LA COSTITUZIONE RAPPRESENTA LA BASE E LA GARANZIA DELLA NOSTRA LIBERTA’

Dichiarazione del Presidente Mattarella: “La Costituzione rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà”, con i partecipanti all’iniziativa “Viaggio in bicicletta intorno ai 70 anni della Costituione  italiana 

 

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“Benvenuti al Quirinale. Questo è il Cortile d’Onore in cui si svolgono

le cerimonie più significative all’aperto, dove vengono accolti i capi di Stato.

Ed è bello accogliere qui il vostro arrivo.

Roma, tra l’altro, vi accoglie con una giornata splendida,

 

come merita la testimonianza che recate.

Voi siete realmente ambasciatori, testimoni, portatori di una tradizione importante

per il nostro Paese, seguita con affetto, costantemente nel corso dei decenni, dai nostri concittadini.

È una storia importante: da Girardengo a Guerra, a Bartali e Coppi, Magni, Baldini Gimondi, Adorni.

Mi fermo qui per arrivare a quelli di oggi, che non cito per evitare rivalità o gelosie.

Voi siete interpreti di una grande tradizione seguita con grande affetto dagli italiani.

Alcune delle vostre maglie lo manifestano in maniera chiarissima.

E quella di mettere questa tradizione in sintesi con la Costituzione

è stata una scelta di straordinaria importanza come significato.

Le tappe che avete fatto sono state certamente faticose. La Futa, e qualche altro passo,

sarà stato impegnativo; ma le tappe che avete fatto sono state molto ben scelte, ben indovinate,

con un significato importante: quello che fa capire a tutti

– e il vostro contributo è stato significativo – che la Costituzione è la nostra casa comune.

Stiamo tutti insieme, dentro la Costituzione, dentro il nostro Paese, come comunità.

 

E questo lo dobbiamo sempre più ribadire.

In fondo il ciclismo lo ha sempre dimostrato perché è uno sport di squadra

in cui il gioco di squadra è importante, lo è sempre stato.

Ci sono le grandi personalità, i grandi protagonisti, ma c’è sempre stato intorno a loro

un gioco di squadra, perché il ciclismo – ripeto – è uno sport di squadra, oltre che individuale.

E questa presenza di squadra è ciò che il nostro Paese deve costantemente

rinverdire, recuperare, applicare e ritrovare in ogni circostanza.

Aver ricordato la Costituzione, con i suoi settant’anni, è molto importante.

Vi invito a venire dentro, dove c’è una bella copia della Costituzione, per vederla insieme.

 

Avete chiamato questa vostra iniziativa “Viaggio intorno ai settanta anni della Costituzione”.

Questo è il suo testo che rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia.

Detta le regole della nostra convivenza e indica i criteri per i comportamenti e

le decisioni importanti, come quelle da assumere in questi giorni.

La Costituzione italiana – la nostra Costituzione – all’articolo 97 dispone che occorre assicurare

l’equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico.

Questo per tutelare i risparmi dei nostri concittadini, le risorse per le famiglie e per le imprese,

per difendere le pensioni, per rendere possibili interventi sociali concreti ed efficaci.

Avere conti pubblici solidi e in ordine è una condizione indispensabile di sicurezza sociale,

soprattutto per i giovani e per il loro futuro”.

 

Quirinale, 29/09/2018

Umberto Galimberti : la parola ai giovani

da PAPERBACK.IT  

                                                                                                                            Recensione libro: “La parola ai giovani” di Umberto Galimberti

25 gennaio 2018 by Giulia Santi · Commenta

Noi, che a differenza di voi sappiamo cos’è per davvero il nichilismo, non vogliamo che ci parliate in nome di niente come spesso capita di sentire quando aprite bocca, e neppure in nome di quei valori riconducibili unicamente al denaro o all’immagine che uno costruisce di sé, perché se è vero che non ci sono più valori, come sembra dai vostri discorsi disfattisti, starà a noi trovarli. E quando li troviamo e poi li difendiamo, non diteci che sono utopie o ingenuità.

A distanza di dieci anni dal suo libro dedicato ai giovani, “L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani”, Umberto Galimberti si rivolge di nuovo a loro, ascoltandone le idee e le aspirazioni, esplorandone le sofferenze e i desideri. “La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo” raccoglie la voce di una generazione che ha un gran bisogno di essere ascoltata, per poter dire quelle cose che vengono taciute ai genitori e agli insegnanti per il timore di conoscere già le risposte, che sembrano lontane dalle inquietudini, dalle ansie e dai problemi dei giovani di oggi. La fretta che ogni ventenne ha di realizzare i propri sogni rischia di degenerare in una forma di cinismo del tutto sconosciuta alla generazione dei suoi genitori. Ragazze e ragazzi si affidano all’indifferenza e al controllo dei sentimenti e delle emozioni, per evitare che le passioni diventino un ostacolo all’autoaffermazione. E allora si affidano a un ascoltatore lontano, che dialoga con loro, non per risolverne i problemi, ma per offrire un altro punto di vista che li faccia apparire meno drammatici e insolubili. A distanza di anni, Galimberti nota che solo una piccola percentuale di giovani è passata dal nichilismo passivo della rassegnazione a quello attivo di chi non rimuove quell’atmosfera pesante di una vita senza uno scopo e senza un perché, ma non si rassegna e lotta per mantenere vivi i propri sogni. Tutti gli altri soffrono ancora, secondo lo scrittore, di quel disagio giovanile che è da imputare a una crisi “culturale”, perché il futuro che si prospetta ai giovani non è una promessa, ma qualcosa di imprevedibile, incapace di retroagire come motivazione a sostegno del loro impegno nella vita. Ben lontano, dunque, da una comune crisi adolescenziale. Galimberti, allora, con quest’opera offre a ogni genitore e insegnante uno strumento per interrogarsi sui giovani di oggi, per comprendere la profondità delle loro domande e per impedire che tutte le speranze si trasformino in delusioni. Nell’era di Facebook e di Instagram, in cui la realtà che conta è quella virtuale, il tempo è accelerato e la competizione per ritagliarsi un ruolo nella società è molto forte, spesso capire è complicato, ed essere d’aiuto nelle difficoltà lo è ancora di più. Con “La parola ai giovani”, lo scrittore cerca un dialogo con questa generazione senza sogni e speranze, che vive in una società che gli ha negato le condizioni per costruirsi un futuro. Con questo libro, Galimberti invita a smettere di sperare che il futuro possa offrire motivazioni o certezze senza uno sforzo, perché è solo mettendosi all’opera che la situazione potrà cambiare.