I tredici della Banda Tom

I funerali della Banda Tom

La Banda Tom fu una brigata partigiana comandata da Antonio Olearo, detto Tom (Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria), attiva durante la Guerra di liberazione tra il Monferrato Casalese e l’Astigiano, le cui efficaci azioni costituirono a lungo una spina nel fianco dei nazifascisti.
Il 14 gennaio 1945, durante un violento rastrellamento, la banda ed il suo comandante – ferito durante il salvataggio di un compagno, finito in mano ai tedeschi – aveva trovato rifugio in una cascina di Casorzo, dove venne catturata. Solo tre su tredici riuscirono a fuggire. Incatenati, seminudi e scalzi, i prigionieri vennero obbligati a marciare nella neve sino a Casale. Attraversata la città tra le percosse, vennero incarcerati ed interrogati con crudeltà. A “Tom” venne anche negato l’abbraccio della madre, rinchiusa in una cella vicina. Processati e condannati, all’alba del 15 gennaio, i “ribelli” vennero condotti alla cittadella militare, dove vennero passati per le armi. Con loro anche alcuni prigionieri politici, uno di questi sedicenne all’ultimo momento venne risparmiato. Sul selciato del poligono di tiro, all’interno della Cittadella di Casale, i loro cadaveri rimasero due giorni insepolti nella neve, guardati a vista dai soldati per impedire ai parenti di ricomporle. Questi i nomi dei partigiani:

Antonio Olearo detto Tom, 24 anni, Casale
Giuseppe Augino, 22 anni, Enna
Alessio Boccalatte, 20 anni, Casale
Aldo Cantariello, 19 anni, Alessandria
Luigi Cassina detto Ginetto, 25 anni, Casale
Giovanni Cavoli detto Dinamite, 34 anni, Solero
Albert Harbyohire (Ufficiale della Raf), 31 anni
Giuseppe Maugeri, 23 anni, Siracusa
Remo Peracchio, 21 anni, Montemagno
Boris Portieri, 17 anni, Genova
Giuseppe Raschio, 21 anni, Alessandria
Luigi Santambrogio detto Gigi, 17 anni, Casale
Carlo Serretta detto Scugnizzo, 17 anni, Casale

Rosetta Santambrogio, sorella di Luigi Santambrogio così ricorda:

“Le immagini di quel giorno, il 15 gennaio 1945, sono ancora ben impresse nella mia mente. Quando la mia famiglia fu avvertita della fucilazione, mi recai in Cittadella e mi trovai di fronte ad uno spettacolo terribile, con fascisti ubriachi che ogni tanto sparavano, e vidi infine il corpo di mio fratello. Dopo due giorni andai alla Brigata nera per chiedere la salma di mio fratello e mi sentii dire che era già molto se erano stati sepolti al cimitero e non fossero stati gettati nel Po. I corpi furono poi recuperati dopo la Liberazione e si celebrarono le esequie solenni: per riconoscere mio fratello dovetti guardare undici salme, poi gli ho tagliato una ciocca di capelli che conservo ancora oggi”.

Il discorso di Annamaria Crosio (Presidente dell’Anpi di Casale) alla commemorazione del 15 dicembre 2012: https://docs.google.com/open?id=0B2Fig3cDXuVMazRZV2NydTdxUnM

Il programma della commemorazione del 20 febbraio 2013.

La storia della banda Tom, trucidata dalla dittatura nazi-fascista il 15 gennaio 1945 a Casale Monferrato. Testo letto da Giuseppe Cederna:

La canzone “Tredici” (Yo Yo Mundi e Gang), dedicata ai Partigiani della banda Tom (alla fine Bella Ciao):