MARCIA DELLA PACE 27 MARZO A NOALE ORE 14

“come viene costruita la pace con la deterrenza nucleare” il paradosso del 21° secolo.

https://youtu.be/3LPdmxnBkIU

Marcia della PACE il 27 marzo: hanno aderito 100 associazioni

Con partenza dal centro della città dei Tempesta, Noale, in piazzetta Dal Maistro alle 14, e arrivo per le 18 nell’area Brolo di Salzano, dopo il passaggio a Robegano. Tre parrocchie, due amministrazioni comunali e 91 associazioni

Incontro con il Prof. Mascia dell’ Istituto “Papisca”dell’università di Padova

Il 15 marzo si terrà l’incontro Online “Negoziate! Negoziate! Negoziate!” con la partecipazione di Marco Mascia, professore con Cattedra UNESCO università di Padova “Diritti umani, democrazia e pace” e delle associazioni che compongono il tavolo intercomunale per la pace del Miranese e della Riviera del Brenta. Si discuterà il testo “Vi supplichiamo: Negoziate! Negoziate! Negoziate!” scritto dal “Centro di Ateneo per i Diritti Umani Antonio Papisca” di Padova. Per collegarsi usare il link https://meet.google.com/gap-yifb-jix

“Il 22 gennaio 2021 è entrato in vigore il “ Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) – sottolinea Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) – un momento storico per la comunità internazionale. Il Trattato è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante a proibire in senso assoluto le armi nucleari rendendone illegale l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, l’installazione o il dispiegamento. Al momento, il TPNW vanta 55 ratifiche ed altri 86 Stati libero dalle armi nucleari”.

“Il 22 gennaio 2021 è entrato in vigore il “ Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) – sottolinea Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) – un momento storico per la comunità internazionale. Il Trattato è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante a proibire in senso assoluto le armi nucleari rendendone illegale l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, l’installazione o il dispiegamento. Al momento, il TPNW vanta 55 ratifiche ed altri 86 Stati firmatari. In occasione della 76° Assemblea Generale che si tiene quest’anno dal 21 al 28 settembre, le Nazioni Unite hanno ritenuto di tenere alta l’attenzione della comunità internazionale su questo tema, convocando una Riunione plenaria di alto livello per celebrare e promuovere la Giornata internazionale per l’Eliminazione Totale delle Armi Nucleari. Colgo l’occasione, in questa giornata simbolica e in vista della COP26, per rivolgermi nuovamente alla comunità internazionale, in particolare agli Stati non parte del Trattato, tra cui il nostro Paese, chiedendo loro di riflettere su un fondamentale obiettivo umanitario: vivere in un mondo libero dalle armi nucleari”.

L’impegno della Croce Rossa Italiana

Oggi più che mai, la Croce Rossa Italiana è attiva in prima persona nei confronti di questa sfida umanitaria dalle proporzioni globali. Al fine di sensibilizzare le nuove generazioni e di proteggere l’umanità da un’ arma distruttiva dalle conseguenze irreversibili, l’Associazione lavora alla diffusione di una cultura a favore della proibizione delle armi nucleari, in primis contando sui  suoi  Volontari esperti di diritto internazionale umanitario, i quali, parte di uno stimolante percorso di formazione specializzata, nei prossimi mesi porteranno la campagna CRI Nuclear Experience, lanciata nel 2019, su tutto il territorio italiano.

Giorgio Beretta e Medicina per la prevenzione della guerra nucleare (I.P.P.N.W.)

“Il vero realismo è quello dei pacifisti. Oggi il realismo della guerra e del mostrare i muscoli ci porta dritti al conflitto nucleare”. giorgio beretta

https://www.fanpage.it/attualita/beretta-mostrare-solo-i-muscoli-con-putin-ci-porta-dritti-al-conflitto-nucleare/

AIMPGN

Affiliata italiana a ICAN, Premio Nobel per la Pace 2017. Sezione italiana di IPPNW – International Physicians for the Prevention of Nuclear War

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Medical Appeal: No War in Europe!

Posted on 15/02/2022

Il comunicato stampa dalla sezione europea di IPPNW alla pubblicazione dell’appello, da sottoscrivere da parte della classe medica europea, per la risoluzione diplomatica della crisi ucraina.

Più di 400 operatori sanitari provenienti dall’Europa e da altre parti del mondo hanno sottoscritto a tutt’oggi un appello, lanciato dal Premio Nobel per la Pace International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW), chiedendo che la guerra in Europa sia evitata. Avvisando che una guerra sarebbe un disastro umanitario, invitano tutte le parti in conflitto a scegliere la diplomazia piuttosto che l’escalation.

Il co-vicepresidente regionale per l’Europa di IPPNW, la dott.ssa Angelika Claussen, ha commentato: “La nostra responsabilità come medici e operatori sanitari è salvare vite umane attraverso un’azione preventiva. Ecco perché dobbiamo agire per fermare un’altra guerra in Europa che potrebbe facilmente trasformarsi in una guerra nucleare”.

L’appello critica le politiche di confronto, le accuse di colpe e il dispiegamento di truppe e armi da tutte le parti per l’escalation del conflitto, paragonando la situazione allo stallo di Berlino del 1958 e alla crisi di Cuba del 1962. L’appello medico richiede una comprensione delle esigenze di tutte le parti in conflitto, affermando “Dobbiamo fare un passo indietro e guardare a questa impasse attraverso gli occhi dell’altro. Ciò non significa che dobbiamo accettare l’opinione dell’altro o assumere la sua prospettiva come la nostra”.

Proposte concrete, come la cessazione delle minacce, il ritiro di truppe e armi dai confini dell’Ucraina e la discussione di misure per rafforzare la fiducia, sono avanzate nell’appello che conclude: “Il nostro appello a uno sforzo diplomatico continuo per risolvere la crisi politica non significa accordo con determinate posizioni politiche. Cerchiamo di prevenire un conflitto potenzialmente incontrollabile che potrebbe degenerare anche in una guerra nucleare”.


Il testo dell’appello e l’elenco iniziale dei firmatari si trovano qui:

Gli operatori sanitari sono invitati a continuare a sottoscrivere l’appello tramite il link sotto il testo.