Improvvisamente quella sera verso le 11 ho visto dalle fessure che contornavano i balconi della stanza rivolta la piazza , delle striature di luce quasi lampi che si affievolivano e si accentuavano in un silenzio teso…mio padre mi disse “stanno illuminando la piazza con dei fari!”. Rumori dapprima impercettibili senza identità . Poi improvvisamente grida gutturali colpi di pistola e lamenti nel fondo. Due mitragliate e silenzio. Non del tutto . Restò un fievole gemito molto vicino che percorse i miei sensi per un tempo breve…mi portarono in un’altra camera. Al mattino non so come mi affacciai sulla Piazza e vidi un corpo scomposto trucidato davanti alla farmacia Sansoni prostrato immobile in una pozza di sangue . Era biondo. È passato tanto tempo . Aveva 22 anni .Di cognome faceva Vescovo e di nome Giulio sì Giulio.
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http://www.arivista.org/riviste/Arivista/289/60.htm
una segnalazione
A un anno dalla sua scomparsa, consentitemi di ricordare su questo sito dedicato alla Resistenza mio padre Leone Sartori (“Marcello”) partigiano della “Brigata Silva”. Uomo semplice, uomo del popolo che ha saputo fare la scelta giusta per “pagare il biglietto di ritorno alla democrazia”.
Grazie
Gianni Sartori