per una grande unità antifascista in Europa

Per una grande unità antifascista in Europa

20 Dicembre 2018

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SPERANZA DI VITA : GENERAZIONI A CONFRONTO

Trama del libro

Il libro racconta “Le dame, i cavalier, le armi e gli amori” ovvero le vicissitudini di Pietro Donà partito dall’entroterra veneziano per la Grande Guerra nel 1915, a 19 anni, e morto per un destino beffardo pochi giorni dopo l’armistizio, durante operazioni di sminamento. Il vissuto, coinvolgente e a tratti commovente, di questo giovane uomo è stato ricostruito grazie al reperimento casuale di oltre 700 lettere e di 3 diari. È di Pietro e della sua tragica storia, fatta di imprese eroiche (la presa di Gorizia, la vittoria sul Piave…), di solitudine, di amicizia, di attaccamento smisurato per la campagna e per la propria famiglia che nel testo si narra. Incastonata come un cameo, c’è la storia d’amore per Rosetta, raccontataci dalle lettere di lei, appassionata e disperata: un amore che ha dell’incredibile e che viene incredibilmente infranto. Il libro è anche una lucida e dettagliata indagine della società del tempo, una ricostruzione storica che mette in luce aspetti poco conosciuti sulle relazioni tra la vita militare e civile del periodo.

GIORNATA DELLA MEMORIA DI MIRANO 11 DICEMBRE 2018

Cittadini di Mirano vi aspettiamo in piazza Martiri per la giornata della MEMORIA

11 DICEMBRE  2018 ore 8.30.

COMMEMORIAMO I RAGAZZI DI ALLORA , trucidati dai fascisti l’ 11 DICEMBRE 1944 .

OGGI CI SARANNO I RAGAZZI  DELLE SCUOLE MEDIE E SUPERIORI PER NON DIMENTICARE !!!!!!

Si ripeterà anche quest’anno il percorso commemorativo lungo i luoghi della memoria che le classi terze delle scuole medie“L. Da Vinci” e “G. Mazzini” seguiranno in piazza Martiri a Mirano nella mattina di martedì 11 dicembre 2018 per la “Giornata della memoria e dei martiri della città di Mirano”.

A circa trecento alunni delle medie si uniranno gli studenti del liceo “MajoranaCorner” per ricordare i tragici eventi accaduti nella notte tra il 10 e l’11 dicembre 1944, quando sei giovani partigiani del gruppo di Luneo vennero catturati in conseguenza della delazione di una spia e, dopo un sommario interrogatorio, furono seviziati e trucidati dai nazifascisti. Si chiamavano Cesare Chinellato, Bruno e Giovanni Garbin, Cesare Spolador , Severino Spolaor, Giulio Vescovo.
 
Gli alunni delle medie percorreranno i sei luoghi della tortura e della fucilazione in piazza Martiri (casa del Fascio ora sede della Guardia di Finanza, via Barche, farmacia Sansoni, via Castellantico, Municipio, monumento nell’ovale al centro della piazza), sosteranno nei diversi punti e in ognuno ascolteranno una testimonianza portata da testimoni diretti, che hanno vissuto quell’eccidio o da persone che hanno approfondito questo episodio. I testimoni saranno affiancati dagli studenti dei licei. Allegata  la pianta della piazza con i luoghi di sosta.

Verso le 10.oo si riuniranno al centro della piazza, vicino al monumento al Partigiano, per la commemorazione ufficiale cui interverranno la Sindaca Maria Rosa Pavanello e la Presidente del Consiglio comunale Renata Cibin.

L’iniziativa è promossa dai due istituti comprensivi di Mirano e dal liceo “Majorana – Corner”, in collaborazione con il Comune, le ANPI del Miranese e dei comuni limitrofi, l’AUSER, quale momento di approfondimento della storia miranese e dell’episodio preciso dal quale deriva il nome della piazza. Una piazza vissuta di solito diversamente, come luogo di svago, che diviene luogo di riflessione per conoscere le vicende di giovani concittadini che un tempo hanno dato la loro vita per ideali di libertà.

