il vero volto del nazifascismo dal film di Roberto Rossellini

ROMA CITTA’ APERTA

il link del film completo https://www.facebook.com/topaldofabrizi/videos/360881604809988/

trailer

25 APRILE: 75° anniversario della Liberazione

STORIA DI MIRANO DAL FASCISMO ALLA LIBERAZIONE IN 2 MINUTI

Sabato 25 aprile 2020 ricorrerà il 75° anniversario della Liberazione nazionale dal nazifascismo operata dalle forze alleate e partigiane.

Il Comune di Mirano, decorato al valor militare, ha organizzato una cerimonia di commemorazione senza la presenza del pubblico a causa delle restrizioni per il contenimento del Covid-19.

Per consentire la partecipazione della cittadinanza, seppure a distanza, la breve cerimonia sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook istituzionale del Comune.

Si inizierà alle ore 9.00 con l’alzabandiera
 in piazzetta Eugenio Bruno Ballan (poiché il pennone di piazza Martiri è in restauro) cui assisteranno la sindaca Maria Rosa Pavanello e il responsabile del Gruppo comunale di Protezione Civile.

Alle 9.10 seguirà la deposizione di corone d’alloro in memoria delle vittime per la libertà presso il monumento al Partigiano in piazza Martiri e il monumento ai Caduti in viale Rimembranze.

Di seguito una rappresentanza delle autorità si recherà al cimitero del capoluogo e in via Luneo per deporre le corone d’alloro.

Inoltre l’Amministrazione, per simboleggiare la partecipazione ‘a distanza’ alla cerimonia nel giorno di festa nazionale, invita i cittadini a esporre il tricolore dalle proprie abitazioni.

#DistantiMaUniti celebriamo insieme la liberazione di #Mirano: sabato 25 restate a casa e seguite la diretta sulla pagina Facebook del Comune di Miranohttp://anpimirano.it/wp-admin/upload.php?item=9979

25 APRILE 2020 FESTA DI LIBERAZIONE

1945 – 2020

PIAZZA MARTIRI DI MIRANO 29 APRILE 1945
partigiani, patrioti e soldati inglesi 75 ANNIVERSARIIO

75° ANNIVERSARIO DALLA LIBERAZIONE

Mirano, città insignita della medaglia d’argento alla RESISTENZA, ricorda i tanti suoi cittadini che si sono sacrificati per la LIBERAZIONE dell’ITALIA dal giogo violento e crudele del nazifascismo.

A loro e a quanti nell’anonimato più completo hanno dato il loro appoggio alla lotta a rischio della loro vita, va la gratitudine della NAZIONE nata dalla RESISTENZA e fondata sulla COSTITUZIONE.

La città di MIRANO, nell’occasione, ricorda il sacrificio della COMUNITA’ EBRAICA vittima dell’odio razziale

ANPI sez. ‘MARTIRI di MIRANO’ 

COMUNE DI MIRANO

Oggetto: celebrazione del “25 Aprile 2020”.
Egregio Signor Presidente,
in occasione della ricorrenza del 25 Aprile 2020 – 75° Anniversario della Liberazione – , stante le
disposizioni ministeriali in materia sanitaria, l’Amministrazione che rappresento ha deciso di
organizzare la celebrazione senza la presenza del pubblico.
Sono certa che la S.V. comprenderà il rammarico per non poterLa invitare, una scelta sofferta, ma a
tutela della salute di tutti.

La Sindaca
Maria Rosa Pavanello

Programma celebrazione del “25 Aprile 2020”
(chiusa al pubblico)
MIRANO SABATO 25 APRILE 2020
Ore 9.00 Alzabandiera in Piazza Martiri alla presenza della Sindaca di Mirano Maria
Rosa Pavanello e di una rappresentanza dell’Amministrazione Comunale (non
è prevista la presenza del pubblico, si sensi delle vigenti disposizioni
ministeriali in materia sanitaria)
Ore 9.10 Deposizione di corone di alloro presso il monumento al Partigiano in Piazza
Martiri e al Monumento ai Caduti sito in Viale Rimembranze.
Dopo la cerimonia in Piazza Martiri, una rappresentanza delle Autorità si recherà al cimitero di
Mirano e in Via Luneo per deporre le corone di alloro.

