La strage inventata della “corriera fantasma”

Il 6 ottobre del 1962 furono ritrovati in un terreno vicino a San Giovanni Persiceto (Emilia-Romagna) i resti di numerosi scheletri, senza indumenti e oggetti che potessero far risalire all’individuazione dell’origine dei cadaveri. All’epoca l’istituto di medicina legale di Bologna evidenziò che le cause e il periodo preciso della morte non erano identificabili. Il giudice incaricato delle indagini concluse che gli scheletri appartenevano a vittime di rappresaglie, fasciste o della Resistenza, della Seconda guerra mondiale, anche se la loro identità non venne mai a galla. Un’altra ipotesi sosteneva che erano vittime della peste del 1630. Visto il clima di quegli anni l’ipotesi che aveva preso maggiormente piede era quella di essere di fronte alle vittime di un agguato da parte di un gruppo di partigiani a persone legate al fascismo. Nel maggio del 1963, nella chiesa della Collegiata, ci furono i funerali in forma solenne con le cassettine zincate portate al cimitero e fu eretta una lapide sul luogo del ritrovamento. Lo scorso anno, Carlo d’Adamo e William Pedrini dell’Anpi di Persiceto, convinti che gli scheletri fossero di un epoca piu’ remota, chiesero e ottennero il permesso per la riesumazione degli scheletri per cercare di datare con il carbonio 14 (materiale poco amato anche in altre occasioni dai numerosi pseudo-storici nostrani) l’età dei resti. Le ossa sono state riesumate il 23 aprile scorso e pochi giorni fa sono giunti i risultati delle analisi effettuate nel laboratorio Cedad di Lecce che datano le ossa ad un periodo che va dalla fine dell’800 all’inizio del 1100 dopo Cristo.

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/provincia/2012/09/07/768571-resti-ossa-morti-da-mille-anni-san-giovanni-persiceto.shtml

Roberto Roversi (28 gennaio 1923 – 14 settembre 2012)

Roberto Roversi partigiano, poeta, scrittore, libraio

Mi fermo a guardare

Non correre. Fermati. E guarda.
Guarda con un solo colpo dell’occhio
la formica vicino alla ruota dell’auto veloce
che trascina adagio adagio un chicco di pane
e così cura paziente il suo inverno.
Guarda. Fermati. Non correre.
Tira il freno alza il pedale
abbassa la serranda dell’inferno.
Guarda nel campo fra il grano
lento e bianco il fumo di un camino
con la vecchia casa vicina al grande noce.
Non correre veloce. Guarda ancora.
Almeno per un momento.
Guarda il bambino che passa tenendo la madre per mano
il colore dei muri delle case
le nuvole in un cielo solitario e saggio
le ragazze che transitano in un raggio di sole
il volto con le vene di mille anni
di una donna o di un uomo venuti come Ulisse dal mare.
Fermati. Per un momento. Prima di andare.
Ascoltiamo le grida d’amore
o le grida d’aiuto
il tempo trascinato nella polvere del mondo
se ti fermi e ascolti non sarai mai perduto.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/16/chiedi-chi-era-roberto-roversi-2/354237/

15 settembre 1973: assassinio di Victor Jara

Victor Jara e Joan Turner

“Victor Jara era un comunista! Ed è la ragione per la quale l’11 settembre del 1973 non rimase a casa ad ascoltare la radio né cercò di fuggire, ma andò all’università per organizzarsi insieme a tanti compagni per i quali aveva composto e cantato la sua musica. Fu catturato, portato insieme a migliaia di persone in uno degli di stadi di Santiago del Cile  e dopo giorni di torture e di terrore, gli maciullarono le mani, lo trucidarono”: queste le parole con cui Daniele Sepe riassume gli ultimi giorni della vita di Victor Jara.
Ma chi era Victor Jara? Perchè era così tanto odiato dai militari fascisti? Leggi tutto “15 settembre 1973: assassinio di Victor Jara”