La Giornata della memoria è stata istituita dal Consiglio Comunale nel 2003 e celebrata l’11 dicembre di ogni anno perché la più violenta rappresaglia che ha coinvolto il paese si era svolta in piazza Martiri l’11 dicembre 1944. Questa giornata è dedicata comunque a tutte le vittime del nazifascismo che caddero a Mirano nell’inverno 1944/45, a partire da Oreste Licori che fu fucilato l’1 novembre 1944 fino alla fucilazione il 17 gennaio 1945 di Luigi Bassi, Ivone Boschin, Dario Camilot, Michele Cosmai, Primo Garbin, Aldo Vescovo, Gianmatteo Zamatteo , alla morte in combattimento di Brunello Rutoli a Codevigo il 9 diembre 1944 e  il 27 aprile 1945 di Luigi Tomaello e Mario Marcato e alla deportazione in Germania, da cui non fecero più ritorno, nel febbraio 1944 di Nella Grassini Errera e Paolo Errera.

“PRIMA GLI ITALIANI”(8 dic. Roma 2018 manif. lega): versione “deutschland uber alles” ?

PRIMA GLI ITALIANI : linguaggio e comportamento

Quella tra linguaggio e azione è una relazione dinamica che intercorre sia nello sviluppo del bambino sia nella raggiunta maturità  dello stesso in un tempo di qualche decennio: nello sviluppo infantile l’azione, l’attività predominano e il linguaggio accompagna il suo comportamento in modo caotico e frantumato; in fasi successive, fino alla maturazione il linguaggio precede sempre più l’azione fino a guidare determinare e dominare l’azione dando così alla parola una funzione programmatrice  programmando così il futuro:  una visione del futuro diventa parte integrante della capacità umana nel modo di rapportarsi con ciò che lo circonda .   Premesso ciò, che cosa sta attuando lo staff del ministro degli interni ? Ci tratta come bambini piccoli se non, dice Kohler, noto linguista-psicologo, come  scimmie schiave del campo visivosensoriale che possono solo  vivere concretamente con azioni

impulsive… prima gli italiani, me ne frego, meglio se ne va in pensione ecc.  …senza considerazioni riflessive sulla realtà che ci circonda.

https://www.mymovies.it/film/2014/menefrego/

Processo di Norimberga: documenti digitalizzati

tratto da Filosofia&Storia

   “Processo di Norimberga” è il nome comunemente usato per indicare due distinti gruppi di processi ai nazisti coinvolti nella seconda guerra mondiale e nell’olocausto. I processi si tennero dal 1945 al 1949 nel Palazzo di Giustizia di Norimberga (Nürnberg), l’unica corte tedesca abbastanza grande che non fosse stata distrutta dai bombardamenti alleati.

Il primo e più famoso di questi processi fu il Processo ai principali criminali di guerra davanti al Tribunale Militare Internazionale (IMT), che giudicò gli alti gerarchi nazisti catturati o ancora ritenuti in vita. Il secondo gruppo, comprendente 12 processi a carico di altri criminali di guerra, venne celebrato da corti militari statunitensi. Si ricorda, tra essi, il famoso Processo ai dottori.

La Biblioteca di Giurisprudenza di Harvard (Harvard Law School Library) custodisce circa un milione di pagine di documenti relativi al Processo di Norimberga. E’ stato avviato un progetto di digitalizzazione di tutto il materiale ivi conservato.

URL: <http://nuremberg.law.harvard.edu/>

 

Giornata della memoria del miranese 11 Dicembre 1944(2018)– Processo di Norimberga novembre 1945

https://www.huffingtonpost.it/2013/03/19/norimberga-la-prima-visione-in-italia-delle-riprese-del-processo-piu-difficile-della-storia-il-film-tenuto-segreto-dagli-usa_n_2908182.html

Con tutte le critiche mosse, dalla parzialità alla mancata auto-accusa dei poteri dell’alleanza, all’assenza della voce delle vittime in aula, alla sensazione di una ‘giustizia dei vincitori’, il Processo di Norimberga rimane uno degli eventi non solo legali, ma culturali, storici e umanitari, più significativi dell’ultimo secolo e probabilmente dell’intero trascorso umano. I principi di Norimberga hanno informato il diritto internazionale e i diritti umani, così come li conosciamo e sosteniamo oggi in tutto il mondo.

