Fuori i fascisti dalle scuole!

Il 22 ottobre a Roma studenti incappucciati hanno fatto irruzione all’interno di due istituti classici. Secondo alcune testimonianze erano armati di bastoni e gridavano “Viva il Duce”. Blocco studentesco, organizzazione di estrema destra, rivendica l’azione. Il giorno dopo, sempre a Roma, con identiche modalità e sfoggio di bandiere nere, bastoni e lacrimogeni, c’è stata l’irruzione agli istituti Azzariti, Galilei e Alberti. Ormai è evidente l’arroganza con cui questi gruppi tentano di colpire la scuola pubblica, baluardo dei valori della nostra Costituzione democratica nata dalla Resistenza, cercando con queste azioni di avere una visibilità, di fare proseliti nella maniera a loro più consona. Esiste un reato chiamato Apologia del fascismo e cito “L’apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione), anche detta Legge Scelba, che all’art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque faccia propaganda per la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista”, oppure da chiunque “pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”. E’ vietato perciò la ricostruzione del PNF e del Partito dei Nazionalsocialisti (ovvero quello Nazista). Ogni tipo di apologia è denunciabile con un arresto dai 18 mesi a 4 anni”.

Perché a questi personaggi viene permesso di esternare le loro idee razziste e xenofobe in assoluta libertà?  Chi ha la possibilità d’agire ha la responsabilità di isolare e perseguire penalmente i protagonisti di questi movimenti che di “funzione sociale” hanno ben poco.

Questo il comunicato degli Studenti Democratici, Studenti Antifascisti Italiani e dei Collettivi Antifascisti:

Sempre più preoccupati per l’avanzare di un’ideologia che si rifà al periodo più drammatico della storia del nostro paese (il ventennio fascista), gli studenti e le studentesse Antifascisti impegnati in questo percorso prendono le distanze da queste organizzazione neofasciste che strumentalizzano i reali problemi degli studenti di oggi, con il solo scopo di fare passare un’ideologia razzista, xenofoba, basata sulla violenza e dai tratti esplicitamente classisti.
Infatti questi individui, facendo proprio il discorso anti-sistema, hanno nella loro idea di scuola un’idea elitaria, che vede nell’utilità dell’istruzione un modo per formare la futura classe dirigente, senza tener conto che la scuola deve essere la base della formazione culturale e del pensiero libero di ogni persona. Il modello di istruzione che di contro rilanciano gli STUDENTI ANTIFASCISTI ITALIANI – Collettivi Studenteschi è un modello che propone un sapere accessibile a tutti, gratuito e slegato da qualsivoglia potere forte che possa manovrare in qualche modo il sapere dei giovani.
Ci sembra demagogico che un’organizzazione fascista qual è Lotta Studentesca, di Forza Nuova, e Blocco Studentesco di CASAPOUND riprendano questioni legate alla scuola pubblica, impostando un chiaro discorso antisistema per rilanciare il tesseramento alla propria base fascista giovanile.
Infatti ricordiamo che il fascismo degli anni venti, che pure si rifaceva a temi di carattere anti-capitalista, poté prendere piede solo grazie ai finanziamenti di grandi industriali e proprietari terrieri che se ne servirono per reprimere con forza le mobilitazioni operaie del biennio rosso italiano.
Per questo, oltre a prendere le distanze dai militanti di Lotta Studentesca e Blocco Studentesco condanniamo il loro agire populista e nazionalista, colmo di simboli e slogan che si riferiscono ad un periodo della nostra storia che il popolo italiano ha deciso di combattere imbracciando il fucile nella lotta partigiana!
Facciamo appello alla cittadinanza ITALIANA affinché comprenda e rifiuti realtà come Lotta Studentesca e Blocco Studentesco, dai tratti razzisti, elitari, violenti e dittatoriali; chiediamo che le istituzioni facciano il loro dovere applicando la Costituzione, in cui l’apologia di fascismo è definita reato, e che quindi non sia dato il benché minimo spazio di crescita a queste organizzazioni paramilitari squadriste e facciamo infine appello alle studentesse e agli studenti italiani , affinché non si facciano ingannare dalla demagogia fascista e razzista di questi militanti di estrema destra, bensì si uniscano a noi nella lotta per una scuola che sia pubblica, gratuita, di qualità, ma soprattutto antifascista!
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/10/24/news/i_barbari_del_giulio_cesare_un_incubo_da_anni_settanta-45184073/