Giovedì 1 novembre 2012 alle ore 15.00 a Mirano presso la Barchessa di villa Giustinian Morosini “XXV aprile”, sede della mostra fotografica “Il grande silenzio”, proietteremo il film “Roma città aperta”, regia di Roberto Rossellini.
Dopo la proiezione ci recheremo nei pressi del cimitero di Mirano per rendere omaggio a Oreste Licori nel luogo del suo barbaro assassinio.
Questa è la testimonianza di Anna Maria Licori, sorella di Oreste, da un’intervista di M.L.Granzotto e B. Tonolo pubblicata in “Materiale resistente” a cura dell’ISVER di Venezia: https://docs.google.com/open?id=0B2Fig3cDXuVMTW5hQVlYd0xnNUE
Le ultime sortite televisive di Silvio Berlusconi, a seguito della sentenza di condanna, ci riportano alla mente le immagini di vecchi filmati dove Benito Mussolini, alla fine dei “Seicento Giorni di Salò”, si rivolgeva ai suoi fedelissimi, al teatro Lirico di Milano, prima della fine.
Lo stesso sguardo spento e allucinato, gli stessi segni di un rovinoso decadimento fisico, lo stesso clima funereo di fine regime con tendaggi e gagliardetti, la stessa ricerca di un rilancio impossibile di credibilità politica e personale.
Parole ambigue pronunciate con un filo di voce, tagliente e sofferto, a ricordare che sotto quella veste di “buon borghese umiliato nell’onore” c’è un sentimento proiettato verso un miraggio golpista, già vagheggiato nella adesione alla P2, in grado di rovesciare le regole dello Stato Repubblicano, pur di salvarsi dalla galera.
Minacce alle Istituzioni alternate a promesse di rinunce a ruoli politici personali , attacchi alla Magistratura inseriti, con sapiente abilità, in un contesto di ricatto politico al Governo, al Parlamento ai cittadini.
Sorge inevitabile il timore, che in qualcuno, appartenente ai cosiddetti poteri forti, riaffiorino tentazioni golpiste o comunque di svolte autoritarie in grado di inquinare e modificare le scelte dei cittadini.
Il richiamo all’unità degli antifascisti e alla vigilanza democratica è d’obbligo in questa come in molte altre occasioni che hanno drammaticamente segnato la storia recente del nostro Paese.
L’ANPI, di fronte a queste gravi provocazioni, deve farsi sentire con tutta la forza dei suoi valori e il peso morale dei suoi martiri dimostrando di essere parte attiva delle vicende politiche, ancora una volta schierato a difesa della legalità e della Costituzione Repubblicana.
Sabato 20 ottobre 2012 alle ore 17.00 presso la barchessa di Villa Giustinian Morosini “XXV aprile” verrà inaugurata la mostra promossa dall’Anpi provinciale di Venezia, dall’Anpi di Mirano e dal Comune di Mirano dal titolo “Il lungo silenzio” documenti e testimonianze sui crimini di guerra fascisti.
La mostra resterà aperta fino al 4 novembre.
Orari: sabato e domenica 10-12.30/14.30-17.30. Dal lunedì al venerdì 14.30-17.30.
La mostra è composta di 36 pannelli, 18 fanno parte della sezione curata da Davide Conti e sono il frutto delle ricerche d’archivio che ha effettuato per la pubblicazione del volume “Criminali di guerra italiani. Accuse, processi, impunità”, gli altri 18 sono curati da Paolo Consolaro (con la collaborazione di Alessandra Kersevan, Claudia Cernigoi e Sandi Volk) e fanno parte della esposizione intitolata “Testa per dente – crimini fascisti in Yugoslavia”. Vengono presentati foto e documenti d’archivio che ripercorrono le fasi dell’occupazione italiana dei Balcani (Jugoslavia, Grecia e Albania) durante la seconda guerra mondiale e dei crimini di guerra commessi dalle truppe del regio esercito nei confronti delle popolazioni civili locali e dei membri delle formazioni partigiane.
Attraverso documenti in gran parte provenienti dall’archivio del Ministero degli Esteri, viene presentata la ricostruzione delle relazioni internazionali e degli equilibri geopolitici che permisero al governo italiano post-fascista di Badoglio e poi a quelli della Repubblica democratica di evitare la consegna a tribunali internazionali o l’estradizione nei paesi ex-occupati di migliaia di militari italiani iscritti nelle liste dei presunti criminali di guerra consegnate alle Nazioni Unite dalla Jugoslavia, dalla Grecia, dall’Albania, dall’Urss, dalla Francia e dagli anglo-americani.
Il lavoro si concentra sulle trattative, gli accordi, le tensioni nazionali e internazionali relative alla questione dei presunti criminali di guerra, cercando di evidenziare come e perché fu possibile assicurare l’impunità a centinaia di militari del regio esercito e di camicie nere dando luogo alla cosiddetta “mancata Norimberga” ed al mito autoassolutorio degli “italiani brava gente”. È bene precisare che nella mostra non c’è nulla che possa essere paragonato a una “fiction”: l’impatto emotivo di alcuni contenuti è legato esclusivamente alla loro funzione documentaria. Le immagini e alcuni testi («in corsivo») sono tratti da pubblicazioni e documenti originali dell’epoca. Senza pretendere una completezza e una profondità di analisi impossibili da ottenere con un tale mezzo divulgativo, la cura nella ricerca e nella scelta del materiale è tale da non temere critiche fondate sul piano storico e metodologico.
