Bill”, dal Tronchetto è arrivato a piedi fino alla Stazione e poi, nonostante le richieste della Polizia, è rimasto lì davanti, mentre sfilavano dietro il cordone della Polizia. Mario si è mosso da casa a Mestre, ha preso l’autobus e, nonostante il freddo, è rimasto lì con noi a sostenere il nostro rifiuto ad essere indifferenti, perché questo ci hanno insegnato lui e i suoi compagni partigiani.
Perché fu l’indifferenza della gente ad alimentare l’arroganza di Mussolini e dei fascisti 70anni fa.
Perché fu l’indifferenza ad essere complice dei nazifascisti.
E noi non dimentichiamo ma facciamo tesoro della memoria perchè non si ripetano gli errori del passato.
Il momento è pesante e noi dobbiamo far sentire la nostra voce.
Questo è un breve filmato su quanto è accaduto:
Dal video noterete che i fascisti sono scesi proprio al binario 8, dove c’è la colonna commemorativa, e urlano la loro cattiveria proprio vicino ai nomi dei nostri martiri per la libertà: quasi fossero lì ancora a vigilare sulla nostra libertà che però siamo noi a dover proteggere, loro fecero già la loro parte col sacrificio della vita 70anni fa!
Ecco, tutto ciò per una riflessione che volevo condividere con tutti voi ….
grazie dell’attenzione
Viva la Costituzione nata dalla Resistenza!
Enrica Berti Anpi 7 Martiri Venezia
Giornata della memoria: 11 dicembre 2013
Si ripeterà anche quest’anno il percorso commemorativo che le classi terze delle scuole medie“L. Da Vinci” e “G. Mazzini” seguiranno in piazza Martiri a Mirano nella mattina di mercoledì 11 dicembre 2013, a partire dalle ore 8.30, per la “Giornata della Memoria e dei Martiri della città di Mirano”.
Ai trecento alunni di 11 classi delle medie quest’anno si uniranno gli studenti del liceo “Majorana – Corner” per ricordare i tragici eventi accaduti nella notte tra il 10 e l’11 dicembre 1944, quando sei giovani partigiani del gruppo di Luneo vennero catturati in conseguenza della delazione di una spia e, dopo un sommario interrogatorio, furono seviziati e trucidati dalla barbarie fascista. Si chiamavano Cesare Chinellato, Bruno e Giovanni Garbin, Cesare e Severino Spolaor, Giulio Vescovo.
Gli alunni delle medie percorreranno i sei luoghi della tortura e della fucilazione in piazza Martiri (casa del Fascio – caserma della Finanza, via Barche, farmacia Sansoni, via Castellantico, Municipio, ovale) e sosteranno nei diversi punti e in ognuno ascolteranno una testimonianza portata da testimoni diretti, che hanno vissuto quell’eccidio o da persone che hanno approfondito questo episodio. I testimoni saranno affiancati dagli studenti dei licei.
Si riuniranno poi al centro della piazza, vicino al monumento al Partigiano, per la commemorazione ufficiale cui interverranno la Sindaca Maria Rosa Pavanello e la Presidente del Consiglio comunale Renata Cibin.
L’iniziativa è promossa dagli istituti comprensivi di Mirano e dal liceo “Majorana – Corner” in collaborazione con il Comune, l’ANPI del Miranese, l’AUSER quale momento di approfondimento della storia miranese e dell’episodio storico dal quale deriva il nome della piazza. Una piazza vissuta di solito diversamente, come luogo di svago, che diviene luogo di riflessione per conoscere le vicende di giovani concittadini che un tempo hanno dato la loro vita per ideali di libertà.
La Giornata della memoria è stata istituita dal Consiglio Comunale nel 2003 e celebrata l’11 dicembre di ogni anno perché la più violenta rappresaglia che ha coinvolto il paese si era svolta in piazza Martiri l’11 dicembre 1944. Questa giornata è dedicata comunque a tutte le vittime del nazifascismo che caddero a Mirano nell’inverno 1944/45, a partire da Oreste Licori che fu fucilato l’1 novembre 1944 fino alla fucilazione il 17 gennaio 1945 di Luigi Bassi, Ivone Boschin, Dario Camilot, Michele Cosmai, Primo Garbin, Aldo Vescovo, Gianmatteo Zamatteo e alla morte in combattimento il 27 aprile 1945 di Luigi Tomaello e Mario Marcato e alla deportazione in Germania, da cui non fecero più ritorno, nel febbraio 1944 di Nella Grassini Errera e Paolo Errera.
