22 gennaio: La sovranità appartiene al popolo

LOCANDINA Carlassare e Gallo cgil

Il 22 gennaio 2015 ORE 17,30 a Mestre presso l’I. C. “GIULIO CESARE” ci sarà una conversazione con Lorenza Carlassare e Domenico Gallo. Introdurrà il Presidente provinciale dell’Anpi Venezia Diego Collovini.
La Costituzione della Repubblica Italiana del 1948 fu il risultato dell’incontro tra diverse forze politiche riunite in un’Assemblea Costituente, un’Assemblea nata per scelta dei cittadini italiani chiamati a votarla secondo il criterio proporzionale.
Oggi un Parlamento dichiarato illegittimo il 13 gennaio 2014 dalla Corte costituzionale, massimo organo dell’ordinamento statale, sta per modificare la Costituzione Italiana.

Tutto questo pone alcune domande a cui cercheremo di dare una risposta:

1. Cosa sanno i cittadini della discussione in corso in Parlamento sulla modifica della Costituzione e sulla nuova legge elettorale che dovrebbe sostituire l’incostituzionale Porcellum?
Essere informati per esercitare i propri diritti civili e politici: è questa la premessa dell’agire democratico.
2. Può un Parlamento, eletto con una legge incostituzionale, approvare una nuova legge elettorale che ripropone i difetti della precedente? Può questo Parlamento modificare il sistema istituzionale espresso dalla seconda parte della Costituzione?
La sovranità appartiene al popolo e deve essere esercitata nelle forme e nei limiti sanciti dalla Costituzione: è questa la prima regola di uno Stato costituzionale. In uno Stato costituzionale la volontà del popolo deve trovare espressione in un legittimo Parlamento.
3. L’organo legislativo che è espressione della nostra Repubblica parlamentare può garantire la rappresentanza dei cittadini se proviene da liste bloccate e da un premio di maggioranza alla lista o alla coalizione più votata? In una democrazia è accettabile che in nome della “stabilità di governo” venga sacrificato il principio della rappresentanza?
L’uguaglianza dei cittadini nel diritto di voto è necessariamente al centro di una democrazia rappresentativa. E’ il voto di ogni cittadino a garantire una democrazia, non lo sono né un meccanismo matematico né la scelta dei candidati fatta in altre sedi. Il rispetto della rappresentanza permette la stabilità di governo.
4. Quali conseguenze potrebbero ripercuotersi sui diritti dei cittadini con le modifiche alla Carta costituzionale e con una legge elettorale fondata su liste bloccate e sul premio di maggioranza?

A.N.P.I. Provinciale Venezia, C.G.I.L. Venezia, LIBERA Venezia e terraferma, LIBERTÀ E GIUSTIZIA Venezia, RETE PER LA COSTITUZIONE Venezia.

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Riforme, la resistenza tradita

costituzione_italianaNella settimana appena iniziata si giocherà una partita decisiva per la Repubblica. Quel progetto di scompaginare l’architettura dei poteri come disegnata dai costituenti, che è stato il chiodo fisso della grande riforma propugnata da Berlusconi, sfociata nella riforma della II parte della Costituzione che il popolo italiano ha bocciato con il referendum del 25/26 giugno del 2006, sta per andare in porto con nuove forme e grazie ad un nuovo attore politico. Per quanto articolato diversamente, si tratta dello stesso progetto politico-istituzionale.

Esso si sviluppa su due fronti: la riforma elettorale e la riforma costituzionale. Questi due cantieri interagiscono fra loro e puntano a realizzare il medesimo obiettivo: cambiare i connotati alla democrazia italiana realizzando un sistema politico che il compianto prof. Elia qualificò come “premierato assoluto”. Quel sistema di pesi e contrappesi che i costituenti, memori dell’esperienza fascista, avevano delineato per scongiurare il pericolo della dittatura della maggioranza, sarà profondamente squilibrato per realizzare un nuovo modello istituzionale che persegue la concentrazione dei poteri nelle mani del capo dell’esecutivo, a scapito del Parlamento e delle istituzioni di garanzia.

Non ci sarà più la centralità del Parlamento, anzi il Parlamento sarà dimezzato con l’eliminazione di un suo ramo, poiché il nuovo Senato sarà sostanzialmente un ente inutile che non potrà interferire nell’indirizzo politico e legislativo. Dalla Camera dei deputati saranno espulse molte o quasi tutte le voci di opposizione, il Governo eserciterà un potere di supremazia sulla Camera attraverso l’istituto della tagliola e del voto bloccato. La minoranza che vincerà la lotteria elettorale, controllerà il Parlamento, si impadronirà facilmente del Presidente della Repubblica, eleggerà i 5 giudici costituzionali di competenza delle Camere ed influirà sulle nomine di competenza del Capo dello Stato.

Le istituzioni di garanzia formalmente resteranno in piedi ma saranno addomesticate per non disturbare il navigatore. Sarà sempre più difficile contestare scelte inaccettabili dell’esecutivo (si pensi al nucleare) attraverso il ricorso al referendum popolare, dato l’innalzamento a 800.000 della soglia delle firme necessarie. Le scelte che si faranno in questi giorni in Senato saranno cruciali perché la riforma del Senato è l’indispensabile presupposto della riforma elettorale e non saranno possibili modifiche quando ci sarà la seconda lettura. É questa l’ultima trincea dove si difende quel testamento di centomila morti che ci ha consegnato la Resistenza. Poche cose ci chiedono i nostri morti, diceva Calamandrei: non dobbiamo tradirli.

Domenico Gallo

Venerdì 14 febbraio: Domenico Gallo “Da sudditi a cittadini”

gallo1La Costituzione è – dovrebbe essere – il patto, la regola fondamentale per la convivenza di un popolo. Un insieme di valori, di principi e di norme vincolanti. E invece, sempre più spesso, la si considera una sorta di reliquia. Nella migliore delle ipotesi essa viene considerata un simbolo, come la bandiera o l’inno nazionale, ma non incide sulla vita quotidiana dei cittadini e delle istituzioni. C’è chi la considera un documento storico superato, suscettibile di essere modificato a piacimento. Il libro di Domenico Gallo – magistrato e giurista di grande cultura storica e politica – reagisce a questo atteggiamento e lo fa ricostruendo la storia, i movimenti, gli eventi che hanno portato alla Costituzione; evidenziando chi l’ha voluta e chi l’ha ostacolata; esplicitando la portata dei principi in essa affermati. Tutto questo con l’ausilio di materiali storici, documenti, filmati raccolti in uno specifico CD-Rom allegato. Un libro per tutti, particolarmente prezioso per studenti e insegnanti.

Venerdì 14 febbraio alle ore 20.45 Domenico Gallo sarà presente nella sala conferenze di Villa Errera a Mirano per presentare il suo libro. Introduzione a cura di Francesco Baicchi, coordinatore nazionale della “Rete per la Costituzione”.

http://www.magistraturademocratica.it/mdem/qg/stampa.php?id=132