11 settembre 1973: golpe in Cile

La copertina de "L'Espresso" con l'articolo di G.G.Marquez sul golpe cileno

L’11 settembre del 1973 il generale Pinochet, alla guida delle forze armate golpiste, prese il potere in Cile, facendo finire nel sangue il governo di sinistra del presidente Salvador Allende, il primo presidente marxista della storia dell’America latina. Nel bellissimo corto del 2002 del maestro Ken Loach presente all’interno di “11 settembre 2001”, un profugo cileno a Londra scrive una lettera ai familiari delle vittime dell’11 settembre 2001, ricordando loro l’altro 11 settembre, quello del golpe del 1973.
Questo è il testo del film, che descrive benissimo le fondamentali complicità del governo americano dell’epoca:

Care madri, cari padri e persone di coloro che sono morte l’11 Settembre a New York, sono cileno, vivo a Londra e vorrei dirvi che forse abbiamo qualcosa in comune: i vostri cari furono assassinati come lo furono i miei; abbiamo anche la data in comune, l’11 Settembre, martedì 11 Settembre. Leggi tutto “11 settembre 1973: golpe in Cile”

Graziani e il mausoleo

Graziani (secondo da destra) con Himmler (quarto da destra), Heydrich (secondo da sinistra) e altri caporioni nazi e fascisti al funerale del capo della polizia Bocchini, Roma, 21 novembre 1940

Un bellissimo e definitivo articolo sul criminale di guerra Graziani è stato pubblicato nel sito http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=9360 . Non perdetelo!

 

Targa in onore dei “martiri fascisti” a Catanzaro

Reggio Calabria: la piazza e l'arena annessa intitolata al fascista dei boia chi molla Ciccio Franco

Calabria, a quasi 70 anni dalla Liberazione e a 40 dalla stagione dei “Boia chi molla” di Ciccio Franco, c’è chi osanna ancora il fascismo cercando di fare leva anche sui luoghi sacri come un ceppo in provincia di Catanzaro dove, nel 1939, era stata eretta la statua della madonna di Monte Covello. Ai piedi di quella statua, qualcuno ha affisso una targa votiva in onore dei “martiri fascisti” e ha programmato per domani un raduno di “camerati” che si incontreranno per deporre un fascio di fiori prima di un “momento conviviale”. Leggi tutto “Targa in onore dei “martiri fascisti” a Catanzaro”

25 agosto 1944: Strage di Torlano di Nimis

Venerdì 25 agosto 1944 giunse da Nimis, invano contrastato dai partigiani, un contingente tedesco su autoblinde, che circondò alcune case situate sotto l’abitato di Torlano, che ospitavano poche famiglie, ma numerose: i Comelli, i Dri, i De Bortoli, mezzadri originari di Portogruaro, i pochi altri. Erano Waffen SS della divisione “Cacciatori del Carso”, di stanza a Gradisca d’lsonzo dove da poco s’era trasferito da Trieste un comando speciale per la lotta contro i partigiani. Li comandava un tenente SS, alto di statura, già tristemente conosciuto come il ”boia di Colonia”. Il suo nome era Fritz Joachim. Facevano da guida alcuni fascisti della Milizia per la difesa territoriale, con occhiali neri e la visiera abbassata per non farsi riconoscere. Leggi tutto “25 agosto 1944: Strage di Torlano di Nimis”

Via Almirante da Bologna!

Autogrill Cantagallo

Per noi è importante, soprattutto per le giovani generazioni, trasmettere e raccontare degli elementi di memoria utili per comprendere quello che era il clima politico degli anni passati e che cosa voleva dire contrapporsi a certi personaggi che ancora oggi cercano di essere “legittimati” dai loro degni eredi.
Da questo punto di vista, non è male raccontare l’accoglienza ricevuta dal fucilatore di partigiani, nonchè protettore di stragisti neri, Giorgio Almirante, in quel di Bologna.

Il fatto avvenne ai primi di giugno del 1971, nell’area di sosta dell’Autostrada del Sole Bologna-Firenze, al Cantagallo, nelle vicinanze di Casalecchio di Reno. Un barista dell’autostazione vide Almirante con i suoi uomini avvicinarsi al banco dell’Autogrill per mangiare, fece girare la voce e tutti i lavoratori (dai baristi ai benzinai) incrociarono le braccia e scesero in sciopero: “Né un panino né una goccia di benzina al fucilatore di Partigiani”, fu il passaparola. Leggi tutto “Via Almirante da Bologna!”