….”Non ci avevo pensato mentre lo riportavo in vita ma il caso ha fatto sì che questo fosse un momento davvero tempestivo perché questo film venisse alla luce”, conclude Sandra Schulberg…”

La Schulberg pensa già ad una possibile distribuzione nei licei e nelle università italiane interessate e forse, chissà, anche nelle grandi sale. “Oggi, la coscienza collettiva sta nuovamente crescendo. L’effetto di Norimberga sul sistema si vede nei successi della Corte penale internazionale, che molto deve ai quegli 11 mesi, e nei numerosi processi internazionali…

Alla proiezione  che avverrà sotto il patrocinato dell’Università e dell’Assessorato alla cultura del comune di Milano, si sono già registrate 460 persone che dopo la proiezione potranno partecipare alla discussione con la figlia del regista. “Ora, sta ai giovani fare il prossimo passo, nel solco di quella tradizione”.

Per usare le parole del Giudice Jackson, a conclusione di Norimberga : “Il fatto che quattro grandi nazioni, ricoperte di vittoria e colpite dall’ingiustizia rifutino (stay the hand) la vendetta e volontariamente sottomettono i nemici al giudizio della legge è uno dei più significativi tributi che il Potere abbia mai pagato alla Ragione”.

deterrenza nucleare : suicidio dell’Umanità

esplosioni nuclearinel mondo

dal 1945 al  1998

Francesco avvertiva: «Se si prendono in considerazione le principali minacce alla pace e alla sicurezza con le loro molteplici dimensioni in questo mondo multipolare del XXI secolo, come, ad esempio, il terrorismo, i conflitti asimmetrici, la sicurezza informatica, le problematiche ambientali, la povertà, non pochi dubbi emergono circa l’inadeguatezza della deterrenza nucleare a rispondere efficacemente a tali sfide

 

IERI IL RESISTENTE NORVEGESE RONNEBERG CONTRO L’ARMA ATOMICA OGGI IL SINDACO DI HIROSHIMA PARTIGIANO DELLA PACE

 il primo partigiano contro l’atomica e non sarà l’ultimo

Hollywood si innamorò di lui negli anni ’60, realizzando un film per glorificare la sua impresa, con Kirk Douglas degno protagonista del kolossal Gli eroi di Telemark. Il partigiano norvegese Joachim Ronneberg, scomparso il 22 ottobre all’eta di 99 anni, è stato in effetti tra le figure più emblematiche della guerra al nazismo perché con uno sparuto gruppo di amici riuscì a fermare le ambizioni nucleari di Adolf Hitler, sabotando un impianto idroelettrico nel suo paese, essenziale per la produzione della prima bomba del Reich.

 

GLI EROI DI TELEMARK

GLI EROI DI TELEMARK

POCHI  UOMINI  RIMASTI  NELL’OMBRA DELLA  SECONDA GUERRA  MONDIALE  IMPEDIRONO  A  HITLER  IL LANCIO  DELLA  PRIMA  BOMBA  ATOMICA

per il film clicca sotto

 

 

https://www.raiplay.it/video/2014/04/Club—Gli-eroi-di-Telemark-2f34a635-5d4f-469c-8874-f78dd1844dab.html

 

 

 

 

GUERRA E PACE. “Trident juncture 2018 “: le esercitazioni militari sono guerre per finta ma che saranno sempre più difficili mantenere in uno stato di falsità e di quiete

 

 

Trident Juncture 2018: le Forze Armate italiane si schierano per la più grande esercitazione NATO

È sbarcato in Norvegia, nel porto di Andalsness, il primo nucleo di personale e di mezzi del dispositivo militare italiano, su base 132^ Brigata corazzata “Ariete”, che prenderà parte all’esercitazione “Trident Juncture 2018”. L’attività addestrativa, condotta  alle dipendenze del Comandante NATO del Joint Force Command di Napoli, si svolgerà tra ottobre e novembre 2018 nel Paese scandinavo, coinvolgendo tutti gli Alleati, nonché le Nazioni partner di Finlandia e Svezia.

Le Forze Armate italiane, con circa 1.200 uomini e donne dei reparti che costituiscono la VJTF (Very High Readness Joint Task Force), unità di elevatissima prontezza operativa dell’Alleanza la cui responsabilità è a rotazione annuale tra i Paesi membri, parteciperà all’esercitazione “Trident Juncture 2018” che si configura come la più importante attività addestrativa dell’Alleanza Atlantica degli ultimi vent’anni, con la partecipazione di oltre 40.000 militari provenienti da più di trenta Nazioni diverse.

https://www.difesa.it/SMD_/Eventi/Pagine/Trident_Juncture_2018_Forze_Armate_italiane_per_esercitazione_NATO.aspx

“…DELL’EUROPA ME NE FREGO…”

 

 

L’INGANNO DELLA PAROLA

l’uso politico della lingua di fascismo e nazismo

 

un linguaggio martellante reiterato può convincere che gli asini volano.

