Mirano: Cerimonia di intitolazione della piazza Etty Hillesum

Sabato 1 dicembre 2012 alle ore 12.00 l’Amministrazione Comunale di Mirano dedicherà alla scrittrice olandese di origine ebraica Etty (Esther) Hillesum (1914 – 1943), morta ad Auschwitz, la piazzetta realizzata nel centro storico con il piano di recupero “O” – Granza Pesara sito tra via Vittoria, via Mascagni, via Rossini e via Vivaldi a Mirano capoluogo.
Sarà scoperta una targa in ricordo della giovane intellettuale e seguiranno letture tratte dai suoi testi.
La cittadinanza è invitata.

http://www.comune.mirano.ve.it/infocitta/MostraNotizia.php?tab=news&pag=3&ID=3254

L’incendio si allarga

Sono trascorsi sessantacinque anni da quel 29 novembre 1947 quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione n.181, sanciva la nascita di due stati indipendenti: Israele e Palestina. Gli avvenimenti di questi anni non hanno portato al riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese ma anzi hanno generato guerre e massacri colpendo soprattutto l’inerme popolazione civile.
Questa tragica sequenza di violenza non potrà concludersi se non si porrà fine all’occupazione militare dei territori palestinesi, da parte dell’esercito israeliano, con il riconoscimento dei diritti umani, oggi totalmente ignorati, sopraffatti dalla logica di una violenza che colpisce donne e bambini.
Come scrive Manlio Dinucci in un suo articolo pubblicato sul Manifesto il 21 novembre 2012, “….non si muore solo per gli attacchi militari nel ghetto di Gaza e in quello di Cisgiordania, circondato dal muro di 750 km. Si muore ogni giorno di povertà, per mancanza di acqua potabile e di medicine. L’alternativa è scomparire o resistere.”

L’A.N.P.I del miranese esprime il suo forte sdegno per questa intollerabile situazione,  riaffermando il  diritto del Popolo Palestinese ad avere una Patria nel pieno rispetto degli accordi internazionali.
Esprime altresì la sua grande preoccupazione per una situazione in rapida e potenzialmente tragica evoluzione che riguarda i rapporti tra Israele ed Iran, arrivati ad un punto di rottura, visto che lo Stato d’Israele sente messa in discussione la sua forza di “deterrenza militare”.  Questa eventualità è stata avanzata dal prof. Renzo Guolo nel corso dell’incontro promosso dal “Centro per la Pace e la Legalità” tenutosi a Mirano il 27.11. 2012.

Pertanto si invitano  l’A.N.P.I Provinciale e Nazionale, i Partiti Politici, i Sindacati, le Associazioni, gli Enti Locali a mobilitarsi per chiedere al Governo Italiano di farsi promotore di una forte azione, sul piano diplomatico, a difesa della Pace, riconsiderando il ruolo militare dell’Italia sullo scacchiere del Mediterraneo e nel quadro più generale delle alleanze e delle reali finalità delle “Missioni di Pace”, affinché si giunga al più presto:

a) al consolidamento della tregua
b) alla ripresa dei negoziati per l’avvio di un vero processo di pace mirato a ristabilire equilibri non fondati sul terrore delle armi in tutta l’area Medio Orientale
c) al riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese nel rispetto della risoluzione dell’ONU e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
d) alla realizzazione del  principio: due Popoli due Stati.
e) a sancire pari diritti in un sistema di sicurezza garantito dalla Nazioni Unite.

Dalla seconda guerra mondiale alle primarie

Signor Matteo Renzi, tra le “delizie “ che lei riesce ad esternare quotidianamente, mi ha colpito particolarmente quella che si riferiva ai “nostri Nonni”. In quella occasione lei ha avuto modo di insultarli pesantemente, definendoli colpevoli delle nostre disgrazie e non ricordo bene quanti altri improperi abbia usato. I nostri nonni sono quelli che hanno fatto la Resistenza, Leggi tutto “Dalla seconda guerra mondiale alle primarie”

Se n’è andato a cento anni il partigiano Ferdinando

Aveva da poco festeggiato il secolo di vita. Ferdinando Angelini è morto all’Ospedale Civile dove era stato ricoverato in seguito a una caduta in casa. Conosciuto e stimato a Cannaregio, dove viveva, Angelini era uno dei veterani della lotta partigiana. Leggi tutto “Se n’è andato a cento anni il partigiano Ferdinando”