UNA NUOVA MORALE quella di questo medico o infermiere


COLLOQUI DOMICILIARI DI GIOVEDì 2 APRILE 202O

Caro Bruno,ti mando questa nota di oggi perché questa sera sono impegnato a seguire ,via Wattsapp,i nipoti nei compiti per casa. Buona conversazione.                 Quella che ci aspetta è una fine lenta e con molti strascichi dalla pandemia da coronavirus. Per un periodo si dovrà andare in giro con le mascherine per timore dei positivi asintomatici. Non saranno possibili assembramenti numerosi  come per gli eventi sportivi o culturali, cinema,teatro o funzioni religiose. Ma una rinascita o ripartenza presuppone uno stato precedente che ha cessato di esistere. È possibile che con l’esaurirsi della pandemia cessi, del tutto o in gran parte si modifichi,l’equilibrio sociale ed economico come si era precariamente definito con la globalizzazione economica e della comunicazione di questi ultimi decenni?È una domanda tra le tante che ci accompagneranno nei prossimi mesi. Ma,forse,sta venendo un tempo delle domande senza risposta perché chi proverà a rispondere o non sarà creduto o passerà per traditore. Purtroppo,dopo l’apertura delle abitazioni, dei bar,delle fabbriche,ecc,incombe la chiusura dell’individuo in sé stesso anche quando ” fingerà ” di parlare con gli altri. ” Ognuno sta solo sul cuor della terra…” diceva Quasimodo.  A presto Piero


Remo Bodei presenta l’ETICA’ di Baruch Spinoza





dda “La Biblioteca di MicroMega


Dio, ossia la Natura, è per Spinoza ovunque, in noi e nell’universo che ci circonda. Il mondo non è creato da un Dio personale e non esiste nessuna Provvidenza. Il suo dio non è un surrogato più sofisticato delle divinità adorate dalle religioni positive: a causa della sua essenza impersonale, risulta privo di qualsiasi progetto di governo intelligente del mondo. Ma questa assenza non si traduce affatto in disperazione: la solidarietà con la natura che vive in ogni cosa, il sapersi inseriti in una fitta rete di legami causali necessari, la presa di congedo dal finalismo provvidenzialistico offrono al contrario serenità e gioia. Per questo l’Etica di Spinoza è oggi più che mai testo di riferimento di ogni pensiero materialista, scientifico e laico…..

Remo Bodei presenta l”Etica’ di Baruch Spinoza – micromega …
temi.repubblica.it › micromega-online › remo-bodei-presenta-l’‘etica’-d…





-4 FEBBRAIO 2020 IL GIORNO DEL RICORDO -3 FEBBRAIO 1943 LA BATTAGLIA DI STALINGRADO

QUESTI DUE TRAGICI AVVENIMENTI HANNO UNA UNICA MATRICE: LA GUERRA SCATENATA DAL NAZIFASCISMO CONTRO TUTTI I POPOLI DEL MONDO AL BANDO IL NAZIFASCISMO Anpi Mirano per approfondimenti clicca https://www.internazionale.it/notizie/nicoletta-bourbaki/2017/02/10/foibe

“IL FASCISMO DI CONFINE E IL DRAMMA DELLE FOIBE”

28 Gennaio 2020

Il 4 febbraio, a Roma, seminario promosso dall’ANPI nazionale e dal Coordinamento regionale ANPI Friuli Venezia Giulia in vista del Giorno del ricordo (10 febbraio)

IL FASCISMO DI CONFINE E IL DRAMMA DELLE FOIBE

Seminario

Martedì 4 febbraio 2020 – ore 15

Biblioteca del Senato – Sala degli Atti parlamentari

Piazza della Minerva, 38 – Roma

L’accesso alla Sala è esclusivamente su invito. Per info scrivere a [email protected]

SALUTO

FABRIZIO DE SANCTIS – Presidente ANPI provinciale di Roma

INTRODUZIONE

DINO SPANGHERO – Coordinatore regionale ANPI FVG

RELAZIONI

1919-1922: NASCITA DEL FASCISMO

GIOVANNI DE LUNA – Professore emerito di storia contemporanea all’Università di Torino

IL FASCISMO DI CONFINE: LABORATORIO E STATO D’ECCEZIONE

ANNA MARIA VINCI – Storica, Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel FVG

IL DRAMMA DELLE FOIBE

FRANCO CECOTTI – Storico, già Presidente dell’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel FVG

I CRIMINI DEI FASCISTI (1919-1945)