 

 

LINGUAGGIO PENSIERO  COMPORTAMENTO

 

[…] la lingua non si limita a creare

e pensare per me, dirige anche il mio sentire,

indirizza tutto il mio essere spirituale  quanto più naturalmente,

più inconsciamente mi abbandono a lei.

E se la lingua colta è formata

di elementi tossici o

è stata resa portatrice di tali elementi?

Le parole possono essere

come minime dosi di arsenico:

ingerite senza saperlo sembrano

non avere alcun effetto,

ma dopo qualche tempo

ecco rivelarsi l’effetto tossico.

VICTOR KLEMPERER, LTI.

La lingua del Terzo Reich, 1947

 

 

CLICCA   http://www.intrenoperlamemoria.it/inganno%20parola.pdf

 

LA COSTITUZIONE RAPPRESENTA LA BASE E LA GARANZIA DELLA NOSTRA LIBERTA’

Dichiarazione del Presidente Mattarella: “La Costituzione rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà”, con i partecipanti all’iniziativa “Viaggio in bicicletta intorno ai 70 anni della Costituione  italiana 

 

borraccia

 

 

 

“Benvenuti al Quirinale. Questo è il Cortile d’Onore in cui si svolgono

le cerimonie più significative all’aperto, dove vengono accolti i capi di Stato.

Ed è bello accogliere qui il vostro arrivo.

Roma, tra l’altro, vi accoglie con una giornata splendida,

 

come merita la testimonianza che recate.

Voi siete realmente ambasciatori, testimoni, portatori di una tradizione importante

per il nostro Paese, seguita con affetto, costantemente nel corso dei decenni, dai nostri concittadini.

È una storia importante: da Girardengo a Guerra, a Bartali e Coppi, Magni, Baldini Gimondi, Adorni.

Mi fermo qui per arrivare a quelli di oggi, che non cito per evitare rivalità o gelosie.

Voi siete interpreti di una grande tradizione seguita con grande affetto dagli italiani.

Alcune delle vostre maglie lo manifestano in maniera chiarissima.

E quella di mettere questa tradizione in sintesi con la Costituzione

è stata una scelta di straordinaria importanza come significato.

Le tappe che avete fatto sono state certamente faticose. La Futa, e qualche altro passo,

sarà stato impegnativo; ma le tappe che avete fatto sono state molto ben scelte, ben indovinate,

con un significato importante: quello che fa capire a tutti

– e il vostro contributo è stato significativo – che la Costituzione è la nostra casa comune.

Stiamo tutti insieme, dentro la Costituzione, dentro il nostro Paese, come comunità.

 

E questo lo dobbiamo sempre più ribadire.

In fondo il ciclismo lo ha sempre dimostrato perché è uno sport di squadra

in cui il gioco di squadra è importante, lo è sempre stato.

Ci sono le grandi personalità, i grandi protagonisti, ma c’è sempre stato intorno a loro

un gioco di squadra, perché il ciclismo – ripeto – è uno sport di squadra, oltre che individuale.

E questa presenza di squadra è ciò che il nostro Paese deve costantemente

rinverdire, recuperare, applicare e ritrovare in ogni circostanza.

Aver ricordato la Costituzione, con i suoi settant’anni, è molto importante.

Vi invito a venire dentro, dove c’è una bella copia della Costituzione, per vederla insieme.

 

Avete chiamato questa vostra iniziativa “Viaggio intorno ai settanta anni della Costituzione”.

Questo è il suo testo che rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia.

Detta le regole della nostra convivenza e indica i criteri per i comportamenti e

le decisioni importanti, come quelle da assumere in questi giorni.

La Costituzione italiana – la nostra Costituzione – all’articolo 97 dispone che occorre assicurare

l’equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico.

Questo per tutelare i risparmi dei nostri concittadini, le risorse per le famiglie e per le imprese,

per difendere le pensioni, per rendere possibili interventi sociali concreti ed efficaci.

Avere conti pubblici solidi e in ordine è una condizione indispensabile di sicurezza sociale,

soprattutto per i giovani e per il loro futuro”.

 

Quirinale, 29/09/2018