Casa Pound, casa di ladri

Gianluca Iannone, leader di Casapound (ex Casa Pound)

“Hanno rubato il nome di mio padre. Ignoranti, soprattutto ladri”. Mary Pound de Rachewiltz ha 87 anni. Raccoglie e traduce gli scritti del poeta in un castello sopra Merano, sottile come un campanile sgretolato dall’abbandono. Anni fa scopre in un mercatino di Natale il ritratto del padre nella cornice rosso e nera di Casa Pound. Cosa fare? Pound è morto nel ‘72, i diritti d’autore durano 50 anni, Mary è l’erede universale. Ma non sa chi sono “i ladri”. Si rivolge a Giano Accame, profugo dalla Repubblica di Salò e appassionato alle tesi economiche con le quali Pound immaginava di rovesciare il mondo. “I giornali parlano di naziskin…”. La risposta di Accame sconsola: “Bisogna ringraziare in questi anni difficili i giovani che difendono certi ideali”. “Non capisco quali siano gli ideali di chi ha rubato il nome di mio padre senza chiedere permesso. Odiava la violenza, lo ha ripetuto a Pier Paolo Pasolini nell’intervista che ha girato il mondo e leggo che la violenza attira come il miele le mosche di Casa Pound”: botte e occhi neri perfino ai camerati che non la pensano come loro.
Le parlano di Gianluca Iannone, leader carismatico del “fascismo del Terzo millennio”. E la signora va a Roma per capire. “Arrivano questi rapati, giubbotti di pelle scura. Ne ascolto i discorsi: santo cielo che ignoranza. Non sanno niente del pensiero di Pound. Voglio dare un consiglio: non usatelo come paravento per chissà quali intenzioni. Leggetelo e poi dite se il suo pensiero si avvicina alla vostra nostalgia”. Alle proteste della figlia rispondono con la furbizia di un certo tipo di italiani: Casa Pound diventa Casapound, una sola parola, poeta trasformato in appendice con la “P” minuscola che allunga le distanze quel tanto che basta per mettere dribblare chi rompe le scatole “Questa la loro rivoluzione?”. Mary si meraviglia “di Accame e della gente che li prende sul serio”. Mormora qualche nome, la voce trema. “Forse non sanno cos’è stato il fascismo. Allora perché dare corda al movimento dell’ambiguità?”. Troppo isolata e troppo onesta per sciogliere le matasse della strategia della confusione. Qualche mese dopo, Casapound si riunisce a Parma: corriere che arrivano dal Veneto, “Cuori Neri” di Milano, soprattutto Roma. Cantano “Le donne non mi vogliono più bene – perché porto la camicia nera”.
Chiedo all’angelo custode di Iannone se è informato che la loro sede si trova in via ammiraglio Luigi Mascherpa, fucilato dai fascisti di Salò per aver resistito ai tedeschi nel ’43. Dirimpetto alla vetrina Casapound una piccola forca impicca la targa della strada dedicata a Mascherpa. L’angelo custode si arrabbia “vuol provocare?”. Sale i tre gradini che ci separano dal monumento Iannone: “di marmo” come appunta nel suo blog. Iannone va a parlare con la polizia e un Digos in borghese mi ordina di sgombrare. “La strada è di tutti”, provo a dire. “Non vogliamo disordini”. Come ricorda la figlia di Pound “sono sempre mescolati a cose così”.
Maurizio Chierici (da “Il Fatto” del 27/11/12)

Commemorazione dei Martiri di Blessaglia

Domenica 25 novembre alle ore 10.00 inizierà in Piazza Marconi la commemorazione dei Martiri di Blessaglia, con la partecipazione dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Marco Polo” di Pramaggiore e l’intervento delle autorità.

Le pagine che descrivono il martirio tratte dal libro “La Resistenza nel mondo contadino” di Aldo Mori.

Le foto della commemorazione del 27 novembre 2011.