SIRIA: Costruiamo una coscienza critica per opporsi alla cultura egemone della classe dominante!

Gradualmente,  di passo in passo, di trucco in trucco,  di trama in trama, di sirena in sirena,  di leggenda in leggenda,  di menzogna in menzogna, di guerra democratica in guerra umanitaria e viceversa,  di cretinismo in cretinismo,  di seminatore di panico in seminatore di panico,  di crisi in crisi ,  di scintilla in scintilla……….

1929 – crollo di Wall  Street
1931 – il Giappone invade la Cina e si impadronisce della Manciuria
1935 – l’Italia conquista l’Etiopia
1936 – la Germania introduce le sue truppe nella Renania, zona smilitarizzata secondo il Trattato di Versailles.
1936 e 1937 – Patto antiKomintern fra Germania Italia e Giappone.
1936 – la Germania e l’Italia organizzano un intervento Armato contro la Spagna repubblicana.
1937 – gli Hitleriani con l’Anschluss si annettono l’Austria.
1938 – con la famigerata politica di non intervento di Usa Francia Inghilterra negli incontri di Settembre a Monaco si da il via libera a Hitler e Mussolini verso Oriente.
1939 – trattato di non aggressione fra Urss e Germania.
1939 – il primo di Settembre l’aggressione tedesca alla Polonia, inizio della Seconda Guerra mondiale.
1941 – aggressione all’Urss.
1945 – in maggio fine della seconda guerra mondiale

Bilancio:
50 milioni di morti
110 milioni di persone vestirono un’uniforme
In Europa i danni materiali ammontarono a 260 miliardi di dollari ( valore 1938)
Dal 1 settembre 1939 al 2 settembre 1945 nei soli paesi della coalizione antihitleriana furono prodotti
588.000 aerei
236.000 carri armati
1.476.000 cannoni
616.000  mortai

“Un fatto passato per essere storia e non semplice segno grafico, deve essere ripensato e in questo ripensamento si contemporaneizza, poiché la valutazione, l’ordine che si dà ai suoi elementi costitutivi dipendono necessariamente dalla “coscienza contemporanea” di chi fa la storia anche passata, di chi ripensa il fatto passato.”   Benedetto Croce

L’Attualità ci fa vivere il passato e il passato ci fa rivivere il presente, l’OGGI.

Di censori in censori,di politicanti in politicanti, di imbottitori di crani in imbottitori di crani, di illusionisti in illusionisti che fingono di ignorare quel che sanno e di sapere quel che ignorano, che cercano di nascondere le bassezze dei mezzi sotto la nobiltà dei fini, che si atteggiano a profondi quando non sono che vuoti, che si dichiarano resistenti e sostituiscono la pace con la guerra, che gridano che tutto va bene anche quando gli affari vanno male, di “illusionisti democratici i quali credono di sopprimere l’azione socialista con un decreto legge e somigliano a quel mentecatto che s’illudeva di punire il mare frustandolo”. (A. Gramsci)

1946 – inizio guerra fredda tra USA-URSS intercalata con fronti caldi Corea – Vietnam.
1949 – 4  aprile nascita della Nato
1955 – 14 maggio nascita del Patto di Varsavia
1990 – crollo del dei Paesi Socialisti e Patto di Varsavia
1991 – aggressione alla Yugoslavia
2000 – crisi economica mondiale
2001 – 11 settembre attacco alle Torri gemelle
2001 – 7 ottobre 2001 aggressione all’Afghanistan
2008 – 11 agosto definitiva invasione dell’Iraq
2011 – aggressione della Libia
2012 – preparazione della aggressione alla Siria…..

