Giovedì 25 novembre 2010, si è riunita la Giunta con all’ordine del giorno l’approvazione della delibera che assegna i nomi ad alcune vie e piazze della nostra città, sulla base della proposta avanzata dal vicesindaco, il leghista Alberto Semenzato, proposta che al suo interno comprende anche il fascista repubblichino, Giorgio Almirante, firmatario delle leggi razziali e fucilatore di partigiani.
Ancora un atto di inutile provocazione di questa Amministrazione che in due anni di governo si è distinta per dichiarazioni e proclami, di alcuni suoi membri, a dir poco sconcertanti che hanno “regalato” a Mirano l’immagine di una città molto lontana dai valori di civiltà, tolleranza e antifascismo espressi nel corso della sua storia.
Indicando cinque nominativi quali: Caduti delle foibe, E. Berlinguer, G. Almirante, G. Miglio, B. Craxi si sono rispolverate logiche spartitorie tanto care ai partiti della prima repubblica per mettere a tacere il dissenso.
L’ANPI del Miranese aveva chiesto la sospensione della delibera criticando le scelte e il metodo seguiti, che di fatto impedivano una seria e ampia riflessione tra tutte le forze politiche, con il coinvolgimento diretto dei cittadini. A questa richiesta non c’è stata risposta, anzi, a distanza di poche ore, sono state rese pubbliche le diverse destinazioni dando per chiuso il problema con quel modo di amministrare il bene comune che nega valore al dialogo.
Ben altre avrebbero potuto essere le indicazioni da sottoporre alla valutazione della cittadinanza partendo proprio dalla storia recente di Mirano: Amministratori onesti e competenti dediti al bene comune, servitori dello stato caduti nell’adempimento del loro dovere, benefattori attivi nel mondo del volontariato, donne e uomini presenti nel sociale e nella cultura che con il loro stile di vita e moralità hanno fatto di questa città, dagli anni del dopoguerra a oggi, un laboratorio politico e culturale tra i più significativi a livello nazionale e che ancora possono essere additati ad esempio alle giovani generazioni.
Ancora una volta si è persa un’ottima occasione per fare buona politica.
L’ANPI del Miranese, custode della memoria dei martiri e di quanti hanno creduto e lottato per i valori della democrazia, invita la cittadinanza a mobilitarsi per un sit-in di protesta
lunedì 29 novembre, alle ore 18.00
Piazza Martiri
(vicinanze monumento)
Alle ore 18.30 partecipazione alla seduta del Consiglio Comunale a Villa Errera
Aderiscono all’iniziativa:
ANPI del Miranese, Sezioni ANPI della Provincia di Venezia, Partito Democratico, Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà, Comunisti Italiani, Italia Dei Valori, Partito Socialista Città Possibile di Mirano, C.G.I.L, U.I.L, SPI-CGIL