MARTA VERGINELLA – Storica, Università di Lubiana

CONCLUSIONI

GIANFRANCO PAGLIARULO – Vice Presidente nazionale ANPI

Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono riconducibili in alcun modo al Senato della Repubblica o ad organi del Senato medesimo

https://www.youtube.com/watch?v=RPf_Wp1naJA

27 GENNAIO 2020 GIORNATA DELLA MEMORIA

ORE 10 26 GENNAIO MIRANO PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTA

“Ogni essere umano che ami la libertà deve più ringraziamenti all’Armata Rossa di quanti ne possa pronunciare in tutta la sua vita!”

dal libro “Addio alle armi” di Ernest Hemingway

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del “1º Fronte ucraino” del maresciallo Ivan Konev arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), scoprendo il vicino campo di concentramento di Auschwitz e liberandone i superstiti[4]. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazifascista.Ogni essere umano che ami la libertà deve più ringraziamenti all’Armata Rossa di quanti ne possa pronunciare in tutta la sua vita.Frasi di Ernest HemingwaySCRITTORE STATUNITENSE, PREMIO

Ad Auschwitz, circa 10 giorni prima, i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia stessa.

L’apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati in quel lager nazista.

Nonostante i sovietici avessero liberato circa sei mesi prima di Auschwitz, il campo di concentramento di Majdanek[5] e «conquistato [nell’estate del 1944] anche le zone in cui si trovavano i campi di sterminio di Belzec, Sobibor e Treblinka [precedentemente smantellati dai nazisti nel 1943]»[6] fu stabilito che la celebrazione del giorno della Memoria coincidesse con la data in cui venne liberato Auschwitz”[7].

La data del 27 gennaio in ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico è indicata quale data ufficiale agli stati membri dell’ONU, in seguito alla risoluzione 60/7[8] del 1º novembre 2005.

Risoluzione adottata dall’Assemblea generale sulla memoria dell’Olocausto (A / RES / 60/7, 1 novembre 2005)

L’Assemblea Generale,

ribadendo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani , che proclama che tutti hanno diritto a tutti i diritti e le libertà ivi enunciati, senza distinzioni di alcun tipo, come razza, religione o altro status,

Ricordando l’ articolo 3 della Dichiarazione Universale dei diritti umani, in cui si afferma che tutti hanno il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della persona,

ricordando anche l’ articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti umani e l’articolo 18 del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici , in cui si afferma che tutti hanno diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione,

tenendo presente che il principio fondante delLa Carta delle Nazioni Unite , “per salvare le generazioni successive dal flagello della guerra”, è la testimonianza del legame indelebile tra le Nazioni Unite e la tragedia unica della Seconda Guerra Mondiale,

ricordando la Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di Il genocidio , che è stato adottato al fine di evitare la ripetizione di genocidi come quelli commessi dal regime nazista,

ricordando anche il preambolo della Dichiarazione universale dei diritti umani, che afferma che il disprezzo e il disprezzo per i diritti umani hanno provocato atti barbari che hanno oltraggiato la coscienza dell’umanità,

prendendo attodel fatto che la sessantesima sessione dell’Assemblea Generale si svolga durante il sessantesimo anno della sconfitta del regime nazista,

ricordando la ventottesima sessione speciale dell’Assemblea Generale, un evento unico, che si tiene in commemorazione del sessantesimo anniversario di la liberazione dei campi di concentramento nazisti,

onorando il coraggio e la dedizione dimostrati dai soldati che hanno liberato i campi di concentramento,

ribadendo che l’Olocausto, che ha provocato l’omicidio di un terzo del popolo ebraico, insieme a innumerevoli membri di altre minoranze, essere per sempre un avvertimento per tutti i pericoli dell’odio, del bigottismo, del razzismo e del pregiudizio,

1. Risolveche le Nazioni Unite designeranno il 27 gennaio una giornata internazionale annuale di commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto;

2. esorta gli Stati membri a sviluppare programmi educativi che inculcano le generazioni future con le lezioni dell’Olocausto al fine di contribuire a prevenire futuri atti di genocidio e in tale contesto elogia la Task Force per la cooperazione internazionale sull’educazione, la memoria e la ricerca sull’olocausto;

3. respinge qualsiasi smentita dell’Olocausto come evento storico, in tutto o in parte;