Gaza brucia: ecco l’incendiario

Jamal, un commerciante di Gaza, era fuori domenica mattina quando una potente testata israeliana a guida di precisione ha centrato la sua casa, sterminando la famiglia: nove persone tra cui quattro bambini di 2-6 anni. Tre generazioni spazzate via in un attimo.
Oltre 5mila palestinesi sono stati uccisi in dieci anni dagli israeliani a Gaza, di cui 1.200 solo nel 2009, più altri 2mila in Cisgiordania. Dei 70mila rapiti, oltre 6mila, tra cui più di 400 bambini, sono ancora imprigionati. Un prezzo altissimo, considerando che la popolazione dei Territori palestinesi occupati è di 5,5 milioni. Ma non si muore solo per gli attacchi militari nel ghetto di Gaza e in quello di Cisgiordania, circondato dal Muro di 750 km. Si muore ogni giorno di povertà, per mancanza di cibo, acqua potabile, medicine.
L’alternativa è scomparire o resistere. Leggi tutto “Gaza brucia: ecco l’incendiario”

“Il viaggio di Vittorio”

La signora Egidia Beretta è la mamma di Vittorio Arrigoni, l’attivista italiano ucciso a Gaza la notte tra il 14 e il 15 aprile 2011. Una donna forte e determinata, da sempre impegnata nel sociale. Ancora oggi si reca nelle scuole a parlare dell’esperienza di suo figlio. Ma, come lei stessa ammette, sotto la corazza che si è costruita nasconde un dolore lacerante. “Certi giorni, quando sono sola, mi rifugio nella stanza segreta del mio cuore e lascio che il dolore mi strazi, e piango e lo chiamo, chiamo forte il mio bambino che non c’è più”, scrive Egidia nel libro “Il viaggio di Vittorio” (Dalai editore) uscito in questi giorni. Leggi tutto ““Il viaggio di Vittorio””

Bloccato il sito “Stormfont”

“Alla buon’ora è stato chiuso un sito che era un reato vivente, una continua istigazione all’odio razziale non solo contro gli ebrei, ma contro ogni minoranza”. Così il giornalista Gad Lerner – più volte oggetto degli attacchi di Stormfront e inserito nella black-list antisemita pubblicata nel 2011 – commenta l’oscuramento del sito neonazista. Un sito che ospita spesso interventi in difesa dei negazionisti (tra tutti Mattogno), con attacchi agli esponenti delle comunità ebraiche italiane e a quei politici che si battono per la difesa della verità storica. Questi i tristi precedenti che hanno portato alla chiusura (tardiva) del sito:

Gennaio 2009: Sul forum vengono pubblicate barzellette contro gli ebrei.
Febbraio 2009: insulti contro Balotelli.
– Ottobre 2010: “La Shoah? E’ una fandonia”. Iniziano i deliri negazionisti.
– Gennaio 2011: Spunta una prima blacklist. “Facce da cancellare”, vengono definite le decine di persone citate in un post.
– Dicembre 2011: Nuova blacklist di persone che si battono per i diritti degli immigrati. Ma vi figurano anche magistrati.
Dicembre 2011: Gianluca Casseri, autore della strage di senegalesi a Firenze, viene definito un eroe.
– Gennaio 2012: Mirko Viola organizza un convegno sulla Shoah, definita “un pesce d’aprile ebraico”.
– Marzo 2012: Si inneggia alla strage di Tolosa.
Aprile 2012: arriva un documentario negazionista: “Wissen macht Frei”. Lo ha realizzato Mirko Viola. Viene diffuso tramite il forum.
– Luglio 2012: Attacchi contro il ministro Riccardi.
Novembre 2012: Insulti contro l'”ebreo Saviano”.

Una mattina…

Oggi 14 novembre 2012 a Mestre, come in tante città d’Italia si è svolto lo sciopero generale indetto dalla CGIL e dalla Confederazione Europea dei Sindacati (di cui fanno parte anche la Cisl e la Uil…..). Come in tante città la partecipazione è stata notevole e anche a Mestre, dopo il bellissimo intervento di Carlo Bulado dell’Anpi di Venezia sul partigiano Erminio Ferretto, la manifestazione è finita con le note di “Bella Ciao”, una canzone che continua ad essere cantata nelle piazze e sui palchi, perchè è una bella canzone, perchè è una canzone degli italiani che hanno combattuto per la liberazione dell’Italia dai fascisti, dai tedeschi, dalle leggi razziali, dalla fame e dalla guerra, e perché è ancora un canto che unisce. E vedere un popolo unito, è bello.