Il pensiero “moderato” di Silvio Berlusconi

Berlusconi dorme durante la cerimonia del 27 gennaio 2013 a Milano

Da troppi anni siamo costretti a sopportare le uscite estemporanee di Silvio Berlusconi che esprime il meglio di sé quando, libero dalle  costrizioni imposte dai suoi consiglieri e portaborse, esterna compiaciuto il suo pensiero più autentico.
Quindi non stupisce l’ultima, farneticante esibizione, proprio nel “Giorno della Memoria”, espressa alla fine di una spettrale cerimonia in ricordo della deportazione degli ebrei italiani dalla stazione Centrale di Milano, Binario 21, riportata su tutti gli organi di informazione italiani e stranieri.
Fa molto riflettere, che un personaggio come questo, dato mille volte per spacciato sul piano della credibilità personale, possa riprendersi la scena del dibattito politico nazionale e dilagare, con indubbio successo personale,  dispensando “pillole di saggezza” ad un pubblico che non sembra mai sazio di immoralità e stupidità.
La sua scellerata rilettura della storia e il giudizio dato del ventennio fascista, a suo parere, ricalcano sentimenti ampiamente diffusi tra gli italiani, e per questo meritevoli di essere considerati espressione di una “coscienza moderata” del paese da contrapporre ai pericolosi progressisti.
A questo vergognoso modo di intendere il confronto politico, dobbiamo rispondere fermamente con rinnovata energia e determinazione mobilitando le coscienze di quanti credono nei valori della Resistenza affinché sviluppino un’azione incisiva sul piano dell’ informazione e diffusione dei principi democratici nati dalla Lotta di Liberazione e raccolti nella Carta Costituzionale.
Le prossime iniziative, programmate dall’ANPI di Mirano e del miranese per il 25 Aprile 2013, saranno improntate ancora una volta alla riflessione su come la Carta Costituzionale possa rappresentare, oggi, il punto di riferimento costante della nostra azione civile e sociale, in forte opposizione a quanti pensano di cambiare l’Italia con l’inquinamento e la corrosione dei principi democratici.