4. Lodiquegli Stati che si sono impegnati attivamente a preservare quei siti che fungevano da campi di sterminio nazisti, campi di concentramento, campi di lavoro forzato e prigioni durante l’Olocausto;

5. condanna senza riserve tutte le manifestazioni di intolleranza, istigazione, molestia o violenza religiosa contro persone o comunità basate sull’origine etnica o sul credo religioso, ovunque si verifichino;

6. Richiesteil segretario generale istituisce un programma di sensibilizzazione in materia di “Olocausto e Nazioni Unite”, nonché misure per mobilitare la società civile per la memoria e l’educazione dell’Olocausto, al fine di aiutare a prevenire futuri atti di genocidio; riferire all’Assemblea Generale sull’istituzione di questo programma entro sei mesi dalla data di adozione della presente risoluzione; e riferire in seguito sull’attuazione del programma nella sua sessantatreesima sessione.

http://anpimirano.it/resistenza-miranese

Martedì 10 dicembre 2019 – ore 8.30 / 12.30
Piazza Martiri e centro storico
ANPI sez. “Martiri di Mirano”, scuole medie e liceo “Majorana – Corner”
Giornata della memoria dei martiri di Mirano
Percorso commemorativo nei luoghi della memoria con testimoni e studenti

Prospetto Commemorazione “Martiri di Mirano”

(10 dicembre 2019  h.8,20-12,30)

Corrispondenza studenti – argomenti.

LUOGHI PARTIGIANI Classi / STUDENTI
Casa del Fascio Pal. Guardia di Finanza Tema: educazione durante il fascismo – Mezzi di comunicazione   3 LA  5 studenti -3LB   3 studenti: (Fiasconaro)
Via Barche Bruno e Giovanni Garbin – vittime eccidio (foto) Tema: eccidio 11 dicembre 1944: fatti e protagonisti. 4 LA 2 studenti – 4 LB 2 studenti: (Fiasconaro)
Farmacia Sansoni Giulio Vescovo – vittima eccidio (foto) Tema: avvento e affermazione del Fascismo: quadro generale Tema: persecuzione degli Ebrei, coniugi Errera, collegamento progetto Auschwitz. 5C 2 studenti – 4B 2 studenti (Fici)  
Via Castel Antico Cesare Chinellato – vittima eccidio (foto) Tema: la II Guerra Mondiale: cause, sviluppo e conseguenze. IIA 3 studenti: (Scaggiante)  
Piazza /monumento Severino Spolaor – vittima eccidio (foto) Tema: quadro generale della Resistenza nel Miranese e altri eccidi. Presenza: STORICO MARTINO LAZZARI II B 6 studenti: (Calzavara)  
Municipio Cesare Spolador – vittima eccidio (foto) Tema: dalla Resistenza alla Costituzione; i sindaci del dopoguerra.   Gruppo Costituzione III A 4 studenti I B 1 studente (Calzavara)

INCONTRO PER LA PACE

DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Memoriale della Pace (Hiroshima)
Domenica, 24 novembre 2019

[Multimedia]


 

«Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: “Su te sia pace!”» (Sal 122,8).

Dio di misericordia e Signore della storia, a te leviamo i nostri occhi da questo luogo, crocevia di morte e vita, di sconfitta e rinascita, di sofferenza e pietà.

Qui, di tanti uomini e donne, dei loro sogni e speranze, in mezzo a un bagliore di folgore e fuoco, non è rimasto altro che ombra e silenzio. Appena un istante, tutto venne divorato da un buco nero di distruzione e morte. Da quell’abisso di silenzio, ancora oggi si continua ad ascoltare il forte grido di coloro che non sono più. Provenivano da luoghi diversi, avevano nomi diversi, alcuni di loro parlavano diverse lingue. Sono rimasti tutti uniti da uno stesso destino, in un’ora tremenda che segnò per sempre non solo la storia di questo Paese, ma il volto dell’umanità.

Faccio memoria qui di tutte le vittime e mi inchino davanti alla forza e alla dignità di coloro che, essendo sopravvissuti a quei primi momenti, hanno sopportato nei propri corpi per molti anni le sofferenze più acute e, nelle loro menti, i germi della morte che hanno continuato a consumare la loro energia vitale.

