Mese: Ottobre 2017
28 ottobre 2017 : il fascismo è illegale
finchè c’è guerra c’è speranza
IL CIMITERO DEI B52 AEREI DI GUERRA, INVESTIMENTO DI POTERE PROFITTO E MORTE RENDE PIU’ EVIDENTE COS’E’ LA DISINTEGRAZIONE DELLA SAGGEZZA UMANA
Il 21 maggio[6] 1956 un B-52 sganciò per la prima volta una testata nucleare nell’Oceano Pacifico e a partire dall’ottobre del 1957 fino a circa il novembre del 1991, almeno un terzo dei B-52 in servizio si trovavano in permanente stato di Allerta a terra(Ground alert) con armi nucleari attive, pronti a decollare entro trenta minuti in caso di attacco da parte dell’Unione Sovietica. A partire dal 1961 in poi, per ridurre ulteriormente i tempi di reazione in caso di una minaccia nucleare, i vertici del SAC, principalmente il generale Curtis LeMay e il generale Thomas S. Power, decisero di attivare l’operazione Chrome Dome che prevedeva l’Allerta in volo (Airborne alert): il mantenimento di un’aliquota di bombardieri con armi nucleari – che variava da un minimo di 12 velivoli ad un massimo di 66 unità durante la crisi dei missili di Cuba – continuamente in volo su tre rotte diverse. [54][55][56] Queste unità venivano armate con testate nucleari ed erano pronte ad attaccare qualora si fosse presentata tale necessità. Tuttavia, in seguito alla perdita di due velivoli armati con testate nucleari nei drammatici incidenti di Palomares e Thule, l’operazione Chrome Dome fu sospesa a partire dal 1968.
Costo unitario | B-52B: $ 14.430.000[4] B-52H: $ 9.280.000 (1962) B-52H: $ 53.400.000 (1998) |
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L’ANPI di Mirano difende l’unità nazionale e i valori che l’hanno animata, dal Risorgimento alla Lotta di Liberazione.
Riafferma la sua piena adesione al testo costituzionale riguardante le competenze attribuite alle Regioni.
Le richieste e gli obiettivi del referendum della Regione Veneto non appaiono sulla scheda come invece sono presenti su quella della Regione Lombardia. Vi campeggia solo lo slogan: AUTONOMIA.
E’ una vera e propria campagna elettorale a carico dei contribuenti veneti. Si spendono 14.000.000 di euro, dei quali 1.200.000 per la propaganda della Regione, per una consultazione che serve a Luca Zaia e alla Lega per placare gli animi degli indipendentisti.
I precedenti della Lega non lasciano dubbi sulla sua volontà di rompere l’unità nazionale e di destabilizzare pesantemente la tenuta democratica delle istituzioni.
A tal fine si cavalcano le paure, la voglia di chiusura, il razzismo, l’alleanza con le forze di estrema destra, votando con le altre forze reazionarie e xenofobe presenti nel Parlamento europeo.
Chiediamo ai cittadini tutti di esprimere una scelta coerente con i principi della Costituzione contro ogni subdolo tentativo di far passare per obiettivi da conquistare procedure che sono già legge dello Stato italiano.
RESISTENZA UNITÀ PACE E SVILUPPO
Sezione ANPI “Martiri di Mirano”
ANPI MIRANO
VENERDI 20 OTTOBRE 2017 ORE 20.45
VILLA ERRERA SALA CONFERENZE
MIRANO
Al referendum catalano del 1 ottobre ha
partecipato il 42% degli aventi diritto al voto
Cioè 2.200.000 cittadini
Ne discutiamo con STEFANO ARTUSI
Conoscitore della storia spagnola
Dell’Anpi di Santa Maria di Sala
Resistenza Unità Pace Sviluppo
DUE NOBEL PER L’ELIMINAZIONE DELLE ARMI NUCLEARI : 1985 E 2017
ippnw PREMIO NOBEL PER LA PACE 1985
L’International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW) è una federazione di organizzazioni nazionali nata nel 1980 per sensibilizzare i medici e spingerli a far pesare la loro influenza contro la minaccia rappresentata dalle armi nucleari
L’organizzazione è stata creata da un piccolo gruppo di medici statunitensi e sovietici, convinti che tra i loro doveri professionali ci fosse quello di impegnarsi per la prevenzione della guerra nucleare, e che il loro impegno comune per la sopravvivenza pesasse di più delle ideologie che li dividevano. Tra i fondatori vi sono il cardiologo statunitense Bernard Lown e il cardiologo russo Yevgeniy Chazov.