A QUANDO IL FINE BILANCIO ?

http://doc.studenti.it/appunti/storia/nascita-nato.html

http://unpostapposta.blogspot.it/2012/05/patto-di-varsavia-14-maggio-1955.html#!/2012/05/patto-di-varsavia-14-maggio-1955.html

13 agosto 1944: strage di Borgo Ticino

Questa è la storia di una delle tante stragi dimenticate e riesumate col ritrovamento del famoso “armadio della vergogna”: “la strage di Borgo Ticino è una delle più gravi di quel periodo ma anche una delle più documentate dal punto di vista storico (racconta Giovanna Gazzetta, nipote di una delle vittime dell’eccidio, Giovani Fanchini allora 26enne). La verità era scritta in una decina di faldoni occultati dalla fine della seconda guerra mondiale. Per anni ho cercato di far luce su quella vicenda invano, finché mi è capitato tra le mani un libro che riguardava proprio l’apertura dell’armadio della vergogna. E tra gli episodi narrati si accennava anche a Borgo Ticino. Da lì è iniziato il nostro percorso». Il processo è iniziato il 15 maggio 2012 presso il Tribunale di Verona, e la giunta di centro-sinistra del comune di Borgo Ticino ha deciso di costituirsi parte civile. Si è costituita parte civile anche l’Anpi e il presidente Carlo Smuraglia, come teste costituito parte civile, ha portato la sua testimonianza .

Rapporto del Nucleo dei Carabinieri di Borgo Ticino al Pretore di Borgo Manero in data 12 febbraio 1947 (volume V, foglio 33) in atti nel processo contro Junio Valerio Borghese e altri, Corte di Assise di Roma, 21-22 gennaio 1949: “Il 13 agosto, verso le ore 14 giunsero in Borgo Ticino reparti delle SS, tedesche e della X Mas, tutti provenienti da Sesto Calende, fu bloccato il paese. Armati di mortai, mitragliatrici, armi automatiche portatili di ogni genere e di autoblinde, portarono, con la minaccia delle armi e mediante sparatorie intimidatrici, tutti gli abitanti sulla piazza denominata “Dei Martiri”. Ammalati, invalidi, bambini, donne, vecchi, tutti furono costretti a raggiungere la piazza.
Ultimato il feroce rastrellamento, la popolazione tenuta a bada dalle armi dei nazisti e della X, venne arringata da un interprete che comunicò agli astanti l’ordine del comandante tedesco, Capitano Krumhar, di effettuare una rappresaglia perchè nella zona erano stati feriti tre nazisti. Bisognava dare alle fiamme il paese onde impedire il ricovero e l’assistenza ai partigiani. Venne ingiunta una taglia di 300.000 lire a titolo di risarcimento; vennero scelti tra la folla 13 giovani, che furono schierati al muro. Si incassò la taglia, ma venne ugualmente schierato il plotone di esecuzione (Krumhar dirà all’udienza: “i quattrini non bastano pel sangue-tedesco”). Dopo un’attesa che tenne tutta la popolazione in istato di disperata angoscia, le 13 vittime caddero tutte sotto il piombo delle armi naziste; solo uno visse miracolosamente all’eccidio, il giovane Piola Mario. Dopo l’eccidio la popolazione venne buttata fuori dell’abitato, percossa e braccata; i nazisti e quelli della X Mas si dettero a rapinare, incendiare e distruggere ogni cosa. Prima di iniziare le devastazioni e gli incendi la soldataglia della X Mas in combutta coi tedeschi, commise rapine di maiali, animali da cortile, biancheria, biciclette, radio, riserve alimentari di ogni genere, liquori, oggetti preziosi, valori correnti, il tutto per una quantità ingentissima.
I danni materiali ascendono grosso modo a parecchie diecine di milioni. I tedeschi appartenenti alle. S.S. erano al comando del Capitano Krumhar e gli italiani, della X Mas, erano al comando del tenente Ungarelli. Essi furono gli esecutori e gli organizzatori della strage “.  Nella serata, i familiari dei caduti tentarono di ricuperare le salme e poter dare loro onorata sepoltura, ma non fu possibile; l’ordine era di lasciarli sul posto fino all’indomani.

http://www.comuneborgoticino.it/atti/deposito%20htm%20RICORDI/13_agosto_1944.htm