105 anni dalla Rivoluzione d’OTTOBRE:

1. L’IMPERO RUSSO A FINE ‘800

https://www.storiauniversale.it/1-L-IMPERO-RUSSO-A-FINE-800.htm

«Abbiamo fatto marcire in prigione milioni di persone senza scopo, senza alcuna considerazione e in modo barbaro, abbiamo cacciato questa gente in catene nel gelo per decine di migliaia di verste, l’abbiamo fatta contagiare di sifilide e corrotta, abbiamo corrotto e aumentato i criminali, ma siamo noi tutti che invece prendiamo da questa faccenda le debite distanze, quasi che non ci riguardasse». (Anton Čechov, 1890)1

EQUAZIONE DEL XXI SECOLO:

+ARMI+GUERRE+FAME = ARGUFA = $$$ > 1% Pop. Mond. (clas. dom.) !!!

GLI ARGUFAMISTI DEL MONDO

the National Defense Strategy, the Nuclear Posture Review and the Missile Defense Review 

Two large ships traverse an ocean.

L’amministrazione ha dovuto decidere la linea più alta per l’entità del suo budget per la difesa per l’esercizio 2023, che include solo le spese correnti del Pentagono ed esclude il budget del Dipartimento per gli affari dei veterani degli Stati Uniti e l’ammortamento delle passività non finanziate per la pensione militare e l’assistenza sanitaria. L’amministrazione ha dovuto scegliere un punto di partenza di base: i 753 miliardi di dollari originariamente richiesti per l’esercizio 2022 o i 770 miliardi di dollari che prevedeva di richiedere nell’esercizio 2023. In alternativa, l’amministrazione potrebbe utilizzare i 780 miliardi di dollari che il Congresso ha autorizzato per l’esercizio 2022, che era 37 miliardi di dollari, il 5 per cento, in più rispetto alla proposta del presidente Biden per l’anno fiscale 2022 e 10 miliardi di dollari in più rispetto a quanto intendeva richiedere per l’anno fiscale 2023.

Invece di scegliere uno di questi importi di base nella sua proposta di bilancio per l’esercizio 2023, l’amministrazione Biden ha richiesto 813 miliardi di dollari, 4 che sono andati ben oltre quanto proposto nell’esercizio 2022. Ciò è stato il risultato delle pressioni del Congresso, inclusi molti democratici, che si sono opposti a molte delle riduzioni proposte dal presidente Biden, in particolare alla Marina, e all’impatto dell’inflazione sulla retribuzione del personale militare in servizio attivo, di riserva e in pensione. 5 Si tratta di 33 miliardi di dollari, circa il 4 per cento, in più rispetto a quanto approvato dal Congresso nell’esercizio 2022 e di circa 45 miliardi di dollari, il 10 per cento, in più rispetto a quanto previsto dall’amministrazione nell’esercizio 2023. 6

Supponendo un tasso di inflazione di circa il 7% e un aumento reale dal 3% al 5% in più, si tradurrebbe in un budget per la difesa per l’anno fiscale 2023 di oltre $ 900 miliardi. Si tratta di circa 150 miliardi di dollari – o del 20 percento – in più rispetto a quanto richiesto dall’amministrazione Biden nell’esercizio 2022 e di circa 100 miliardi di dollari13 in più rispetto a quanto l’amministrazione ha proposto per il prossimo anno fiscale. Includere il costo degli aiuti per l’Ucraina a seguito dell’invasione russa potrebbe comportare un budget per la difesa per l’esercizio 2023 che si avvicina a $ 1 trilione.

https://www.affaritaliani.it/esteri/guerra-mondiale-guerra-russia-nato-un-miliardo-di-morti.html?refresh_ce

Rapporto ONU: salite a 828 milioni nel 2021 le persone che soffrono la fame nel mondoRoma/New York 

Il numero delle persone che soffrono la fame a livello mondiale è salito a ben 828 milioni nel 2021, ossia circa 46 milioni in più dal 2020 e 150 milioni in più dallo scoppio della pandemia di COVID-19 (1): è quanto emerge da un rapporto delle Nazioni Unite che fornisce nuove prove secondo cui il mondo si sta allontanando ulteriormente dall’obiettivo di sconfiggere, entro il 2030, fame, insicurezza alimentare e malnutrizione in tutte le sue forme.

I numeri delineano un quadro sconfortante:

• Ben 828 milioni di persone hanno sofferto la fame nel 2021 – 46 milioni di persone in più rispetto al 2020 e 150 milioni in più del 2019.

• Dopo essere rimasta relativamente invariata dal 2015, nel 2020, la percentuale di persone colpite dalla fame è salita  e ha continuato a salire nel 2021, fino al 9,8% della popolazione mondiale, contro l’8% del 2019 e il 9,3% del 2020.

• Nel 2021, circa 2,3 miliardi di persone (29,3%) in tutto il mondo erano in una situazione di insicurezza alimentare moderata o grave – 350 milioni in più rispetto a prima dello scoppio della pandemia da COVID-19. Quasi 924 milioni di persone (11,7% della popolazione mondiale) hanno sofferto di insicurezza alimentare grave, con un aumento di 207 milioni in due anni.

• Il divario di genere nell’insicurezza alimentare è cresciuto ancora nel 2021. In tutto il mondo, il 31,9% delle donne ha sofferto di insicurezza alimentare moderata o grave, rispetto al 27,6 % degli uomini: un divario di oltre 4 punti percentuali, rispetto ai 3 del 2020.

• Quasi 3,1 miliardi di persone non potevano permettersi una dieta sana nel 2020, 112 milioni in più rispetto al 2019, come conseguenza dell’inflazione sui prezzi dei prodotti alimentari al consumo, a seguito delle ripercussioni economiche della pandemia da COVID-19 e delle misure attuate per contenerla.

• Si stima che 45 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni abbiano sofferto di deperimento, la forma più letale di malnutrizione, che, in età infantile, aumenta fino a 12 volte il rischio di morte. Inoltre, 149 milioni di bambini sotto i cinque anni hanno subito un ritardo di crescita e di sviluppo, a causa di una carenza cronica di  nutrienti essenziali nella loro alimentazione, contro 39 milioni di bambini in sovrappeso.