Nel corso degli anni ottanta e novanta l’organizzazione ha diffuso informazioni ampiamente documentate sugli effetti della produzione, della sperimentazione e dell’uso delle armi nucleari sulla salute e sull’ambiente, attraverso una serie di saggi autorevoli, e di articoli pubblicati sia da riviste mediche che dalla stampa generalizzata. Quella annunciata dai medici era un’emergenza sanitaria: la guerra nucleare sarebbe stata l’epidemia conclusiva, per la quale non sarebbero state disponibili cure né possibilità realistiche di assistenza.
Nel 1985 il Comitato Nobel Norvegese decise di assegnare all’IPPNW per aver “fornito preziosi servigi all’umanità divulgando informazioni autorevoli e diffondendo la consapevolezza sulle catastrofiche conseguenze di un conflitto nucleare”.
Nel 1991 l’IPPNW, sulla base del proprio impegno per i problemi della salute nel senso più ampio del termine, ha allargato il proprio mandato per includervi la prevenzione di qualsiasi forma di conflitto armato e la promozione di metodi alternativi di risoluzione dei conflitti.
Oggi l’IPPNW è una federazione universale super partes di organizzazioni mediche nazionali che coinvolgono più di 100.000 tra medici, operatori sanitari e cittadini interessati in oltre 60 paesi, riuniti dall’obiettivo di prevenire qualsiasi forma di scontro armato, di promuovere la risoluzione non violenta dei conflitti, e di minimizzare l’effetto delle guerre e dei preparativi bellici sulla salute, l’ambiente e lo sviluppo.
Il Premio Nobel per la Pace 2017
. Il Premio Nobel per la Pace 2017 è stato assegnato alla Campagna Internazionale per Abolire Armi Nucleari (ICAN) “per il suo lavoro per attirare l’attenzione sulle catastrofiche conseguenze umanitarie di qualsiasi uso delle armi nucleari e per i suoi sforzi innovativi per ottenere un divieto di trattato tali armi “ .
CI HA LASCIATO RENZO TONOLO. L’ULTIMO SALUTO SARA’ VENERDI’ 6 OTTOBRE ORE 15 IN BARCHESSA DI VILLA 25 APRILE A MIRANO
A Renzo.
La maggior parte degli uomini politici di oggi denotano un’ irrequietezza politica che sta portando nel nostro paese, con situazioni fortemente in contrasto, all’immobilità e alla estraneazione delle nuove generazioni. Non ho certo provato questa sensazione quando mi sono avvicinato al Comitato Permanente Antifascista del Miranese nei primi anni ’70, di cui tu eri fautore.
L’ irrequietezza non ti apparteneva, Renzo. Una calma determinata dalla conoscenza e dall’esperienza della lotta d’inferno contro il nazifascismo, traspirava dalle tue parole intercalate da pause che inducevano alla riflessione e al dialogo. Ti rendevi conto di far parte di quella schiera di uomini che avevano allargato le loro braccia all’umanità, al grande Amore come lo definivi tu. Volevi farne parte e ne eri fiero.
Nell’ultima Giornata della Memoria Miranese si è rinnovato, come ogni anno, questo abbraccio con i giovani studenti delle scuole medie inferiori e superiori. Hai sempre partecipato e donato la tua presenza come fondamentale testimonianza, lasciando a loro come a noi, questo tuo prezioso Bene.
Bruno Tonolo Pres. Anpi Mirano
RICORDO DI RENZO TONOLO (testo letto al funerale di Renzo)
(Mirano, 4 giugno 1928- 2 ottobre 2017)
L’ANPI sezione “Martiri di Mirano” ricorda con profonda riconoscenza e affetto l’alta figura morale – e paterna – di Renzo Tonolo.
L’Antifascismo, unito a una viva passione politica e all’Amore intenso per la Democrazia, hanno percorso e contraddistintola sua vita, fin da quando, giovanissimo studente, nel lontano 1940, l’Italia fascista dichiarava guerra alla Francia e all’Inghilterra.
Fu allora illuminante la lezione appassionata sulla Democrazia nell’antica Grecia e sulla Rivoluzione Francese di una giovane e coraggiosa professoressa, in reazione agli ottusi tentativi della Dittatura di omologare le menti in formazione, di creare forzatamente, a suon di parole d’ordine, il consenso politico.