Ho sentito il dovere di venire in questo luogo come pellegrino di pace, per rimanere in preghiera, ricordando le vittime innocenti di tanta violenza, portando nel cuore anche le suppliche e le aspirazioni degli uomini e delle donne del nostro tempo, specialmente dei giovani, che desiderano la pace, lavorano per la pace, si sacrificano per la pace. Sono venuto in questo luogo pieno di memoria e di futuro portando con me il grido dei poveri, che sono sempre le vittime più indifese dell’odio e dei conflitti.

Desidererei umilmente essere la voce di coloro la cui voce non viene ascoltata e che guardano con inquietudine e con angoscia  le crescenti tensioni che attraversano il nostro tempo, le inaccettabili disuguaglianze e ingiustizie che minacciano la convivenza umana, la grave incapacità di aver cura della nostra casa comune, il ricorso continuo e spasmodico alle armi, come se queste potessero garantire un futuro di pace.

Con convinzione desidero ribadire che l’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine, non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, come allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche, come ho già detto due anni fa. Saremo giudicati per questo. Le nuove generazioni si alzeranno come giudici della nostra disfatta se abbiamo parlato di pace ma non l’abbiamo realizzata con le nostre azioni tra i popoli della terra. Come possiamo parlare di pace mentre costruiamo nuove e formidabili armi di guerra? Come possiamo parlare di pace mentre giustifichiamo determinate azioni illegittime con discorsi di discriminazione e di odio?

Sono convinto che la pace non è più di un “suono di parole” se non si fonda sulla verità, se non si costruisce secondo la giustizia, se non è vivificata e completata dalla carità e se non si realizza nella libertà (cfr S. Giovanni XXIII, Enc. Pacem in terris, 18).

La costruzione della pace nella verità e nella giustizia significa riconoscere che «molto spesso sussistono differenze, anche spiccate, nel sapere, nella virtù, nelle capacità inventive, nel possesso di beni materiali» (ibid., 49), però ciò non potrà mai giustificare l’intento di imporre agli altri i propri interessi particolari. Al contrario, tutto questo può costituire un motivo di maggiore responsabilità e rispetto. Parimenti, le comunità politiche, che legittimamente possono differire tra loro nel grado di cultura o di sviluppo economico, sono chiamate a impegnarsi a lavorare «per la comune ascesa», per il bene di tutti (cfr ibid., 49-50).

Di fatto, se realmente vogliamo costruire una società più giusta e sicura, dobbiamo lasciare che le armi cadano dalle nostre mani: «non si può amare con armi offensive in pugno» (S. Paolo VI, Discorso alle Nazioni Unite, 4 ottobre 1965, 5). Quando ci consegniamo alla logica delle armi e ci allontaniamo dall’esercizio del dialogo, ci dimentichiamo tragicamente che le armi, ancor prima di causare vittime e distruzione, hanno la capacità di generare cattivi sogni, «esigono enormi spese, arrestano progetti di solidarietà e di utile lavoro, falsano la psicologia dei popoli» (ibid., 5). Come possiamo proporre la pace se usiamo continuamente l’intimidazione bellica nucleare come ricorso legittimo per la risoluzione dei conflitti? Che questo abisso di dolore richiami i limiti che non si dovrebbero mai oltrepassare. La vera pace può essere solo una pace disarmata. Inoltre, «la pace non è la semplice assenza di guerra […]; ma è un edificio da costruirsi continuamente» (Conc. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes, 78). È frutto della giustizia, dello sviluppo, della solidarietà, dell’attenzione per la nostra casa comune e della promozione del bene comune, imparando dagli insegnamenti della storia.

Ricordare, camminare insieme, proteggere. Questi sono tre imperativi morali che, proprio qui a Hiroshima, acquistano un significato ancora più forte e universale e hanno la capacità di aprire un cammino di pace. Di conseguenza, non possiamo permettere che le attuali e le nuove generazioni perdano la memoria di quanto accaduto, quella memoria che è garanzia e stimolo per costruire un futuro più giusto e fraterno; un ricordo che si diffonde, per risvegliare le coscienze di tutti gli uomini e le donne, specialmente di coloro che oggi svolgono un ruolo speciale per il destino delle nazioni; una memoria viva che aiuti a dire di generazione in generazione: mai più!