Per verifiche, consultazioni e approfondimenti sono disponibili l’elenco puntuale delle fonti e un’ampia bibliografia.
Alla inaugurazione della mostra parteciperanno ed interverranno Renata Cibin (Presidente del Consiglio Comunale di Mirano), Marcello Basso (Comitato Nazionale Anpi), Davide Conti (storico e curatore della mostra “Criminali di guerra italiani” ) e Alessandra Kersevan (storica e una delle curatrici della mostra “Testa per dente”).
È successo a Bologna: alcuni benemeriti ignoti sono usciti dall’oscurità e hanno dedicato 7 vespasiani alla memoria del macellaio Graziani, realizzando un gemellaggio tra questi ultimi reperti e il più nobile (ma probabilmente destinato allo stesso uso) sacrario di Affile. Tutti i particolari e foto dell’evento in http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=9888.
Domenica 14 ottobre alle ore 10.30, presso il monumento di Via Parauro, si terrà la commemorazione dei caduti partigiani .
Nei dintorni di Noale alcuni partigiani, che in quel periodo erano impegnati in numerose azioni rapide contro i tedeschi, si erano accampati nelle campagne tra Briana e San Dono, raccolti in piccoli gruppi composti ciascuno da una decina di persone. Si trattava prevalentemente di partigiani garibaldini e di Giustizia e Libertà. Informate della presenza di un consistente numero di partigiani nella zona di via Parauro, l’11 ottobre 1944 le autorità fasciste decisero di intervenire con un attacco congiunto da Padova, da Venezia e da Camposampiero. Lo scontro che ne seguì fu violento e continuò per diverse ore, fino al calare della notte. Le vittime partigiane furono quattro (Aiello Cosimo, Bordoni Amleto, De Cesaro Silvio, Zucca Antonio), tutte giustiziate dopo la cattura. Non furono invece mai accertate le perdite tra le brigate nere. Le relazioni fasciste dell’epoca parlarono di un solo caduto, mentre le successive ricostruzioni partigiane riferirono di decine e decine di morti e feriti.
D’ora in poi sarà ancora più facile rimuovere la memoria delle stragi compiute a danno di bambini, di donne , di vecchi dalle orde nazifasciste nel corso della seconda guerra mondiale.
“Non è possibile- ha sentenziato la procura tedesca in questi giorni- dimostrare le accuse ai militari” che si sono macchiati le mani di sangue nelle stragi di S.Anna di Stazzema; non è possibile provare il ruolo attivo degli imputati di quella strage del 12 agosto 1944, il massacro di circa cinquecento persone , tra cui 116 bambini anche di qualche giorno soltanto, rimasti nelle loro case durante il rastrellamento perché convinti di essere innocenti, essendo estraneo al loro codice morale l’idea di meritare la morte solo per il fatto di essere vivi. Leggi tutto “Imelde Rosa Pellegrini sulla sentenza per la strage di Sant’Anna di Stazzema”
Nell’ambito della Giornata internazionale della pace indetta dall’Onu:
Venerdì 28 settembre 2012
Sala conferenze Villa Errera
ore 20,30
Verrà proiettato il film: “E Johnny prese il fucile”. Lavoro del 1971 diretto da Dalton Trumbo, tratto da un suo romanzo dallo stesso titolo scritto nel 1939.
Il film è un forte grido di rabbia, di disperazione, di sfiducia; antimilitarista dall’inizio alla fine, fa meditare sulla stupidità della guerra.
Il Circolo Culturale Scorzè, in collaborazione con l’ANPI Mirano, organizza un incontro conviviale a base di pizza, dove attraverso un confronto aperto potremo insieme discutere delle tematiche che riguardano la nostra società, provando a vederle con gli occhi e le idee di un grande intellettuale del passato: Antonio Gramsci.
L’incontro è aperto a tutti gli interessati, ritrovo a MIRANO, Piazza Martiri, fronte monumento ai partigiani,
LUNEDI’ 24 SETTEMBRE alle ore 20.00.
Molti hanno dimenticato la parola Pace
non certo la società civile ma l’espressione politica della società civile italiana
i partiti … quest’utimi hanno quasi
timore di pronunciarla se non in situazioni paradossali come le missioni
all’estero delle forze armate Nato che vengono
chiamate Missioni di Pace: e così i pensieri dei nostri politici
precipitano nel buio del Palazzone della Storia. Leggi tutto “21 settembre: Giornata Internazionale della Pace”
Sarebbe bastato cancellare l’acquisto di mezzo caccia F-35 per evitare il taglio dei 18 mila posti letto nella sanità pubblica. Come cittadino ho diritto all’istruzione, al lavoro, alla pensione ed alla sanità…posso fare a meno di 131 cacciabombardieri F-35!
Mentre con le manovre di bilancio del 2011-2012, per pareggiare i conti dello Stato, si chiedono forti sacrifici agli italiani con tagli agli enti locali, alla sanità, alle pensioni, all’istruzione, il Governo mantiene l’intenzione di procedere all’acquisto di 131 cacciabombardieri d’attacco F35 “Joint Strike Fighter”.
Il nuovo annuncio del Ministro Di Paola di riduzione a 90 esemplari non significa nulla: nessun contratto è ancora stato firmato e possiamo quindi fermare completamente questo acquisto (anche perchè la proposta rimodulazione della Difesa deve passare per una discussione parlamentare). Leggi tutto “Taglia le ali alle armi! NO agli F-35”