Caro Carlo,
a seguito di un colloquio telefonico avvenuto ieri sera con Andrea Liparoto mi permetto di farti pervenire queste mie amichevoli considerazioni circa la vicenda del 12 ottobre p.v.
Il vostro documento della Segreteria del 25 settembre fa seguito a precedenti tue riflessioni sull’argomento, in particolare alla dichiarazione “Difendere la Costituzione sì, un altro partito no” (ANPI News n. 88 – 17/24 settembre 2013) ed alla lettera del 20 settembre indirizzata ai Presidenti dei Comitati Provinciali con allegata – per conoscenza – lettera indirizzata a Bonsanti, Zagrebelsky, Pace, Rodotà.
Il tema della difesa della Costituzione è stato oggetto di ampio dibattito all’interno dell’ANPI Provinciale di Torino in sede di diverse riunioni di Presidenza, del Comitato Provinciale del 20 luglio e dell’Esecutivo del 21 settembre. Il nostro Comitato Provinciale ha esaminato e discusso la preoccupante situazione economica, politica e sociale dell’Italia con particolare riferimento al dibattito in corso ed alle procedure in atto di modifiche costituzionali ed ha ritenuto di deliberare l’istituzione di una Commissione di lavoro permanente sulla “Emergenza Costituzionale”.
Già in precedenza, con una comunicazione del 6 maggio indirizzata a tutte le Sezioni ANPI della Provincia di Torino, la Presidenza aveva sollecitato un’immediata e forte mobilitazione non solo fra gli iscritti ma nei confronti di tutta la cittadinanza per informare sui rischi che la nostra Costituzione stava correndo. Alcune Sezioni si sono già impegnate in tal senso ed un ulteriore coinvolgimento viene attualmente richiesto.
Infine, l’ANPI provinciale di Torino ha aderito e partecipato all’attività del Comitato Torinese di “Viva la Costituzione” che vede attualmente l’adesione di oltre venti Associazioni tra le quali ACLI, ARCI, UISP, Emergency, FIOM, Libertà e Giustizia, Terra del Fuoco, Agende Rosse, Libera, Benvenuti in Italia etc.
Tutto questo si inserisce in un programma di conoscenza, lettura, difesa ed attuazione della Costituzione ai sensi del nostro Statuto che all’articolo 2 ci richiama a “concorrere alla piena attuazione, nelle leggi e nel costume, della Costituzione italiana”.
Ciò premesso, dopo avere attentamente esaminato il contenuto del Comunicato della Segreteria nazionale del 25 settembre, non posso nasconderti la mia profonda preoccupazione di fronte ad una decisione che di fatto allontana la nostra Associazione da un’iniziativa e da un progetto, “La via maestra”, che continuiamo a ritenere di particolare rilievo nell’attuale fase politica, caratterizzata dal pericolo di uno scardinamento dei principi costituzionali.Le affermazioni di taluni promotori dell’iniziativa – comparse sui quotidiani – vanno sicuramente esaminate con attenzione onde evitare il rischio di strumentalizzazioni in un’ottica di un possibile percorso verso la formazione di un nuovo soggetto politico (di cui non avvertiamo assolutamente il bisogno), operazione legittima ma che non appartiene agli obiettivi statutari della nostra Associazione.Tuttavia non dobbiamo ignorare altre dichiarazioni di assoluto rilievo e credibilità che, allo stato attuale dei fatti, negano tali obiettivi. La presenza di alcune personalità, tra le quali due figure torinesi della cultura e dell’impegno civile come Gustavo Zagrebelsky e don Luigi Ciotti, rappresenta una garanzia che in questa fase ci può tranquillizzare.
Ritengo importante che l’ANPI nazionale, attraverso la tua figura, intervenga in apertura della manifestazione di Roma, proprio per sollecitare un momento di impegno collettivo per la democrazia ed i diritti e per segnare in modo incontrovertibile il significato dell’iniziativa, sgomberando il campo da ogni possibile equivoco, da surrettizie (non esplicitate ma chiaramente intuibili) intenzioni. Sarebbe un primo passaggio molto importante per la difesa della Costituzione che non andrà disgiunto da un successivo ulteriore coinvolgimento della società civile.
Stanno emergendo, all’interno della nostra Associazione, numerose perplessità che potrebbero incidere negativamente sulla partecipazione futura a più ampi progetti relativi agli aspetti critici delle riforme in discussione, in particolare presso le nuove generazioni che stiamo cercando, talvolta con qualche difficoltà, di inserire nella nuova stagione dell’ANPI. Non mi pare di vedere, in queste generazioni, l’intento della formazione di un nuovo soggetto politico ma un impegno concreto relativo a numerose tematiche della democrazia come la lotta alla mafia, il diritto al lavoro, la difesa della scuola, della cultura, dei beni comuni, l’impegno per una nuova cittadinanza.
Ti confermo il massimo impegno da parte mia nel garantire, come nel passato, la totale autonomia dell’ANPI dai partiti politici e dai movimenti che operano nella società.
Mi permetto ancora sottolineare la mia personale perplessità ed amarezza auspicando un’urgente ulteriore riflessione sul tema in argomento anche con il coinvolgimento degli organismi nazionali ANPI.
La Costituzione per noi non può essere una sorta di icona intoccabile, però non possiamo ignorare il pericoloso progetto in atto.
Grazie per l’attenzione ed un fraterno saluto.
Diego Novelli (Presidente Provinciale Anpi Torino)
26 settembre 2013