Proprio per questo siamo chiamati a camminare uniti, con uno sguardo di comprensione e di perdono, aprendo l’orizzonte alla speranza e portando un raggio di luce in mezzo alle numerose nubi che oggi oscurano il cielo. Apriamoci alla speranza, diventando strumenti di riconciliazione e di pace. Questo sarà sempre possibile se saremo capaci di proteggerci e riconoscerci come fratelli in un destino comune. Il nostro mondo, interconnesso non solo a causa della globalizzazione ma, da sempre, a motivo della terra comune, reclama più che in altre epoche che siano posposti gli interessi esclusivi di determinati gruppi o settori, per raggiungere la grandezza di coloro che lottano corresponsabilmente per garantire un futuro comune.

In un’unica supplica, aperta a Dio e a tutti gli uomini e donne di buona volontà, a nome di tutte le vittime dei bombardamenti, degli esperimenti atomici e di tutti i conflitti, dal cuore eleviamo insieme un grido: Mai più la guerra, ma più il boato delle armi, mai più tanta sofferenza! Venga la pace nei nostri giorni, in questo nostro mondo. O Dio, tu ce l’hai promesso: «Amore e verità s’incontreranno. Giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo» (Sal 84,11-12).

Vieni, Signore, che si fa sera, e dove abbondò la distruzione possa oggi sovrabbondare la speranza che è possibile scrivere e realizzare una storia diversa. Vieni Signore, Principe della pace, rendici strumenti e riflessi della tua pace!

«Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: “Su te sia pace!”» (Sal 122,8).

 

 

OGGETTO: COMUNE DI MIRANO Città Metropolitana di Venezia VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 59 DELLA GIUNTA COMUNALE ADOZIONE DI DISPOSIZIONI CHE PREVEDANO IL RILASCIO DI CONCESSIONI E AUTORIZZAZIONI ALL’UTILIZZO DI BENI PUBBLICI ED ALL’OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO PREVIA SOTTOSCRIZIONE DI UNA DICHIARAZIONE DI RISPETTO DEI PRINCIPI COSTITUZIONALI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA XII DISPOSIZIONE TRANSITORIA E FINALE.

COMUNE DI MIRANO Città Metropolitana di Venezia

VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 59 DELLA GIUNTA COMUNALE

_____________________________________________________________________________

L’anno duemiladiciannove il giorno sedici del mese di Aprile alle ore 18:15, nella Residenza Comunale, si è riunita la Giunta Comunale.

Alla trattazione dell’argomento in oggetto, risultano presenti:

NOMINATIVO
PRESENTI

PAVANELLO MARIA ROSA

ZARA CRISTIAN

 

SALVIATO GIUSEPPE
PETROLITO GABRIELE
GNATA ANNA

 

 

Partecipa alla seduta Il Segretario Generale Silvano Longo.
Assume la presidenza La Sindaca Maria Rosa Pavanello, e riconosciuta legale l’adunanza,

dichiara aperta la seduta ed invita la GIUNTA a deliberare sull’oggetto sopra indicato.

1

Sede Piazza Martiri, 1 – 30035 MIRANO (Ve) C.F. 82002010278 – P.I. 00649390275 Tel. 041-5798311 / fax. 041-5798329 / indirizzo internet http//www.comune.mirano.ve.it Posta elettronica certificata: [email protected]

COMUNE DI MIRANO Città Metropolitana di Venezia

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Proponente: SINDACO

Richiamato l’articolo 2 della Dichiarazione universale dei diritti umani (adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948) il quale dispone che ad ogni individuo spettino tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore della pelle, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione;

Richiamati i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, e in particolare quelli richiamati dagli artt. 2 e 3 i quali sanciscono che «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo» e che «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali»;

Considerato che la Costituzione Italiana, al punto XII delle Disposizioni transitorie e finali, testualmente recita «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista»;

Vista la legge n. 645/1952 (c.d. Legge Scelba) di attuazione della XII Disposizione transitoria e finale della Costituzione, che punisce la riorganizzazione del disciolto partito fascista, dettando una disciplina definitoria e sanzionatoria dei reati di apologia e manifestazioni fasciste;

Visto l’articolo 3 della legge 654/175 intitolata Ratifica ed esecuzione della convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, che stabilisce che è vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi;

Vista infine la legge 205/1993 (c.d. Legge Mancino) che:
– punisce chiunque propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti discriminatori per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi;
– punisce chiunque istiga, con qualunque modalità, a commettere o commette atti di violenza o di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi;
– vieta ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o

2

 

Richiamato il comma 1 dell’art. 2 dello Statuto del Comune di Mirano: «Il Comune di Mirano si è definito, con deliberazione consiliare in data 27.07.1995, n. 107, “Città di Pace”».