In questa occasione verrà intitolata la sezione Anpi come “Martiri di Mirano”, questa la motivazione:
Il Presidente Franceso De Gasperi, il Vice Presidente Renzo Tonolo, il Segretario Bruno Tonolo e i membri del Consiglio Direttivo della sez. ANPI di Mirano, all’unanimità approvano l’intitolazione della sezione ANPI ai “MARTIRI di MIRANO”.
Pertanto, da oggi 11.12.2013, giorno della memoria dei sei giovani martiri barbaramente torturati dalle brigate nere ed esposti in Piazza e qui lasciati morire a monito per le genti di questi territori, la sezione sarà denominata: Sezione ANPI “Martiri di Mirano”.
Con questo atto solenne si intende dare imperitura memoria ai Partigiani di Mirano e del miranese, ai soldati che dissero no alla R.S.I. morti nei campi di concentramento, agli ebrei, zingari, omosessuali, deportati e sterminati, a quanti, nel silenzio dell’anonimato, vissero quelle tragiche giornate a fianco dei combattenti fornendo loro aiuto e protezione.
Di tutti i Martiri, uniti nel dono della loro vita per la Libertà e la Democrazia, oggi, con il ricordo, vogliamo assumere l’impegno come ex partigiani e antifascisti, nella quotidiana azione politica e nella testimonianza personale.
24 novembre: Giornata nazionale del tesseramento
DIFENDIAMO LA COSTITUZIONE
Nella Giornata del Tesseramento per aderire all’Anpi in nome dell’Antifascismo e della Resistenza:
Anpi Mirano Anpi Spinea Anpi Noale Anpi S.Maria di Sala “Rete per La Costituzione”
Ti invitano
DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013
in Piazza Martiri di Mirano ore 10.30
a sottoscrivere la petizione
da inviare ai deputati del Parlamento
per dire no
agli attuali tentativi di riforma costituzionale
Appuntamento con la Costituzione: No alla modifica dell’art. 138.
“Riguardo alle riforme costituzionali si vuole togliere l’ultima parola ai cittadini su una norma di garanzia costituzionale (art. 138 della Costituzione).” Mobilitiamoci insieme per impedirlo. L’ANPI invita tutti il 24 novembre, nelle piazze d’Italia, per un appuntamento con la Costituzione e propone a tutte le altre Associazioni un presidio da tenere nei pressi della Camera dei Deputati nei giorni immediatamente precedenti al voto (attorno al 10-11 dicembre). La Democrazia è anche vera informazione.
Appello per la democrazia della nostra Costituzione
Nel Paese è sempre più forte e vasta la preoccupazione per il lavoro; le condizioni di vita sempre più precarie per masse di cittadini; l’erosione dei diritti fondamentali come il diritto alla salute, all’istruzione, all’ambiente, è in continua progressione.
Nonostante ciò, la maggioranza di Governo ha deciso di impegnarsi per cambiare la Costituzione, addirittura nel suo impianto istituzionale e senza alcun dibattito nel Paese. La Costituzione, nata dalla resistenza e dallo spirito antifascista, si può modificare, ma senza stravolgere gli equilibri della democrazia parlamentare, già parzialmente rappresentativa a causa di una legge elettorale, ora sottoposta al giudizio della Corte Costituzionale.
Di più ci preoccupa l’introduzione di un presidenzialismo o semi-presidenzialismo diretto, più volte reclamato dalla destra, che toglierebbe al Presidente della Repubblica il suo ruolo di super partes esercitato nel Consiglio Superiore della Magistratura o come Capo delle Forze Armate. Questa concentrazione di poteri l’abbiamo già vissuta in passato, con tragiche conseguenze. Non è con un presidente votato “a maggioranza” che si esce dalla crisi ma con una nuova visione morale della cosa pubblica, e una più equa politica dei redditi e del lavoro.
Per questo si chiede che l’attuale maggioranza, piuttosto che impegnarsi per stravolgere la Costituzione, approvi subito i provvedimenti necessari a garantire una svolta per l’occupazione, le politiche del lavoro e una nuova legge elettorale coerente con i principi costituzionali.
Per questo abbiamo deciso di impegnarci per la difesa della nostra Costituzione fonte dei diritti di eguaglianza, di solidarietà e di pace.