Moltissimi anni dopo, Renzo Tonolo teneva a raccontarequella sua diretta e vivida esperienza giovanileagli studenti miranesi, con il profondo convincimento del ruolo fondamentale della Scuola nella formazione ai valori della Libertà, della Democrazia e della Responsabilità individuale.
Aveva appena 14 anni – raccontava – quando -organizzatosi con un gruppo di compagni di scuola sotto la sigla LEF (Liberté, Egalité, Fraternité) – stampava artigianalmente, a Mirano, insieme all’amico fraterno Paolo Tonolo, i primi volantini antifascisti, poi distribuiti a Mestre dai compagni di ginnasio.
Aveva un anno di più, quando, nel 1943, poco dopo la costituzione della Repubblica Sociale Italiana, con i giovani antifascisti miranesi riusciva a ricoprire di rosso, con il lancio di bottigliette di acqua e anilina, parte della grande scritta“Fascio Repubblicano”, sulla parete da poco ridipinta della Casa del Fascio.
Aveva da poco compiuto16 anni, infine, quando, il 20 settembre 1944, veniva prelevato dalla casa paterna di Mirano e condotto nella Casa del Fascio,dove, nel corso della notte, subiva l’interrogatorio delle Brigate Nere, colpitoripetutamente, in volto, a sangue.Poco prima una retata progettata nelle case dei contadini del miranese era stata sventata grazie al padre, Giovanni Tonolo. Dall’interrogatorio violento di quel mite ma irremovibile giovane con gli occhiali,le Brigate Nere speravano – invano – di ricavare notizie su Giancarlo Tonolo, studente universitario di Filosofia attivo in Giustizia e Libertà, fratello dell’amico Paolo, che nel frattempo era riuscito fortunosamente a fuggire.
Dopo l’esperienza indelebile di quell’interrogatorio, Renzo fu testimone della repressione fascista più terribile: vide Oreste Licori affrontare la morte eroicamente, vide i cinque ragazzi martoriatie agonizzanti lasciati morire in Piazza, vide, con gli altri miranesi, le fucilazioni di altri amici contro il muro del Cimitero.
Ma, il 27 aprile 1945, a lui, e ad altri ragazzi miranesi, toccò l’onere e l’onore di disarmare un’intera colonna di Tedeschi e di consegnarla agli Alleati.
Fu nel Dopoguerra, all’epoca della sua esperienza politica attiva, come Socialista, nell’Amministrazione Comunale guidata dalle forze progressiste finalmente riunite, che Renzo Tonolo contribuì a fondare, con altre personalità antifasciste, il Comitato Permanente Antifascista di Mirano. Erano i primi anni Settanta, gli anni degli attentati e delle stragi nel nostro Paese: Piazza della Loggia a Brescia, Piazza Fontana a Milano. E poi la strage della Stazione di Bologna. I fascismi tentavano di riemergere, ancora una volta.
Fu in quel periodo che – come un buon padre di famiglia, al cui operare ogni amministratore è tenuto a ispirarsi – volle fortemente il Monumento al Partigiano, come tributo ai Martiri della Libertà, memoria e monito per le generazioni future, nonché opera d’arte di qualità al centro della Piazza.E, in tempi recenti, quando se ne minacciò la rimozione, tutti possono ricordare come fosse tra quelli che lo difesero più strenuamente.
Come Presidente dell’ANPI sezione “Martiri di Mirano”ha offerto all’associazione il fondamentale contributo della sua vivida intelligenza, del suo invito alla riflessione, all’adesione a valori “alti”. Ha portato il contributo della sua calma e della sua saggezza, di una profonda moralità laica, di una acuta e lucida attenzione per ogni fenomeno e manifestazione della società contemporanea. Ha trasmesso a tutti noi la sua convinzione nella necessità dell’unione delle forze progressiste e antifasciste, pur nel rispetto delle diversità e peculiarità di ciascuno, come in quegli anni Settanta che videro Mirano trasformarsi in un centro urbano di qualità, ricco di scuole, servizi, parchi e opportunità di crescita culturale e politica.
Renzo è stato per tutta la vita testimone dei valori della Resistenza presso le giovani generazioni.Nell’ultima Giornata della Memoria Miranese si è rinnovato, come ogni anno, l’abbraccio con gli studenti delle scuole medie e inferiori. Renzo ha sempre partecipato e donato la sua presenza come fondamentale testimonianza, lasciando, a loro come a noi, il suo prezioso Bene, il grande Amore per l’Umanità.
Mirano, 6 ottobre 2017