Richiamato l’articolo 5 dello Statuto del Comune di Mirano, nelle specifico i commi:

  1. Il Comune, in conformità ai principi della Costituzione, promuove il rispetto e la crescita della persona umana e della famiglia, rappresenta gli interessi della propria comunità, ne promuove lo sviluppo ed il progresso sociale ed economico e garantisce la partecipazione dei cittadini, singoli o associati, alle scelte politiche della comunità. Contribuisce alla educazione alla pace, alla solidarietà fondata sulla conoscenza della storia, della cultura edei diritti dei popoli. In questa opera dedica particolare attenzione alle giovani generazioni.
  2. La crescita ed il progresso del Comune di Mirano si sviluppano mediante la gestione democratica della cosa pubblica, senza discriminazioni di ordine ideale, religioso, politico,sociale, razziale e di sesso.

Considerato che la storia della Città di Mirano è inscindibile da forti impegno e sentimento antifascista, in particolare modo dimostrati durante il periodo della Resistenza con la partecipazione alla lotta partigiana; che la Città e i suoi abitanti hanno sofferto profondamente sotto il regime fascista e nazifascista; che la Città e i suoi luoghi pubblici sono stati teatro di stragi e barbarie nazifasciste, perpetrate contro i membri della Resistenza e contro i normali cittadini; che «per i sacrifici delle sue popolazioni e per l’attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale» Mirano è tra le città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione;

Considerato che a Mirano è attivo il Centro per la pace e la legalità “Sonja Slavik” che, riunendo molteplici associazioni del territorio, si adopera per la promozione di una cultura di pace e dei diritti umani e per la diffusione di una cultura della legalità;

Ritenuto pertanto di adottare misure contro ogni neofascismo e contro ogni manifestazione di discriminazione.

Ritenuto in particolare di adottare apposita modulistica, da allegare a ogni istanza di concessione o autorizzazione di spazi o impianti pubblici, occupazione suolo pubblico, contributi pubblici o ausili finanziari non rientranti fra quelli di cui all’articolo 26, comma 4, del D.lgs. 33/2004 e non rientranti fra gli ausili alle imprese, sia individuali che societarie, anche in forma di associazioni e/o consorzi, con riferimento all’attività esercitata nel territorio comunale nel settore del commercio, dell’artigianato, dell’industria e dei servizi, la quale preveda che sia rilasciata tale concessione/autorizzazione o contributo pubblico solo previa sottoscrizione di una dichiarazione di rispetto dei principi della Costituzione, con

3

 

particolare riferimento alla XII disposizione transitoria e finale, secondo cui «è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista».

Visto il parere espresso ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. n. 267/2000 in merito alla regolarità tecnica del presente provvedimento

PROPONE

  1. di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di adottare apposita modulistica, su carta intestata in formato cartaceo o in formato PDF/A editabile, da allegare ogni istanza di concessione o autorizzazione di spazi o impianti pubblici, occupazione suolo pubblico, contributi pubblici o ausili finanziari non rientranti fra quelli di cui all’articolo 26, comma 4, del D.lgs. 33/2004 e non rientranti fra gli ausili alle imprese, sia individuali che societarie, anche in forma di associazioni e/o consorzi, con riferimento all’attività esercitata nel territorio comunale nel settore del commercio, dell’artigianato, dell’industria e dei servizi, che si allega al presente provvedimento (all. sub A) e di cui costituisce parte integrante ed essenziale.
            *****************************************************************
    

    LA GIUNTA COMUNALE

    VISTA la proposta di deliberazione sopra riportata;
    VISTI i pareri espressi sulla stessa ai sensi dell’art. 49 comma 1 del D.Lgs. 267/2000; Con voti favorevoli, unanimi e palesi;

    DELIBERA

– di approvare integralmente la proposta di deliberazione sopra riportata.

4

 

Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto

IL PRESIDENTE

Maria Rosa Pavanello Documento firmato digitalmente

(artt. 20-21-24 D. Lgs. 7/03/2005 n. 82 e s.m.i.)

IL SEGRETARIO GENERALE

Silvano Longo Documento firmato digitalmente

(artt. 20-21-24 D. Lgs. 7/03/2005 n. 82 e s.m.i.)