Diego Collovini Presidente Comitato Prov.Anpi di Venezia
Tullio Cacco Segretario Comitato Prov. Anpi di Venezia
1 novembre: commemorazione di Oreste Licori
Oreste Licori, partigiano di 23 anni, fucilato dai fascisti a Mirano il primo novembre 1944.
Venerdì 1 novembre 2013 ricorderemo la figura di questo martire caduto per la Libertà del nostro Paese: alle ore 10.30 partenza del corteo da Mirano in piazza Martiri per giungere nei pressi del cimitero e rendere omaggio a Oreste Licori nel luogo del suo barbaro assassinio.
Alle ore 20.45, sala conferenze di villa Errera, proiezione del film: ACHTUNG! BANDITI! di Carlo Lizzani
Un ricordo di Carlo Lizzani La scheda del film Achtung! Banditi!
Da “Luoghi della Resistenza nel veneziano”: Oreste Licori, comandante della Brigata “Volga”, fu il primo tra i partigiani a essere ucciso a Mirano. Il giovane era tornato a casa a salutare i famigliari e su insistenza della madre si era fermato a dormire. Le brigate nere, avvertite da una informatrice abituale, Gioconda Pellizzon, lo catturano e dopo un breve interrogatorio decisero per la fucilazione. Il plotone si dispose nel cortile di una casa colonica nelle vicinanze del cimitero. Non si sa se la scelta sia da interpretarsi come la volontà di terrorizzare ancora di più la popolazione, irrompendo in uno spazio privato, o se si fossero affrettati all’ultimo momento, fermandosi a pochi metri dal cimitero, per paura di un intervento dei compagni di Oreste, che la voce popolare dava per certo. Dietro il condannato si formò un piccolo corteo, donne, ragazzi, qualche persona anziana. Sergio Savoia aveva dodici anni e di quello che ha potuto vedere gli è rimasta un’immagine ancora oggi molto nitida:
Oreste era in mezzo a queste brigate nere, facendo questa strada pensavo “va a farsi ammazzare, non ha da scappare?”. Dopo lo portarono su questo campo e eravamo tre o quattro persone. Però ci hanno tenuto distanti, ci fermarono prima, passarono dalla parte di là e gli hanno sparato. Mi sembra abbia detto “viva Stalin”, ha alzato il pugno chiuso e ha detto “viva Stalin” e gli hanno sparato. Era senza benda. Dopo che gli hanno sparato sono andati via tutti. Io insieme a un signore anziano gli siamo andati vicini e questo signore gli alzò la maglia. Sotto non aveva niente e gli si vedevano tutti i fori delle pallottole. Mi faceva una cosa strana perchè non si vedeva il sangue, si vedevano solo i fori di entrata.
Costituzione Resistente
L’ Anpi di Mirano, sez. “Martiri di Mirano” conferma le ragioni che hanno determinato l’adesione e la partecipazione alla manifestazione del 12 ottobre a Roma, non ritenendosi destinataria di un giudizio di “biasimo” per le scelte operate, riconosce, altresì, importante sviluppare ed approfondire il dibattito apertosi all’interno dell’ANPI nazionale su questo tema.
Constatato che è stato approvato il DDL che istituisce il Comitato Parlamentare per la Riforma della Costituzione Italiana da una maggioranza di governo che, seppur legittima, non rappresenta le istanze di rinnovamento volute da quanti sentono che i valori della Resistenza sono irrinunciabili punti di riferimento della vita politica.
Considerata la necessità di mantenere alta la soglia di mobilitazione unitaria tra tutte le forze democratiche, per un impegno che abbia come obiettivo prioritario la vigilanza affinché non vengano manomessi i principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale partendo dal rifiuto, netto, di ogni strisciante forma di ricostituzione del partito fascista,
L’ANPI di Mirano, sez. ”Martiri di Mirano”
si rende disponibile a dar vita, in sintonia con gli organismi direttivi Provinciali, Regionali e Nazionali, con le forze politiche sinceramente democratiche, con realtà espressione della società civile, movimenti e associazioni, a iniziative per una sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questo tema di vitale importanza per le sorti della nostra Democrazia.
In questa azione di informazione e mobilitazione L’ANPI di Mirano si richiamerà ai contenuti presenti nel documento approvato all’unanimità dal Consiglio Direttivo di Sezione il 15.07.2013 di seguito allegato.
ORA E SEMPRE RESISTENZA
Mirano, 26/10/2013
Documento del Consiglio direttivo dell’Anpi di Mirano del 15/7/2013